La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

DA LEONIDA A PIRRO IL PASSO E' BREVE

blank
A cura di Davide
Il 7 Luglio 2015
72 Views

DI ALBERTO BAGNAI

ilfattoquotidiano.it

La vicenda greca ha esasperato i paradossi del progetto europeo. L’europeista praticante, quello col santino di Spinelli sul cruscotto, ce l’ha menata per anni con la storia che l’euro serviva a superare i nazionalismi, che sono tanto brutti (signora mia!) perché portano le guerre. In effetti ci sono anche le guerre civili, che con gli aborriti confini nazionali poco hanno a che vedere. Ma al di là di questo dettaglio, è stato esilarante vedere ovunque questi apostoli della fratellanza universale sventolare la bandiera nazionale greca, evocare con retorica risorgimentale un vasto assortimento di fatti bellici (dalle Termopili a Maratona), e sdilinquirsi per l’orgoglio della nazione greca, che non si è piegata agli oppressori del Nord (e per questo, sia chiaro, merita il massimo rispetto).

Contrastando la logica dell’austerità, ci dicono, i greci hanno salvato l ’ Europa, indicandole una strada alternativa, quella della crescita. Quindi un progetto nato per salvarci dai nazionalismi sarebbe stato salvato dal nazionalismo dei greci. Non vi suona un po’ strano?

Prodi, poi, si è superato. Intervistato da Radio Popolare ha detto che la Grecia non uscirà, perché gli Usa lo impediranno, avendo un netto interesse geopolitico a evitare che Putin l’attiri nella sua orbita. D’altra parte, ha proseguito Prodi , è importante che l’Europa resti unita, perché solo uniti contiamo qualcosa nel mondo. Ma come? In teoria essere uniti ci serve a non essere subalterni, ma in pratica restiamo uniti solo per subalternità agli Usa, che decidono se e per quanto noi dobbiamo continuare a tenere insieme i cocci dell’ euro ? Alla base di questi paradossi c’è una menzogna, la solita: quella che un altro euro, un euro senza austerità, sia possibile. Purtroppo non è così, ormai lo dice anche il Rapporto dei cinque presidenti (Dijsselbloem, Draghi, Juncker, Schulz, Tusk). Una maggiore flessibilità delle politiche di bilancio, ci dicono, serve quando si perde la flessibilità del cambio, cosa che per definizione accade se si adotta la medesima moneta. Va da sé che se arriva uno choc esterno, la flessibilità deve essere al ribasso: calati juncu ca passa la china, come dicono certi ex-greci di casa nostra. E allora se il cambio è flessibile, cede lui, e se invece è rigido cede la spesa pubblica: è l’austerità, bellezza!

Con questa premessa, proviamo a rispondere alle due domande che tutti si pongono: è stata fatta la cosa giusta? E ora cosa succede? Partirei da un principio anticomplottista: tutto è come sembra. Il premier Tsipras ha sempre detto di volere l’euro per non sentirsi un europeo di serie B, e le mosse fatte gli garantiscono di mantenerselo. Allarmato dal suo flirt con Putin, Obama ha ingiunto al Fondo monetario internazionale di scoprire l ’ acqua calda: la Grecia è insolvente, per cui un piano di salvataggio senza haircut non ha senso. Insomma: chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto (come dicono altri ex-greci, quelli di Neapolis). Era proprio quanto Tsipras desiderava: un taglio del debito, per pagare meno interessi e rendere meno suicida politicamente l’austerità che l’euro gli impone. Il fiero programma di Salonicco ormai è un pallido ricordo, le posizioni di Tsipras e delle “istituzioni” (alias troika) differivano in sostanza solo sulla necessità di un haircut, lo zio Sam ha fatto sapere che lo vuole (per i motivi chiariti da Prodi) e l ’intendance suivra.

Se tedeschi e francesi non sono totalmente obnubilati (Renzi non pervenuto) ci sarà l’accordo, e così Tsipras avrà senz’altro fatto la cosa giusta per lui. E poi ? Saremo da capo: finché è schiacciata da una moneta troppo forte la Grecia non può crescere, generando reddito per ripagare i propri debiti residui. La vittoria di Tsipras diventerà così la sconfitta dei greci, ai quali un politico responsabile dovrebbe dire chiaramente che un altro euro non è possibile. Fra Leonida e Pirro corrono un paio di secoli.

Questa volta aspetteremo meno.

Alberto Bagnai

Fonte: www.ilfattoquotidiano.it

7.07.2015

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
13 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti



blank