DI PANAGIOTIS GRIGORIOU
greekcrisis.fr
Nel seguito riportiamo i punti più significativi degli articoli del fine anno sul blog www.greekcrisis.fr ma soprattutto riportiamo l’appello annuale per la sopravvivenza del blog, basato esclusivamente sulle donazioni dei suoi lettori francofoni e – tramite CDC – italiani. L’appello viene riportato in QUESTO link ed in fondo alla traduzione.
Gli articoli parlano dello Stato greco che succhia tutto il possibile dalle tasche dei suoi cittadini più poveri, e nemmeno restituisce quanto loro dovuto, quando sbaglia. Gli ateniesi discutono del prezzo della legna per riscaldarsi e i poveri sono sempre di più; i pensionati vendono i biglietti della lotteria e ad Atene si sfrattano gli affittuari di lungo corso dalle case per venderle a compratori stranieri. Tsipras si muove solo sotto scorta, promuove le sue “clientes” mentre la “società civile” cerca in qualche modo di riorganizzarsi intorno al concetto di Patria, non più esclusiva della “destra”. Buon 2019
Da “Gran tempo” (Martedì 11 dicembre 2018)
Articolo originale QUI
Nei caffè di Atene i giovani ancora nel paese dicono che forse lo lasceranno. (…) Sulle onde radio, un ufficiale medico capo femminile in un’unità di cure intensive in un ospedale pubblico denuncia per l’ennesima volta la mancanza di risorse. “Le nostre unità sono mezze chiuse. Ci manca il personale e budget, l’attrezzatura manca. Il governo si vanta del relativo surplus primario, distribuisce i regali alla relativa clientela politica mentre i nostri pazienti muoiono. Sono capo del servizio, ho più di trent’anni di anzianità e guadagno €1.800 Euro netti dopo tante diminuzioni successive nel mio stipendio, mentre i miei giovani colleghi, guadagnano meno di 1000 euro al mese. Secondo i nostri calcoli, i medici pubblici hanno perso una media di 55% del loro reddito in otto anni. Fortunatamente dimentichiamo tutto questo davanti ai nostri pazienti, nelle sale operatorie… per tornare alla realtà una volta tornati a casa. I nostri giovani medici hanno lasciato e ancora lasciano il paese a migliaia “, Radio 90,1 FM, mattina zona del 10 dicembre.
Secondo i dati dell’Agenzia fiduciaria sotto controllo estero, Bruxelles e germanico, Il cosiddetto “Autorità indipendente delle Entrate-AADE”, “lo stato greco”, deve più di 2,6 miliardi euro ai cittadini e le imprese del paese, la cifra è in aumento secondo la stampa greca della settimana. Stato dagli inesistenti investimenti pubblici, ad eccezione delle camarille dei Syrizísti e assimilati.
(…)
Atene anche, capitale dei resti culturali come tanti… resti umani. Così, a pochi passi da un edificio degli anni 1920, emblematico di un passato così distante tra Art Deco e architettura moresca, scopriamo drogati alla luce del giorno, a decine nei parchi, per non parlare dei campus universitari, che diventano Aree a rischio e rifugi della criminalità organizzata dove avvengono omicidi, saccheggi di antifa e assimilati, venditori di droga, stupratori, trafficanti di sigarette e altri…
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I pescherecci a strascico ritornano al porto per attraccare lungo le banchine. Grande tempo, non solo in mare in questo momento. L’aria diventa inrespirabile ogni notte a causa del legno bruciato per riscaldarsi, anche ad Atene. Inverno passerà, si spera, per il Blog, abbiamo bisogno del sostegno dei nostri lettori e amici di continuare ad offrire ogni settimana una visione diversa delle realtà greche ed europee.
Inverno passerà, si spera, e in primo luogo per i nostri animali.
Da “Tregua di Natale” (Domenica 16 dicembre 2018)
Articolo originale QUI
(…) I media sistematicamente… sistemici rilanciano questo rapporto della Deutsche Welle… dove si riporta di una recente indagine del “istituto transnazionale” olandese, circa la povertà dei greci… ormai endemica.
Secondo questa indagine sulla situazione odierna… della colonia greca, “il 14% dei bambini greci sono malnutriti perché non possono nemmeno avere un piatto di carne, pollo o pesce ogni due giorni”. Il racconto inizia con una descrizione della situazione in una pescheria in centro a Maratona. ‘È già mezzogiorno e non ho visto un singolo cliente.’ (…)
“La storia porta alla luce la realtà di migliaia di famiglie la cui sussistenza è ora basata sul reddito dei nonni.” Solo che le pensioni sono state ridotte tredici volte dal 2009, lasciando le famiglie con redditi considerevolmente più bassi, non sufficienti per le minime necessità. ” (Media Greci, sabato 15 dicembre).
Questa nuova “normalità”, sapientemente costruita durante tutti questi anni di mutazione, degli “anni di crisi”, è in realtà solo un aspetto della ricercata decomposizione dei corpi sociali. I legami tra greci non ci sono più (…) e per tornare alle attuali lotte, nota tuttavia, che più di 27.000 scioperi o raduni popolari maggiori e minori hanno avuto luogo in Grecia solo tra 2011 e 2015, secondo i dati disponibili dalla stampa greca (per esempio dal quotidiano “Kathimeriní”). Non è poco, tranne che Il risultato non è stato all’altezza, e oggi sappiamo perché. (…)
Va detto che per la stragrande maggioranza dei greci nel nord e delle regioni greche di Macedonia e Tracia, l’arrivo di Tsípras è sentito come un insulto. Per mantenere il paese reale a distanza, i pretoriani della “sinistra radicale” hanno mobilitato 2.000 agenti di polizia, 18 reparti di CRS (gli uomini dell’intelligence e delle missioni speciali di polizia), droni e elicotteri della polizia, così come due corazzati della Polizia. (stampa 14 dicembre 2018). (…)
Discorso a braccio di Tsípras, insieme con la Notopoúlou la sua baby-ministro, candidata di SYRIZA alle prossime elezioni comunali a Salonicco, e soprattutto, va ricordato, illegalmente promossa (secondo le sue stesse dichiarazioni) all’interno del dipartimento del turismo del comune di Salonicco, e da allora spinta alla posizione di ministro. Notopoúlou, la cui madre è la compagna del padre di Nikos Pappás, quest’ultimo anche ministro e ovviamente amico di Tsípras dagli anni della scuola. E’ necessario dire che cose simili [avvengono] anche nel clan di Mitsotakis… il nepotismo è valore sicuro, all’ultimo stadio forse sotto il regime di colonizzazione. (…)
Il paese sta cercando sé stesso e non si trova. All’inizio di dicembre, in un incontro aperto è stato avviato il movimento “Ardin”, per mano del suo iniziatore Georgios Karambélias, ai margini della sua riunione nazionale annuale. “Ardin” è originariamente un movimento culturale molto attivo nel campo anche dell’editoria, e, come il suo iniziatore, da sinistra è diventato… meta-sinistra patriottica.
Né più né meno, l’analisi e al tempo stesso l’appello di Karambélias e del suo movimento, sviluppa l’idea che attualmente in Grecia c’è urgenza di un movimento che sia democratico e patriottico, il che non è del tutto nuovo, tranne che questo tipo di analisi (di cui “Ardin” non ha il monopolio), è nell’aria di tempo in Grecia. (…)
(…)
E siccome il ridicolo non uccide più, Lafazánis, capo dell’unità popolare (ex ala sinistra di SYRIZA fino al 2015), è apparso sabato 15 dicembre a Parigi, travestito da gilet giallo, obiettivo: recuperare l’irrecuperabile e questo, dopo aver sfilato con i suoi amici, ancora in gilet giallo ad Atene due settimane prima, nella più assoluta indifferenza, va detto, o peggio ancora, sotto la risata beffarda degli Ateniesi divertiti di un tale Teatro. I poveri, i quali, nelle prossime elezioni, sembrano poi essere così cruciali per… riconquistare un sedile riscaldato e soprattutto pagato nel “Parlamento”, sempre che la grande mascherata “democratica” trovi ancora i suoi spettatori.
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Da “Buon Natale” (Sabato 22 dicembre 2018)
Articolo originale QUI
Atene si trasforma finalmente in una destinazione anche invernale (…) Il centro della città è inondato di questa nuova folla, mentre un terzo della popolazione greca sfugge [ancora] all’impoverimento, [si registra] l’ascesa delle cosiddette attività parallele senza dimenticare il boom dell’economia legata al crimine(…) Poi ci sono i visitatori invernali, gli Airbnb-isti, e poi quelli degli hotel, abbastanza pieni per un inverno greco.
Non a caso l’immobiliare greco passa poi nelle mani dei cosiddetti “investitori” venuti dal resto del mondo, quasi due terzi delle abitazioni [affittate tramite] Airbnb, e, naturalmente, quasi tutti gli hotel nuovi o rinnovati appartengono a loro, ad Atene, così come nel Resto del paese. Nella capitale, i negozi e gli inquilini… stabili da oltre 40 anni sono sfrattati, in modo che i loro edifici possano trasformarsi in alberghi e altre locande prima, se possibile, della stagione 2019, mentre si è appena saputo che dieci grandi porti si sono aggiunti alla lista delle privatizzazioni… quella principale. Ancora ad Atene, la pubblicità molto selvaggia per la gloria dei rapaci internazionali, incita gli impoveriti della classe media a vendere la loro ultima proprietà: “Tony Compra Case [NdT. Nome originale in inglese: Tony Buys Houses]”. Veniamo da lontano, arriviamo e spogliamo!
Ma è Natale ormai. I pensionati ora venditori di biglietti della lotteria sono dappertutto, vendono [biglietti della] lotteria ex-nazionale, ora che la… “Giochi greci” [NdT: ente nazionale di giochi e lotterie] è stato venduto agli “investitori” stranieri per meno dell’equivalente di un anno di profitti.
(…) Più di un sequestro al minuto, per ogni singolo giorno lavorativo è innescato dall’amministrazione delle imposte [nelle mani] della troika, anche per debiti di meno di 500 euro verso lo stato: 4 milioni di abitanti su 10 milioni totali sono indebitati (stampa greca della settimana). (…)
A Kos, l’isola del Dodecaneso, e non solo in Kos, l’amministrazione fiscale Troïkana persiste e poi incassa. Testimonianza del mio amico Olivier Delorme sulla sua pagina Facebook del 20 Dicembre: “La Grecia è in ripresa, come dice Moscovici: cronaca quotidiana di un racket. In transito a Kos, questa mattina tra due barche, ci sediamo in un caffè. Ordiniamo due tè, li beviamo, siamo in attesa di ordinarne altri due. Improvvisamente, due agenti delle imposte si avvicinano al nostro tavolo constatando il consumo di merci, ma senza vedere scontrini, e redigono un verbale… Capisco la situazione, che il padrone del bar e la cameriera stanno cercando di spiegare, così cerco di intervenire per confermare [la loro versione]. Niente da fare! Alla fine, ordiniamo gli altri due tè e quando arrivano (insieme ai due scontrini), notiamo che il primo era stato rilasciato nel momento in cui ci avevano servito. Il barista è quindi stato multato non per non aver emesso scontrino, ma per non averlo depositato sul nostro tavolo insieme ai the.
“Tre minuti dopo, [vediamo] su un giornale greco on-line che il governo ha incaricato di moltiplicare le incursioni del fisco nei negozi durante le vacanze di fine anno. (…)
Natale in vista. (…) Nei caffè, i pensionati raccontano le loro vite quotidiane ad altri pensionati, agli inattivi quanto ai baristi. Siamo felici di parlare della vita in città, così come delle notizie del villaggio di origine, della raccolta di olive, i… nuovi balzelli, il prezzo della legna per il riscaldamento. La cosiddetta grande politica è spesso assente, non è più di questo mondo ed è definitivamente [sparita] agli occhi di una buona parte dei greci.
Le idee evolvono e le maschere cadono. Secondo l’ultimo Eurobarometro, solo il 24% dei greci si fida ancora dell’Unione europea, e questo è il tasso più basso registrato nella cosiddetta Unione, (stampa greca della settimana).
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Dobbiamo resistere…
Panagiótis Grigoríou
Traduzione per CDC a cura di di FRANZ-CVM