Aver scritto “Il mondo al contrario” sulla decadenza del mondo contemporaneo gli è costata la rimozione dalla guida dell’Istituto geografico militare di Firenze. Quanto accaduto al Generale Vannacci è emblematico di un’epoca. Gli subentra Massimo Panizzi, ex portavoce dell’ammiraglio Giampaolo Di Paola, quando era ministro del governo Monti.
Il Ministro della Difesa Crosetto e lo Stato Maggiore cancellano la libertà di pensiero e di opinione di milioni di dipendenti dello Stato italiano
Di Belisario per ComeDonChisciotte.org
E lo Stato Maggiore della Difesa concorda: vuoi mettere, tra contrastare l’invasione migratoria e presidiare le piazze dalla delinquenza, e andare in missioni internazionali o in crociera nel Pacifico o a suon di altissime indennità estere?
Come noto, il Generale Roberto Vannacci ha pubblicato un libro in cui a titolo personale, com’è diritto incontestabile di qualunque cittadino italiano e occidentale, ha espresso le sue opinioni su varie problematiche – attenzione – non inerenti al suo ufficio, ossia alla Difesa del nostro Paese.
Se il Generale Vannacci si fosse espresso in modo apertamente critico nei confronti della politica di difesa dell’Italia (armamento dell’Ucraina, collocazione nell’ambito della NATO, impiego delle Forze Armate, etc) sarebbe infatti entrato in aperta e pubblica contraddizione con le funzioni svolte, e si sarebbe conseguentemente e naturalmente esposto a provvedimenti disciplinari (rimozione dall’incarico di alta visibilità e responsabilità, lettera di richiamo o censura, etc) che non avrebbero scandalizzato proprio nessuno.
Ma non è quello che è accaduto: nel suo libro “Il mondo al contrario”, il Generale Vannacci ha espresso il suo punto di vista sulla decadenza del mondo contemporaneo, sull’incremento e la tolleranza di comportamenti devianti e criminali, su omosessualità e diritti Lgbt, fino al rapporto tra etnia e nazionalità. Si tratta di opinioni, condivisibili o no, che sono state immediatamente distorte ed attaccate secondo lo storico, classico metodo diffamatorio dei marxisti militanti, ereditato in pieno dalla sinistra NeoGlobal. Per fare un esempio, rilevare che alcuni noti rappresentanti delle nazionali sportive del nostro Paese sono evidentemente di etnia africana è stato bollato come razzista, come se il Generale avesse affermato che l’etnia africana di un soggetto nato e cresciuto in Italia fosse ostativa all’appartenenza alle formazioni sportive nazionali del nostro Paese: cosa che non ha fatto.
Per fare un altro esempio, il Generale ha affermato che omosessualità e Lgbt sono, in buona sostanza, espressione di disturbi della sfera affettiva – come molti nel mondo continuano a pensare – ma non, come falsamente attribuitogli, che omosessuali e Lgbt debbano essere attivamente discriminati o emarginati.
La domanda è inevitabile: a che titolo il Ministro della Difesa Guido Crosetto si è permesso di bollare pubblicamente tali opinioni come “farneticanti”? Si tratta semplicemente di opinioni, evidentemente diverse da quelle del Ministro Guido Crosetto, e notoriamente condivise da ampi settori della popolazione: italiana, occidentale e mondiale. Eh si, Guido Crosetto appartiene ad una scuola filosofica molto particolare, intollerante di opinioni diverse, perfino sul medesimo concetto di diversità.. .
Ma soprattutto: sulla base di quale titolo politico e giuridico il Ministro Crosetto e lo Stato Maggiore della Difesa hanno rimosso il Generale Vannacci dall’incarico di Direttore dell’ Istituto Geografico Militare? Che hanno a vedere le opinioni personali del Generale sulla decadenza del mondo contemporaneo con le funzioni istituzionali svolte nel settore della Difesa?
La risposta è semplicissima: niente, e tale assenza non può che configurare la rimozione disciplinare dal suo incarico come un vero e proprio abuso, e come un attacco alla libertà di coscienza, opinione ed espressione di milioni di dipendenti dello Stato italiano.
Il Ministro Guido Crosetto dovrebbe solo vergognarsi, per le espressioni utilizzate e per il provvedimento disciplinare in questione, che solleverà infinite perplessità e critiche non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Ma visto che ci siamo, in questione entra lo stesso Stato Maggiore della Difesa, che ha apparentemente sostenuto e caldeggiato il provvedimento. Ci si attenderebbe, infatti, che le alte gerarchie militari italiane difendessero la libertà di pensiero e di opinione di un loro alto ed augusto rappresentante, in materie che non sono attinenti alla Difesa del nostro Paese.
La domanda è inevitabile: perché ciò non è accaduto?
La risposta è molto semplice. Leggete mai i discorsi e le interviste dei nostri Generali? Parlano esattamente come politici mancati, ossia di sviluppo, solidarietà, rapporti di cooperazione con i Paesi africani e mediorientali, etc: ossia di tutto, meno che di questioni difensive e militari. Infatti le nostre Forze Armate non sono prioritariamente utilizzate per difendere il nostro Paese dall’invasione migratoria, o per assistere almeno attraverso compiti di presidio e vigilanza Carabinieri e Polizia, sempre più insufficienti a tutelare la sicurezza della cittadinanza da crimini sempre più frequenti, violenti e francamente agghiaccianti, da Milano e Roma a Regioni, come il Trentino Alto Adige, tradizionalmente pacifiche.
Il Generale Vannacci non ne ha parlato, ma anche i proverbiali muri hanno compreso che la priorità è notoriamente attribuita alle missioni di lungo termine all’estero: Libano, Iraq, vari Paesi africani e mediorientali, fino addirittura alle crociere nel Pacifico per assistere gli USA nella “vigilanza della Cina”!!!!! “Ad majora”!!!!
Sono missioni notoriamente strapagate attraverso la corresponsione di ingenti indennità estere, dal soldato semplice agli alti ufficiali. Vuoi mettere, tra fronteggiare l’immigrazione clandestina o presidiare le piazze dal crimine a stipendio normale, e andare in crociera nel Pacifico o fare shopping a Beirut e nei Paesi mediorientali con indennità mensili di svariate migliaia di Euro? Ma stiamo scherzando?
“Generale Roberto Vannacci, ma cosa ti è saltato in testa”?
Di Belisario per ComeDonChisciotte.org
19.08.2023
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Riferimenti
Roberto Vannacci, Il Mondo al contrario – pubblicazione indipendente (2023)
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(Le opinioni espresse nel presente articolo non rispecchiano necessariamente quelle di ComeDonChisciotte.org)