Il CRESPINO VIOLA-NERO, nome scientifico ‘berberis integerrima’, una pianta medicinale della medicina tradizionale iraniana, è stato impiegato in via sperimentale nella gestione della pressione sanguigna in un ristretto gruppo di pazienti con risultati molto interessanti che sono stati pubblicati in uno studio su BMC Complement Med Ther. Lo studio ha evidenziato l’efficacia della pianta sui fattori cardio-metabolici, in particolare la pressione sanguigna, grazie all’azione di alcune sue naturali componenti: antociani e berberina.
Attraverso uno studio controllato randomizzato in singolo cieco, durato 8 settimane, i ricercatori iraniani hanno riscontrato i benefici effetti del Crespino sui lipidi plasmatici, sui biomarcatori infiammatori e altri fattori aggiuntivi di rischio cardiovascolare.
I partecipanti sono stati divisi in modo che alcuni ricevessero il placebo e altri il trattamento con il Crespino che prevedeva l’assunzione di 10 g una volta al giorno per 2 mesi.
Sia a inizio, che durante, che a fine esperimento, sono state fatte varie misurazioni: pressione sistolica, diastolica e arteriosa; profili lipidici plasmatici (inclusi colesterolo totale HDL, LDL, trigliceridi) e marcatori infiammatori (tra cui la proteina C-reattiva e l’interleuchina 6).
Dopo due mesi di trattamento è stato possibile osservare una sensibile riduzione di pressione arteriosa sistolica e media nel gruppo trattato con il Crespino, mentre in quello di controllo non si sono riscontrate variazioni della pressione sanguigna. Inoltre, le persone che hanno assunto la pianta hanno avuto un netto miglioramento dei livelli plasmatici di trigliceridi, colesterolo e proteina C reattiva e questo miglioramento è stato indipendente dal peso, dall’attività fisica e dall’ assunzione dietetica dei partecipanti.
Pur trattandosi di uno studio piccolo, che necessita quindi di ulteriori convalide su numeri più ampi, gli autori hanno concluso che il Crespino viola-nero può essere un’opzione efficace raccomandabile per la gestione della pressione sistolica per quelle persone che necessitano del trattamento con ipertensivi: Si legge a tal proposito: “I nostri risultati indicano che il consumo di crespino viola-nero senza semi riduce i livelli plasmatici di CRP (proteina C-reattiva) e migliora il profilo lipidico nei soggetti con fattori di rischio cardiovascolare. Il consumo quotidiano può essere raccomandato a coloro che hanno fattori di rischio di CVD (malattie cardiovascolari) con l’obiettivo di migliorare il loro profilo lipidico e lo stato infiammatorio.”
Le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause di mortalità mondiale e l’ipertensione, insieme a diabete, dislipidemia e omocisteina alta, sono i fattori di rischio su cui è necessario agire (a cui si aggiungono ulteriori aspetti da modulare come l’infiammazione e lo stress ossidativo).
Modificare lo stile di vita, a partire dall’alimentazione, è determinante e dipende da noi riuscire a fare un buon lavoro di prevenzione. Infine, nel caso ci sia necessità, ben vengano – confrontandosi con il proprio medico di fiducia – alimenti funzionali come il Crespino o altre bacche ricche di polifenoli (in particolare antociani, responsabili dei colori rosso blu e viola) o altre sostanze naturali in grado di migliorare processi infiammatori e dislipidemie.
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VB