Ci risiamo: ieri 31 luglio a Stoccolma altra manifestazione autorizzata e nuovamente una copia del Corano è finita bruciata. Ancora lui, Salwan Momika.
Nonostante la burocratica indiretta minaccia dei giorni scorsi di non rinnovargli il permesso di soggiorno da parte dell’Agenzia dell’immigrazione, il trentenne di origine irachene – accusato dall’Iran di essere legato ai servizi israeliani – ha compiuto di nuovo scempio del libro sacro dell’Islam assieme al sodale Salwan Nadjem.
I profanatori hanno agito vicino al palazzo del Parlamento, bersagliati dalle proteste di quei musulmani che osservavano la “manifestazione” – violenta ma legalizzata – da dietro la schiera dei poliziotti.
Circa 50 persone, tra cui molti giornalisti, erano riunite in piazza quando Momika e Nadjem, già indagati con l’accusa di incitamento all’odio, hanno preso a calci e poi bruciato diverse pagine del Corano, finito in un cassonetto. E poi via a martirizzarne un’altra copia. Atti sistemici, deliberati, lucidi.
L’Ambasciata iraniana di Stoccolma di fronte alla seconda profanazione nell’arco dell’estate, si dice
“Sorpresa per il fatto che il sacrilegio del Corano avvenga davanti all’organo legislativo svedese, con i funzionari governativi del Paese che hanno affermato di non poter fare nulla per il rispetto della libertà di espressione.”
Anche in Danimarca le azioni pubbliche contro il Corano continuano e i veri progressisti della società aperta non scherzano:
I due partiti progressisti danesi, Enhedslisten e Sf, hanno inasprito oggi il livello dello scontro bocciando immediatamente l’ipotesi di bloccare i roghi annunciata ieri dall’esecutivo di Copenaghen. Ciò “interferisce con le libertà fondamentali”, hanno detto. “Non dovremmo cambiare la nostra legislazione perché alcuni regimi dispotici, che non hanno il minimo rispetto nemmeno per i più elementari diritti, minacciano gli interessi di esportazione”, ha scritto su Twitter Mai Villadsen, portavoce di Enhedslisten.
Funziona così la vera Democrazia, le altre invece sono.. dittature irrispettose, intolleranti ed estremiste.
I politici europei del nord civile, multietnico e inclusivo sono sempre molto avanti, forse stavolta puntano davvero ad insegnarci come si fa a minare la pace sociale e a generare la prossima guerra civile? Oppure, proprio adesso, stanno per fare marcia indietro?
Il ministro degli Esteri Lars Lokke Rasmussen ha annunciato in televisione che il governo cercherà di “trovare uno strumento” che consenta alle autorità di impedire la profanazione di copie del Corano davanti alle ambasciate in Danimarca: “I roghi sono atti profondamente offensivi, sconsiderati, commessi da pochi individui che non rappresentano i valori della società danese”.
Intanto ad ottobre, un Paese islamico deciderà, se la Svezia debba o meno entrare a far parte della NATO.
01.08.2023
FONTI
https://tass.com/society/1654885
https://en.irna.ir/news/85186038/Iranian-embassy-reacts-to-another-desecration-of-Quran-in-Sweden