Follie di regime: Giani straripa con la Toscana sott’acqua!

Le recenti alluvioni che hanno colpito in modo massiccio molti comuni della Toscana, rinforzano il tema del cosidetto e presunto cambiamento climatico, che oggi pare essere sempre più la scusa per coprire le inefficienze della politica costretta a muoversi (senza nessuna ragione) nella scarsità di denaro. La "dittatura" economica a cui la nostra classe politica ci sottopone da tempo, si fa sempre più scudo delle emergenze per privarci via via dei nostri beni e delle nostre libertà personali.

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di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

E’ novembre e come accade ormai da diversi anni, a turno, alcune nostre regioni vengono colpite da drammatiche alluvioni che oltre a provocare morti, creano enormi difficoltà a coloro che vedono le loro vite travolte dalla furia delle acque dei fiumi che straripano o rompono i loro argini.

Pochi giorni fa è toccato alla Toscana dove, molti comuni sono andati sott’acqua, riportando danni ingenti per tutto il sistema economico e di vita che gira intorno a questi luoghi.

Come sempre, di fronte al ripetersi di queste situazioni – dove pare a questo punto, prevalga la rassegnazione della gente riguardo ai possibili rimedi che dovrebbero essere messi in atto da chi è preposto a farlo – ci si interroga su quelle che potrebbero essere le cause di tali fenomeni e soprattutto sul perché niente viene fatto affinché tutto questo possa essere evitato.

Torna prepotente sul tavolo il tema dei così detti cambiamenti climatici e le ormai famose “bombe d’acqua”, contro le quali pare che, a detta dei nostri politici, niente e nessuno, eccetto Nostro Signore, possa fare qualcosa.

Chi vi scrive, non è né un geologo, né certamente un esperto di eventi atmosferici ma un ragionamento insieme a Voi, su quello che ci prospettano i nostri politici, in relazione al cambiamento climatico, credo di avere tutto il diritto di farlo.

Ascolto le parole di Eugenio Giani, governatore della Regione Toscana, che un utente posta su Tik-Tok, e rimango letteralmente basito, su come la carica più alta della Regione possa aver solo pensato di girare un video del genere e poi, di renderlo pubblico.

Ascoltiamolo subito e poi proseguiamo con il nostro ragionamento (cliccate sull’immagine sotto per ascoltare):

Eugenio Giani: “E’ una nuova epoca, quello che è successo due giorni fa sta determinando un nuovo corso dei fiumi, rendiamoci conto cosa sono i cambiamenti climatici”

Eugenio Giani: “E’ una nuova epoca, quello che è successo due giorni fa sta determinando un nuovo corso dei fiumi, rendiamoci conto cosa sono i cambiamenti climatici”

Fermiamoci un attimo ed analizziamo quello che Giani ci dice: abbiamo il torrente Bardena, quello che è straripato provocando l’alluvione nella zona di Figline di Prato e deviando il suo corso, a causa dell’accumulo di detriti, in direzione del cancello di una abitazione vicina, dove il governatore della Toscana si trova, con tanto di stivali di gomma, a registrare questo video.

Ora, la constatazione che dobbiamo fare per il rispetto che dobbiamo alla nostra intelligenza, è questa:

il torrente Bardena ha modificato il suo corso per il cambiamento climatico oppure per i detriti accumulati nel suo alveo?!

E’ chiaro che se non ci fosse stato l’accumulo dei detriti che ne hanno occluso completamente il corso, il torrente sarebbe certamente straripato, ma non avrebbe deviato il suo corso.

Allora Egregio Governatore ma di cosa sta parlando? Addirittura di una “nuova epoca” che starebbe determinando “un nuovo corso dei fiumi“!

Qui occorre immediatamente l’intervento dell’esilarante comico Maurizio Crozza nei panni di Giani!

Sempre Egregio Governatore, tanto per essere chiari, i detriti che si accumulano negli alvei dei fiumi non provengono dai cambiamenti climatici, ma dall’incuria in cui versano i nostri fiumi per la mancanza di adeguata manutenzione da parte dei vari enti regionali di cui lei dovrebbe essere responsabile, in quanto carica più alta della Regione.

E ora cosa facciamo? In base alla sua geniale rappresentazione, secondo cui saremmo di fronte ad un cambio epocale, spostiamo i detriti dal letto del fiume o abbattiamo casa e cancello di questi poveri disperati, che oltre all’acqua in casa hanno dovuto subire anche la sua presenza a registrare la follia di questo video davanti al loro cancello?

E qui torniamo nel mio campo, quello dell’economia, perché quando trattiamo il tema delle manutenzioni, subito dobbiamo parlare di quello che occorre affinché le manutenzioni possano essere messe in atto: i soldi.

E lo Stato italiano in primis e gli enti locali a cascata, sappiamo bene che di soldi non ne hanno, poiché hanno scelto liberamente di non averne, cedendo la propria sovranità monetaria ad un ente sovranazionale privato e sottostando a delle regole fiscali dettate da poteri che operano al di fuori delle nostre istituzioni democratiche, i quali decidono che questi soldi ci sono per tutti (immigrati, Ucraina, Israele, mondo finanziario, lobby, ecc.), all’infuori che per la maggioranza degli italiani e tanto più per la messa in sicurezza del nostro territorio.

E’ per questo che ormai ci troviamo a viaggiare su strade dissestate e limitate nella capienza, rispetto ai veicoli che circolano, su ponti che crollano, boschi che bruciano e fiumi che straripano.

C’è un aspetto ulteriore su cui vorrei mettere l’accento. Riguarda l’uso sempre più diffuso e direi altamente preoccupante, da parte dei nostri politici, delle emergenze per imporre norme e provvedimenti dall’alto che ci privano, oltre che dei nostri beni e delle nostre proprietà, delle nostre preziosissime libertà personali.

Il caso più eclatante lo abbiamo vissuto con la recente pandemia, dove ricordo Eugenio Giani essere stato uno dei più fervidi sostenitori del regime che intendeva allora emarginare totalmente dalla società i “NO-VAX”. [1][2]

Con parole estremamente forti, assimilabili ai regimi dittatoriali, Giani contribuì in modo determinante a questa battaglia di emarginazione nei confronti di chi, nel rispetto dei diritti sulla propria persona, non intendeva acconsentire a quello che poi è risultato essere un vero e proprio esperimento vaccinale di massa.

Ora, dopo gli eventi dei giorni scorsi, siamo alle “evacuazioni preventive” in alcuni territori colpiti dalle alluvioni, proprio dal Capo della Protezione civile. [3]

Privare le persone dell’uso della propria abitazione, con i tempi biblici e le ristrettezze di  mezzi e uomini in cui operano le nostre amministrazioni, senza quindi fornire loro garanzie di rientrarci a breve, sarebbe una violenza vera propria.

Certo, di fonte ad una attenta valutazione di pericolo imminente, l’evacuazione sarebbe più che giustificata, ma se tali valutazioni sono fondate sulle prospettazioni epocali appena ascoltate dalle parole di Giani, beh…. allora è giusto che ognuno si amministri la propria vita da solo e come meglio crede.

di Megas Alexandros

05.11.2023

Fonte: Follie di regime: Giani straripa con la Toscana sott’acqua! – Megas Alexandros

NOTE

[1] Vaccini: Giani, ‘no vax’ fuori dai luoghi pubblici dal 30/9 – Cronaca – ANSA

[2] Covid, Giani contro i no-vax: “Misure restrittive per non vaccinati” (livornotoday.it)

[3] Curcio, ‘il meteo peggiora, evacuazioni preventive’ – Notizie – Ansa.it

 

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