Facebook censura la campagna politica di Trump per istigazione all’odio, in realtà il simbolo incriminato appartiene all’Antifa

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DI TYLER DURDEN

zerohedge.com

La CNN ha appena confermato un rapporto inizialmente pubblicato dal NY Daily News secondo cui Facebook ha rimosso un annuncio della campagna politica di Trump 2020 per violazioni delle norme contro l'”odio organizzato”.

Il CEO di FB Mark Zuckerberg si è guadagnato con ignominia l’ira dei Democratici del Congresso e della sinistra progressiva dopo che aveva rifiutato di censurare annunci politici contenenti presunte “disinformazioni” (come tutti gli annunci politici hanno da tempo immemorabile).

Per chiarezza l’annuncio offensivo può essere visto nell’immagine sottostante: alcune iterazioni dell’annuncio includevano un simbolo che la campagna di Trump intendeva associare ai “mob di sinistra” cui faceva riferimento nel post.

Probabilmente Facebook ha ritenuto che il triangolo rosso capovolto fosse associato all’olocausto, dopo che un gruppo di estrema sinistra fingendosi un’organizzazione per i “diritti umani” aveva accusato Trump di “aver usato il simbolo di un campo di concentramento nazista durante la campagna per le elezioni del 2020 “.

In uno schema ormai familiare, ieri il Washington Post ha pubblicato un articolo che affermava che l’annuncio della campagna includeva il simbolo “nazista” (sembra che la fonte principale del WaPo fosse il gruppo di attivisti sopra citato). L’indagine del Washington Post sembra aver spinto Facebook a censurare il post, secondo un portavoce dell’azienda che ha parlato col WaPo.

Un triangolo rosso rovesciato fu usato per la prima volta negli anni ’30 per identificare i comunisti e fu applicato anche ai socialdemocratici, ai liberali, ai massoni e ad altri membri dei partiti di opposizione. Il simbolo imposto ai prigionieri politici ebrei, al contrario, presentava un triangolo giallo sovrapposto a un triangolo rosso.

In risposta alle domande del Washington Post, Facebook giovedì pomeriggio ha disattivato gli annunci che includevano il triangolo rosso rovesciato.

Il simbolo rosso è apparso nei post a pagamento sponsorizzati da Trump e dal Vice Presidente Pence, nonché dalla pagina della campagna “Team Trump”. È stato presentato accanto a un avvertimento che diceva “MOBS pericolosi di gruppi di estrema sinistra” e chiedeva agli utenti di firmare una petizione sull’Antifa, definendolo un ampio collettivo di attivisti antifascisti che l’amministrazione Trump ha cercato di collegare alla violenza recente, nonostante i documenti di arresto mostrassero che il loro coinvolgimento era banale.

Abbiamo rimosso questi post di propaganda perché violano la nostra politica contro l’odio organizzato“, ha dichiarato Andy Stone, portavoce di Facebook. “La nostra politica proibisce l’uso di un simbolo che esprime odio, emblema per altro già bandito per aver identificato i prigionieri politici, senza che vi sia una premessa che condanni il simbolo o ne discuta”.

E mentre diversi troll di sinistra hanno tentato di suggerire che ci fossero numerose prove del triangolo rosso rovesciato usato dalla campagna di Trump, un giornalista dell’ NBC News – beccati questo –  ha deciso di indagare per vedere se la campagna di Trump avesse piazzato davvero quell’immagine…

…il verdetto? La propaganda politica dunque non l’ha fatto, è tutto inventato.

Per chiunque sia ancora scettico, dia un’occhiata a questo negozio online, apparentemente specializzato in prodotti “a tema antifa”.

Sospettiamo che quasi nessuno degli utenti che hanno visualizzato l’annuncio su Facebook abbia colto l’associazione, evidentemente forse proprio per questo è stato segnalato da un gruppo di attivisti che sta chiaramente cercando un pretesto nell’informazione della campagna di Trump, che possa essere ritratto come “razzista” o “antisemitico” – per quanto tenue sia il collegamento.

Naturalmente, una rapida ricerca su Google rivela che la merce con marchio antifa porta spesso questo simbolo, che secondo quanto riferito è stato usato nei campi di concentramento per contrassegnare i prigionieri politici non ebrei.

 

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Rosanna 
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