Biolaboratori: dopo Trieste arriva Pesaro

Il Consiglio Comunale di Pesaro ha dato il via libera alla costruzione di un biolaboratorio con grado di sicurezza BSL3

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Con la delibera n° 151 del 22/09/2022 il Consiglio comunale di Pesaro ha dato il via libera all’alienazione di un terreno di proprietà comunale all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati”, per la somma di euro 500.000, allo scopo di garantire all’Istituto di poter procedere alla creazione di un laboratorio di bio-sicurezza (BSL3), ossia una struttura in grado di garantire sperimentazioni e manipolazioni – in vivo e in vitro – di agenti virali pericolosi per la salute animale e dell’uomo in condizioni di massima sicurezza e contenimento biologico.

Qui il Testo delibera comunale 151 – Pesaro

Numerosi abitanti del quartiere “Torraccia” dove sorgerà il gigantesco laboratorio e svariati cittadini, compresi alcuni consiglieri comunali di minoranza, si sono riuniti presso l’Alexander Museum di Pesaro giovedì 5 gennaio per discutere insieme circa i rischi che una tale costruzione potrebbe portare al quartiere e alla città, sorgendo in una zona già priva “di sufficienti servizi essenziali per i tanti bambini dei supercondomini”, nonchè di per sé soggetta “al rischio idrogeologico, essendo la zona attigua al fiume Foglia”, e non adatta ad ospitare tale opera, in quanto troppo vicina al centro abitato per garantire “una sicurezza ambientale che tenga conto di sismicità, movimenti dei venti, inquinamento delle falde acquifere ecc…”

TESTO 1° ASSEMBLEA CITTADINA

La prima assemblea cittadina si è tenuta all’Alexander Museum di Pesaro giovedì 5 gennaio per informare e discutere sul biolaboratorio BSL3 alla Torraccia.

L’incontro, pur se preparato in fretta e nonostante nessuno ci avrebbe scommesso, è decisamente stato un successo. Circa 90 persone nella sala riunioni, circa 20 al piano superiore ad ascoltare lo streaming, 35 partecipanti alla videoconferenza via Meet e una trentina hanno dovuto andare via perché si era raggiunta la massima capienza della sala per non creare problemi alla struttura ospitante.

Un Consigliere di minoranza che aveva votato sì, si è reso conto che le delibere vengono sottoposte ai consiglieri senza il tempo sufficiente per potersi documentare sul tema e con appena 12 minuti per poterlo discutere e votare; questo condiziona le scelte e le decisioni consiliari. Un altro Consigliere presente, che aveva lasciato l’aula all’atto di votare la delibera, ha firmato la petizione e fatto una donazione per sostenere il Comitato cittadino.

Marco Palanghi ha aperto la serata con i versi del poeta Franco Arminio “Cedi la strada agli alberi” che metaforicamente descrive quanto l’insano progetto possa essere l’esatto contrario del pensare all’interesse e alle esigenze dei cittadini e della persona umana.

Nell’aula si è affrontata la discussione sul laboratorio esaminandolo da ogni punto di vista che qui riassumeremo. Dal quartiere già privo di sufficienti servizi essenziali per i tanti bambini dei supercondomini, all’informazione non data ai cittadini sull’alienazione del terreno e la sua finalità, alla modalità di vendita del terreno, al ribasso rispetto al suo attuale valore, al rischio idrogeologico, essendo la zona attigua al fiume Foglia, al non rispetto di parametri di un laboratorio P3, come la distanza che deve avere dal centro abitato per una sicurezza ambientale che tenga conto di sismicità, movimenti dei venti, inquinamento delle falde acquifere ecc.; la messa in sicurezza, qualora attuata secondo criteri e normative adeguati, comunque avrebbe costi altissimi. E poi ancora, danno al turismo e alle attività commerciali e di spettacolo che si svolgono in quel quartiere; i costi complessivi di realizzazione. Soprattutto, ripetiamo, il silenzio del Sindaco sulla notizia di cui poche persone sono venute a conoscenza per caso e questo non è sintomo di amministrazione trasparente.

Non sono emerse ragioni tali da giustificare la realizzazione del laboratorio sperimentale di livello 3 che, essendo predisposto –come da Delibera di Consiglio Comunale n. 98 del 24/10/2022 – allo studio di patogeni come l’Ebola e la SARS-CoV-2, dovrebbe avere le caratteristiche di una fortezza! Inoltre, un Istituto zooprofilattico svolge attività di prevenzione e controllo ed analisi di laboratorio a favore della salute dell’uomo e dell’animale. In più, si faranno stalle per la quarantena (stabulari contumaciali) per grandi e piccoli animali malati ed infetti. Da quanto riportato in delibera, sembra che si voglia implementare la funzione dell’Istituto che potrà eseguire esperimenti su animali (in vivo) o su cellule (in vitro) e manipolazione di agenti virali pericolosi per gli animali e per l’uomo.
I cittadini concordano nel nutrire timori e sospetti sul progetto in discussione, pur riconoscendo l’utilità dell’Istituto zooprofilattico già esistente che da statuto svolge attività veterinaria per lo studio e la cura delle zoonosi: niente ha a che vedere con un BSL3.

C’è stato fervore e molto coinvolgimento nel mettere le proprie idee a confronto, segno che i cittadini sentono responsabilmente il peso di una scelta così azzardata e priva di utilità.

Tantissime le firme a sostegno del Comitato che si è formato spontaneamente.

Il pubblico, sempre più consapevole delle potenzialità dell’Istituto, non era a conoscenza delle finalità del futuro IZSUM pesarese riportate nella delibera, diverse da quelle dichiarate dai responsabili del progetto.

Sostenendo ed essendo sostenuti da tanta partecipazione, seguiranno altri incontri informativi e, perché no, magari creativi, con la possibilità di convertire un’idea nata troppo frettolosamente per valutarne i limiti, in qualcosa che possa portare reale beneficio al nostro amato territorio.

Qui il Comunicato stampa

Successivamente la partecipata assemblea, il nuovo Comitato “contro la costruzione di un laboratorio sperimentale a Pesaro”, insieme al Coordinamento Marche Province Unite, ha deciso di opporsi fermamente alla costruzione di questo laboratorio lanciando una petizione popolare consultabile QUI, e chiedendo aiuto a tutte le realtà di informazione indipendente, ComeDonChisciotte compresa, affinchè la loro lotta venga fatta conoscere.

Attendiamo sviluppi.


Massimo A. Cascone, 16.01.2023

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