L’apertura del primo centro nella città di Salonicco, nel Nord della Grecia, arriva in un momento in cui i greci sono obbligati sempre più a fare la fila per chiedere aiuto.
“In un certo modo la Grecia è uno stato già fallito“, ha detto Aliki Mouriki, sociologo presso il Centro Nazionale per la Ricerca Sociale. “Non è in condizioni di garantire i servizi di base alla cittadinanza per effetto dei tagli di bilancio.”
“In assenza dell’assistenza pubblica e con un milione e mezzo di disoccupati, sempre più persone sono costrette a cercare alternative altrove.”
Il centro – un punto di riferimento per le ONG dove si offre assistenza sanitaria e legale – è stato inondato di richieste solo pochi giorni dopo la sua apertura.
Lo scorso anno Soros ha investito un milione di dollari in gasolio da riscaldamento, dopo l’appello dei sindaci delle città che denunciarono di non poter provvedere al riscaldamento delle scuole e delle chiese. Tra quei sindaci c’era anche Tassos Karabatos, sindaco di Naoussa, sempre nel nord della Grecia, che si è rivolto al magnate americano dopo aver dovuto fare il passo – senza precedenti – di spegnere il riscaldamento in tutte le 54 scuole del suo comune, quando le caldaie erano rimaste vuote.
“Sono rimasti al freddo per un giorno. E’ stato un passo disperato, ma avevo implorato aiuto, senza nessun esito, per mesi” – si è lamentato. “Si era arrivati al punto in cui in certe scuole non era rimasta nemmeno una goccia di gasolio. Questo mese abbiamo ricevuto 20.000 tonnellate da Soros e questo è stato veramente un bel sollievo. Il governo adesso ci ha promesso altri quattro milioni di Euro, ma devono ancora arrivare.“
Con la disoccupazione che si è spinta al livello record del 28% e la stragrande maggioranza delle persone che non lavora da oltre un anno, con un numero crescente di persone che non hanno più diritto né al sussidio di disoccupazione né all’assistenza sanitaria, tutto resta in balia della beneficenza e di quello che possono inventarsi i sindaci.
“Sono tre milioni i greci che ormai non hanno accesso a nessun titolo alla sanità pubblica” – ha detto Mouriki -. “E’ come una bomba a orologeria che può esplodere in qualsiasi momento. “
Le scuole e gli ospedali hanno visto i loro bilanci operativi tagliati del 60% dall’inizio della crisi. L’altra settimana le domande di assistenza alimentare sono salite ancora, mentre si moltiplicano i casi di malnutrizione tra gli scolari delle aree urbane.
Il gigantesco peso del debito pubblico di € 350 miliardi – o del 175% del PIL – della Grecia sta alla radice dei suoi problemi finanziari. Sempre più spesso, molti dicono che la ripresa arriverà solo con una enorme svalutazione del debito, una prospettiva fermamente respinta dalla Germania che, fino ad oggi, ha finanziato oltre il 25% del piano di salvataggio del paese.
“Tutti sanno che la Grecia non potrà mai ripagare il suo debito”- dice Soros. “Se gli organi ufficiali potessero rinunciare al rimborso ” – ha aggiunto, riferendosi al fatto che gran parte del debito è detenuto dagli altri governi europei – “il capitale privato tornerebbe e la Grecia potrebbe recuperare in poco tempo. “
Helena Smith
Fonte : theguardian.com
Link : http://www.theguardian.com/world/2014/jan/21/george-soros-
21.01.2014
Il testo italiano di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte ComeDonChisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque.Primario