DI ANTONIO DE MARTINI
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I media ( giornali, Tv, radio) insistono a divulgare l’interpretazione iniziale di psicoanalisti dalla incerta sessualità che ritengono colpevoli “gli uomini” perché spossessati del dominio sulla persona. Il femminicidio nasce in età moderna.
Non credo a questa versione. Uccidono le donne proprio perché non sono uomini.
Un tempo, per affermare il proprio amore ( o bramosia di possesso se preferite), gli uomini si battevano tra loro e il duello era lo strumento principe.
Il grande poeta Puskin morì in giovane età (40) in questo modo.
Il capo del partito socialista tedesco, Lasalle, l’avversario di Bismark, fu ucciso in duello per una vicenda di donne ( sembra su istigazione di Bismark).
Konrad Lorenz ha scoperto una forma di aggressività che tende a non sfogarsi contro il vero avversario ( l’altro maschio) ma diverge verso un altro obbiettivo meno pericoloso: nel nostro caso, la donna.
L’abbandono della educazione maschile in mano alle mamme ( perché il papà deve far soldi o carriera) o alle insegnanti ( attività perlopiù disertata dai maschi), la “sospensione” del servizio militare e la persecuzione persino delle pratiche di nonnismo goliardico hanno disabituato gli uomini al confronto fisico – che nei casi estremi giungeva al duello- parte essenziale della cultura virile che prescriveva la donna come figura sacra e intoccabile “nemmeno con un fiore”.
Abbiamo abbracciato la cultura del supermercato ( dove l’acquirente è la donna), l’ipocrita belato di qualche prete ( che, fino a che ha potuto, ha sempre picchiato duro), l’Omelia del Vescovo anche alle messe di suffragio per i suicidi, il riscatto per i rapitori veri i e finti, il perdono per chi non ci tutela contro i periodici terremoti e smottamenti e lo strame nei confronti di fragili creature che non sanno difendersi, come donne e bambini.
L’appellativo di “eroe” e “martire” viene dato a capocchia. L’ideale della gioventù è fare lo chef o il modello per sarti ribattezzati “stilisti”. Poi, se litigano, lo fanno con muliebre ferocia.
L’uomo ideale di oggi è un effemminato protetto da mammà, non necessariamente omosessuale, che si rivale sulle donne perché non sa affrontare gli avversari, non sa corteggiare le donne e le considera considera come un potere decisore e opprimente.
Antonio De Martini
Fonte: https://www.facebook.com
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28.08.2016