DI JEAN PINIARSKI
Mi permettete di immaginare uno scenario di pura finzione?
La nostra società occidentale è divisa in due gruppi. Il primo gruppo è molto ristretto e dirige la società. Decide le disposizioni che permettono il vivere comune, di passare dalla società di ieri a quella di domani, di amministrarla. In questo gruppo possiamo includere i responsabili politici di alto livello, i loro consiglieri ed esperti, gli alti responsabili dei grandi gruppi industriali e finanziari, e prima di tutto, le persone ricchissime. E sono queste ultime, ben inteso, che dirigono la nostra società.
Il secondo gruppo è immenso. Qui si trovano tutti gli esecutori, dal piccolo imprenditore all’operaio, dall’impiegato al disoccupato, i commercianti, i funzionari, operatori di tutti i settori … La separazione tra i due gruppi è stabilita dalla condizione economica dei singoli individui, decisa del primo gruppo.
L’evoluzione tecnica, descritta come progresso, sostituisce regolarmente gli individui del secondo gruppo con delle macchine e dei robot. Un numero di esecutori non è altro che un mero servitore del sistema automatizzato, dei programmi informatici, con sempre meno autonomia nei compiti che gli competono. E man mano che aumenta il numero dei robot diminuisce il numero degli esecutori attivi, mentre aumenta il numero degli esecutori disoccupati. La demografia è quella che è, ma il numero degli esecutori sta tuttavia aumentando.
Economicamente parlando (d’altronde è il solo aspetto che presenti qualche interesse), il gruppo degli esecutori permette il funzionamento del sistema del consumo di massa trasformando le viscere del pianeta in linee di credito sul conto bancario delle persone del primo gruppo. Ogni oggetto che il consumo di massa del secondo gruppo usa e getta, è un’unità di valore che alimenta le fortune del primo gruppo. E siccome il numero degli oggetti in circolazione è immense, le fortune generate sono immense. Ma il problema irrisolvibile è che la quantità di oggetti prodotti e poi buttati causa la distruzione delle ricchezze naturali e un inquinamento drammatico, situazione che non sarà sostenibile a lungo.
Immaginiamo che la classe dei dirigenti si internazionalizzi completamente. Immaginiamo che la totalità del pianeta sia retto da un unico sistema economico. In questo caso, lo schema brevemente delineato in precedenza resta valido. A livello mondiale si installa un sistema di due classi, quella dei dirigenti immensamente ricchi, con i loro più stretti collaboratori, e quella degli esecutori.
E nella classe degli esecutori, il numero dei robot e dei compiti automatizzati aumenta inesorabilmente, e allo stesso tempo quello delle persone senza interesse economico. L’attenzione è ora rivolta verso un discorso di responsabilità ecologica: l’inquinamento prodotto ha essenzialmente origine nel numero degli esecutori. Questi, certamente, chi più chi meno, lavorano, hanno un salario o una pensione, permettono che il sistema si mantenga. Ma l’attività demenziale che ruota intorno all’autointrattenimento di questa massa di esecutori rappresenta un immenso pasticcio. Osserviamo più dettagliatamente: questo sistema funzionerebbe con un numero ridotto di esecutori? Serve almeno il numero degli esecutori necessaria alla produzione dei beni destinati alla sola classe dirigente, ai loro immediati servitori e ai loro eserciti. Il resto, trasferimenti di ricchezza, iscrizione nei libri contabili, conti bancari automatizzati può continuare a funzionare con degli automi, dei robot, che hanno meno bisogni. E la classe internazionale dei dirigenti è poco numerosa, composta da persone intelligenti che sanno come far valere il proprio interesse comune senza perdersi in futili dibattiti su convenzioni intellettuali, religiose o altro. Sarà facile comprendersi.
Secondo questo schema, a cosa serve disporre di una classe di esecutori tanto numerosa ? A nulla.
Ovviamente, non bisogna per forza pensare che il gruppo dirigente voglia organizzare l’eliminazione fisica degli esecutori in eccesso. Ma è loro responsabilità quella di prevedere e fissare le regole. E’ normale che questo problema si presenti e anche, probabilmente, che delle risposte vengano escogitate nel caso in cui le circostanze lo richiedano …
Nell’immediato, pare superfluo che tutta questa massa di esecutori disponga, per esempio, delle condizioni di vita adatte alla sua riproduzione. Un’alimentazione di secondo, se non addirittura di terzo ordine dovrebbe bastargli, un sistema sanitario al ribasso, e, soprattutto, l’assenza di educazione. È meglio sostituirla con la confusione organizzata: fatti presentati in maniera distorta, agitazione della società dello spettacolo, promozione di una società senza valori umani. Le guerre sono del tutto ben accette poiché fanno in modo che gli esecutori si eliminino tra di loro. Ma ahimè, poiché non esisterebbe che una sola classe di esecutori, questo mezzo, per quanto rapido, sarebbe inutilizzabile, guerre civili a parte.
Risultato della ricerca di immagini per “paradiso terrestre”? E così, molto rapidamente, nel giro di poche generazioni, la popolazione mondiale si ridurrà drasticamente a causa della diminuzione del numero degli esecutori, chi li piangerà? Diminuirà anche l’inquinamento. Sarà un «bene per il pianeta». Allo stesso tempo è possibile che la natura si riprenda i suoi spazi, che le città tentacolari scompaiano. Non resterà che qualche isolotto urbano, in numero limitato, abitato da una classe di persone molto ricche, intelligenti e colte. Gli spazi paradisiaci non saranno più frequentati da folle insopportabili. Ritroveremo il paradiso terrestre.
Speriamo arrivi presto un governo mondiale.
Jean Piniarski
Fonte: http://lesakerfrancophone.fr
Link: http://lesakerfrancophone.fr/fiction
febbraio 2018
Traduzione dal francese per www.comedonchisciotte.org a cura di VOLLMOND