I funghi non sono né animali, né vegetali, né minerali, appartengono a un regno di mezzo e hanno un ruolo molto importante per l’equilibrio dell’ecosistema naturale.
Alcuni di essi, circa 200, hanno anche proprietà salutistiche ed effetti terapeutici di vario tipo e importanza, tra questi quelli meglio conosciuti e utilizzati negli ultimi anni sono una quindicina e hanno, ognuno, caratteristiche proprie che ne garantiscono un’efficacia mirata e conseguenze specifiche.
La Micoterapia si può, quindi, a tutti gli effetti considerare una giovane branca ampia e complessa della fitoterapia e il numero di studi scientifici è in costante aumento. Le conoscenze, però, affondano nel tempo. Ad esempio, la Medicina Tradizionale Cinese utilizza da millenni i funghi a scopi curativi e ha tramandato una serie di indicazioni molto precise. Anche gli Egizi li usavano come cibo (riservato ai faraoni) e geroglifici attestano che erano considerati capaci di donare l’immortalità.
Le proprietà curative di alcuni funghi erano note ai medici greci e romani, ma sono stati soprattutto i monaci taosti e buddisti a conservare vecchi saperi che, però, non sono esclusivi dell’Asia e del Mediterraneo perché, al di là dell’Oceano Atlantico, anche i nativi americani li hanno utilizzati in qualità di cibo e di medicina e pure nell’Est Europa e in Russia fin dall’antichità alcuni funghi sono stati considerati una risorsa alimentare e curativa.
Oggi, dunque, si sta riscoprendo e approfondendo qualcosa che già in passato era praticato e acquisito.
Al di là delle proprietà tipiche di ciascuna specie, in generale i funghi medicinali sono ricchissimi di molecole, principi attivi ed enzimi e sono accomunati dalla presenza, in quantità più o meno elevata, di particolari polisaccaridi: i beta-glucani. Sono come dei mini-laboratori sofisticati che trasformano le sostanze raccolte dai vegetali o dai terreni su cui crescono rendendole disponibili per molti scopi curativi e hanno un ruolo chiave nell’immunomodulazione poiché aumentano o riducono la risposta immunitaria a seconda del bisogno. È interessante, in particolare, il loro utilizzo nelle patologie cronico-degenerative.
Opportune metodiche di preparazione possono renderli maggiormente biodisponibili ed efficaci.
N.B.
E’ fondamentale rivolgersi a un professionista serio e preparato e essere consapevoli di dove e come vengono coltivati i funghi perché diversamente questi possono accumulare tossine e metalli pesanti dal terreno e dall’ambiente in cui crescono.
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VB