La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

1 / 137 Pagine

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

IL CASO GRECIA DIMOSTRA CHE DALL’EURO SI ESCE SOLO CON UNA GUERRA O CON LA RIVOLUZIONE

blank
A cura di Davide
Il 25 Febbraio 2015
72 Views

DI ANTONIO MARIA RINALDI

scenarieconomici.it

Il caso greco, ma sarebbe più opportuno chiamarla direttamente la tragedia greca, ha definitamente fatto intuire che dall’euro si può uscire solo con una rivoluzione o una guerra come la Storia ha sempre insegnato ci si libera da una dittatura.

Nulla poteva il giovane Alexis Tsipras contro il muro di gomma con cui si è confrontato, anche lui abile ma inutile illusionista per poter minimamente cambiare il potere oligarchico che si divide fra Bruxelles, Francoforte e Berlino.

I greci hanno creduto in lui ed hanno creduto ancor di più come la forza del proprio voto potesse ancora determinare cambiamenti in un sistema che ancora in troppi credono erroneamente sia fondato su principi democratici.

Nulla da fare invece e l’unico risultato portato a casa è stato quello di posticipare di quattro mesi gli impegni presi dalle precedenti amministrazioni con l’unico intento di dare il tempo necessario al nuovo premier greco di trovare giustificazioni plausibili da opporre al proprio elettorato per evitare linciaggi, non solo mediatici ma anche di piazza, da parte di una popolazione che sta intuendo ormai di essere stata presa in giro per l’ennesima volta dal politico di turno.

Nell’accordo raggiunto dal nuovo governo greco a Bruxelles non c’è traccia di nessuna delle promesse tanto sbandierate in campagna elettorale che hanno consentito a Syriza di vincere, anche perché era palese che per poterle perseguire realmente la Grecia aveva una sola opzione: uscire dall’euro.

Fra sei mesi, massimo un anno, il paese ellenico si ritroverà come nel gioco dell’oca esattamente nella stessa situazione di oggi, perché ci si ostina ancora a voler parare i danni a valle e non risolvere il problema originario a monte che puntualmente li determina e che ha una causa ben precisa: appartenenza all’euro!

Non era credibile infatti proporre soluzioni da “botte piena e moglie ubriaca” e tutta la pantomimica profusa dal leader di Syriza era nella pratica tesa ad ottenere al massimo qualche concessione rispetto alle stringenti e devastanti precedenti imposizioni della Troika.

Alla fine dei conti anche il governo a guida Tsipras può essere considerato, per i risultati fino ad ora ottenuti, semplicemente un Samaras Bis, quel tanto di cosmesi necessaria per non far scoppiare una violenta rivoluzione per mano di una popolazione esasperata e ridotta allo stremo.

La Troika ha “concesso” quattro mesi di proroga solo per evitare di essere presto accusata di aver spianato la strada in Grecia a un probabile futuro governo dei “Colonnelli”!

Un po’ come sta avvenendo in Italia da qualche anno a questa parte: rispetto all’invio del commissario liquidatore Mario Monti, imposto dalla Troika per salvaguardare gli interessi dei creditori e non certo dei cittadini e del sistema delle imprese italiane, gli è succeduto un Enrico Letta ma nei fatti fedele continuatore delle stesse politiche deflazionistiche tanto da poter archiviare il suo governo tranquillamente come un Monti Bis, per infine vedere un Matteo Renzi nelle vesti del gran riformatore e innovatore per celare nella realtà un altro Monti Ter nella sua evoluzione ancora più supina e prona alla UE: riforma del lavoro e smantellamento della Costituzione.

Cambiano i volti solo per imbonire la popolazione confondendo le acque perché alla fine vige la legge del più forte e le regole le dettano sempre e unicamente chi offre le maggiori garanzie di tutela ai poteri finanziari e alle lobby industriali.

Perciò non illudiamoci più di tanto: la rete di ragno costruita dall’Europa a difesa della sopravvivenza dell’euro è inattaccabile grazie ai meccanismi automatici biogiuridici consolidati negli anni di cui sia avvale la Troika e che i residuali strumenti democratici e le Costituzioni, ancora a disposizione dei paesi membri, non riusciranno mai a modificare o scalfire minimamente.

La Grecia insegna, aldilà delle più o meno buone intenzioni di Tsipras sciolte come neve al sole in meno di una settimana di trattative, che l’unico mezzo rimasto per ripristinare un ordine democratico passa ormai da una guerra o da una rivoluzione che parta dai cittadini così come sempre avvenuto nei millenni per liberarsi definitivamente da una dittatura!

E’ il caro pezzo da pagare per riprenderci ognuno la nostra dignità calpestata e la democrazia scippata da una Europa che non è l’Europa che ci era stata promessa e in cui ingenuamente abbiamo creduto, perché ha voluto affidare esclusivamente ad una moneta sbagliata un compito che non sarebbe mai riuscita a portare a termine!

Antonio Maria Rinaldi

Fonte: scenarieconomici.it/

Link: http://scenarieconomici.it/caso-grecia-dimostra-dalleuro-si-esce-guerra-rivoluzione-antonio-maria-rinaldi/

25.02.2015

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
9 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti



blank