DI PAUL CRAIG ROBERTS
paulcraigroberts.org
Oggi il Bureau of Labor Statistics (Ufficio Statistiche sul lavoro) ha annunciato che a maggio l’economia statunitense ha creato solo 38.000 nuovi posti di lavoro e ha rivisto al ribasso (a 59.000) il numero di posti di lavoro che si riteneva fossero stati creati a marzo e aprile. Eppure Il Bureau ha riferito che il tasso di disoccupazione è sceso dal 5% al 4,7 %, una cifra generalmente considerata come piena occupazione. La crescita dei posti di lavoro di maggio copre solo una piccola frazione della crescita mensile della forza lavoro e, di conseguenza, non può spiegare il calo della disoccupazione.
Inoltre, il Bureau ha riferito che il tasso di attività della forza lavoro è sceso di 0,2 punti percentuali, portando il calo a 0,4 punti percentuali negli ultimi due mesi. Normalmente, un mercato del lavoro forte, come quello rappresentato da un tasso di disoccupazione del 4,7%, provoca un aumento del tasso di attività della forza lavoro. La questione diventa: quanto è reale il tasso del 4,7% di disoccupazione? La risposta è: non del tutto. Il tasso di disoccupazione è sceso perché le persone che non sono in grado di trovare un lavoro hanno smesso di cercarlo e non sono più considerate facenti parte della forza lavoro.
Se siete disoccupati, ma non siete considerati parte della forza lavoro, quando la disoccupazione viene misurata non siete inclusi. Il Bureau of Labor Statistics dice che a maggio c’erano 1,7 milioni di americani che “volevano ed erano disponibili a lavorare”, ma “non sono stati conteggiati come disoccupati perché non avevano cercato lavoro nelle 4 settimane precedenti l’indagine.” In altre parole, il tasso di disoccupazione è una misura inutile di disoccupazione, così come l’indice dei prezzi al consumo non è più misura dell’inflazione. Quelle che una volta erano misure statistiche utili sono state trasformate in buone notizie di propaganda. Un’altra incongruenza è il rapporto del Bureau secondo il quale, nonostante il basso tasso di disoccupazione, a maggio quasi un altro mezzo milione di americani è stato costretto ad occupare posti di lavoro part-time dato che non erano disponibili lavori a tempo pieno. La settimana lavorativa media non è più di 40 ore.
La contrazione della settimana lavorativa media di 34,4 ore (maggio) è un altro motivo che spiega il calo del reddito reale medio familiare. Supponendo 3 settimane di vacanza, un lavoro da 34,4 ore alla settimana significa 274,4 ore in meno all’anno. A 20 dollari all’ora, per esempio, una settimana lavorativa di 34,4 ore produce un reddito annuo di 5488 dollari in meno rispetto al lavoro di 40 ore settimanali. Le perdite di reddito annuo sono in crescita per molte persone. La media è il risultato di settimane lavorative corte e più lunghe. Le settimane di lavoro più corte, che abbassano la media, non sono posti di lavoro a tempo pieno e si tratta quindi di lavoratori che non ricevono benefit per la salute e la pensione. Washington e la stampa venduta (media presstitute) mentono sull’economia, come mentono su tutto il resto.
Gli Stati Uniti d’America sono stati ridotti a un castello di carte il cui fondamento è la menzogna.
Quanto tempo si può stare in piedi?
Dr. Paul Craig Roberts è stato Assistente Segretario del Tesoro Politica economica e editore associato del Wall Street Journal. E’ stato editorialista di Business Week, Scripps Howard News Service e Creators Syndicate. Ha ricoperto molti incarichi universitari. Le sue colonne su internet hanno attirato follower da tutto il mondo. Gli ultimi libri di Roberts sono: The Failure of Laissez Faire Capitalism and Economic Dissolution of the West, How America Was Lost, e The Neoconservative Threat to World Order.
Fonte: www.paulcraigroberts.org
Link: http://www.paulcraigroberts.org/2016/06/03/employment-lies-paul-craig-roberts/
3.06.2016
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da DESASTRADO