Addio al sistema bancario: Janet Yellen ci svela cosa sarà la valuta digitale di Banca Centrale (CBDC)

Un nuovo mezzo di pagamento per azzerare il sistema creditizio e mettere sotto controllo la gente. A questo serviranno le cripto-currency di banca centrale.. il Grande Reset procede spedito!

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di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)

Sul tema valute digitali emesse da Banca Centrale (CBDC), ci eravamo lasciati esattamente un anno fa, con un articolo (Le criptovalute, quando il “diavolo” ti lastrica di marmo le strade per l’Inferno), ed alcune domande alle quali avremmo dato le opportune risposte, non appena chi di dovere avesse reso meno fosco l’argomento.

Ebbene, pochi giorni fa i media statunitensi e perfino quelli russi, hanno riportato le fonti ufficiali del governo USA, che delineano sempre più quelli che sono i contorni di quella che sarà la valuta digitale emessa dalla Federal Reserve.

Chiarito allora cosa fossero le cripto-valute (bitcoin, ecc.) – ovvero non valute ma veri e propri asset privi di sottostante ad alto rischio – quello che a noi comuni mortali non amanti del rischio, ma interessati al futuro delle nostre vite premeva comprendere, era appunto l’essenza della valuta digitale di Stato e soprattutto capire in cosa un numero digitale si sarebbe differenziato rispetto agli attuali numeri elettronici.

Insomma, tanto per essere più chiari, volevamo capire che differenza ci fosse tra effettuare un pagamento mediante un bonifico bancario – che tecnicamente consiste nel trasferire dei numeri (elettronici), da un computer ad un altro – e lo stesso tipo di operazione, attraverso dei numeri cosiddetti “digitali”. Bene, dopo aver letto le parole del Segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen, eccetto che attribuire un diverso nome allo stesso oggetto (numeri elettronici – numeri digitali), parrebbe proprio non ci sia nessuna differenza concreta.

E siccome era proprio questo il quesito più assillante che invadeva le nostre menti – stante l’apparente non diversità – per i più allenati ad un giustificato “complottismo” ed amanti di “Gigi Marzullo“, la domanda nasce spontanea:

Cosa ci sarà sotto?

Presto detto, cosa c’è sotto ce lo dice direttamente la stessa Janet Yellen, che tutti noi conosciamo come l’amica fidata d’oltreoceano del nostro Mario Draghi. I due, come ben sappiamo sono uniti dalla loro costante presenza nelle stanze dove si sono create tutte le crisi geopolitiche globali che il mondo ha dovuto affrontare nei 30 anni passati, falsi rimedi inclusi. Fino ad arrivare ad essere gli ideatori dell’ultimo “capolavoro”, sfociato nelle peggiori e folli sanzioni alla Russia, le quali come dimostrato stanno mettendo in ginocchio le economie occidentali, quelle europee su tutte.

E’ stata quindi proprio Janet Yellen, pochi giorni fa, ad accelerare sull’argomento chiedendo all’amministrazione del Presidente Joe Biden di prendere in considerazione la creazione di una criptovaluta della banca centrale e di iniziare subito a gettare le basi tecniche per il cosiddetto dollaro digitale. [1]

La nuova valuta digitale, come proposto dal Dipartimento del Tesoro, potrebbe “aiutare a preservare la leadership finanziaria globale degli Stati Uniti e a sostenere l’efficacia delle sanzioni”, ha dichiarato venerdì la Casa Bianca in un comunicato. Potrebbe anche rendere il sistema di pagamento statunitense più “sostenibile dal punto di vista ambientale” e “promuovere l’inclusione finanziaria e l’equità”, secondo la dichiarazione. [2]

“In questo momento, alcuni aspetti del nostro attuale sistema di pagamento sono troppo lenti o troppo costosi”, ha dichiarato la Yellen ai giornalisti. Ha aggiunto che il lavoro preliminare su una moneta digitale della banca centrale statunitense (CBDC) dovrebbe essere portato avanti ora, “nel caso in cui si decida che una moneta digitale sia nell’interesse nazionale”.

A differenza della moneta digitale esistente, come i depositi delle banche commerciali detenuti da consumatori e imprese, un CBDC sarebbe una responsabilità diretta della Federal Reserve Bank statunitense. Si tratterebbe di una forma digitale di moneta sovrana degli Stati Uniti e sarebbe convertibile su base uno a uno con dollari cartacei o saldi di riserva, ha dichiarato il Dipartimento del Tesoro. [3]

Tutto molto chiaro: la nuova valuta digitale di Stato emessa da Banca Centrale non sarà una valuta ma un asset – che qualora, come ci informa la Yellen, venga garantito, dallo Stato stesso, la parità uno ad uno con la valuta fiat a corso legale – non sarà più nemmeno un asset, ma un semplice ed innovativo mezzo di pagamento.

Quindi niente differenza fra i numeri elettronici che vedete correre a video, sui vostri attuali estratti conto che detenete presso il vostro istituto di credito ed i numeri digitali che rappresenterebbero appunto la CBDC.

Vedo già che vi state chiedendo il perché di tanta agitazione da parte del mondo che conta, per introdurla, se poi non vi sono sostanziali differenze!

In effetti una differenza c’è e se non fosse che “il diavolo sta sempre nei dettagli”, a prima vista parrebbe anche positiva. Cosa che invece, analizzando a fondo la questione, si può facilmente intuire con pochissimi margini di errore, quanto anche questo “step”, sia invece in linea con la realizzazione del progetto elitario del Grande Reset.

Anzi, a dirla tutta e lo capirete in seguito, la CBDC come del resto avevamo intuito e previsto, è proprio uno degli elementi indispensabili per portare avanti il disegno predatorio e di controllo che l’élite ormai da lungo tempo ha messo in atto nei confronti di interi popoli.

La differenza che emerge chiaramente ed a cui fa preciso riferimento la Yellen, è che la valuta digitale di Stato presuppone non più un rapporto con il mondo bancario attuale, ma un conto corrente direttamente presso la Banca Centrale del paese dove si opera.

E come sempre accade i “poteri”, perennemente in sintonia con le principali doti del diavolo, sono estremamente abili nel rivenderti le loro “trappole”, come benefiche per la nostra esistenza ed il nostro portafoglio.

La prospettiva di conti correnti e trasferimenti più veloci totalmente privi delle classiche ed odiose spese bancarie, una maggiore equità finanziaria e la garanzia che i tuoi risparmi non siano coinvolti nel crack finanziario della tua banca, sono gli specchietti per le allodole, con i quali viene convinta la massa a gettarsi a capo fitto in quello che viene rappresentato come il nuovo “Eden” monetario.

Leggete questo passaggio estratto dal documento redatto dal Tesoro USA [3 ibidem]:

Oggi, la finanza tradizionale lascia indietro troppi. Circa 7 milioni di americani non hanno un conto in banca. Altri 24 milioni si affidano a costosi servizi non bancari, come l’incasso di assegni e gli ordini di denaro, per le necessità quotidiane. E per coloro che utilizzano le banche, pagare con l’infrastruttura finanziaria tradizionale può essere costoso e lento, in particolare per i pagamenti transfrontalieri

Improvvisamente, dopo che per decenni i padroni degli stati e quindi della finanza, si sono attivati per fare in modo che lo 0,3% della popolazione detenga il 50% della ricchezza totale, oggi, gli stessi personaggi vorrebbero farci credere che si sono accorti che la finanza stessa, ne lascerebbe indietro troppi nella scala sociale.

Se, come riportano i dati, 7 milioni di americani non hanno un conto corrente, non sarà mica forse, perché non hanno soldi da metterci dentro!?

Insomma, la contraddizione sta tutta nel fatto che, i governanti vorrebbero farci credere che la CBDC sia un qualcosa che va introdotto urgentemente per provvedere a quella giustizia sociale che loro stessi sarebbero in grado di ottenere se non avessero rinunciato per asservimento al potere finanziario, alla gestione di quelle politiche fiscali che solo il monopolista della moneta può mettere in atto.

In “soldoni” la Yellen, dovrebbe spiegarci in che modo 1.000 dollari depositati alla FED farebbero più giustizia sociale degli stessi 1.000 dollari depositati presso la Barclays oppure alla Chase Manhattan Bank.

Immaginate se questo progetto andrà in porto e tutti corressimo a trasferire i nostri risparmi aprendo un conto presso la Banca Centrale, che fine farebbe l’attuale sistema bancario?

Credo che molti di coloro che vivono lautamente operando nel mondo delle banche, dopo aver preso coscienza delle parole della Yellen, avranno molta più difficolta’ a prendere sonno la notte.

Del resto, se vogliamo veramente un cambiamento reale, è bene che anche coloro che fino ad ora non sono stati toccati dalle tremende crisi programmate, comincino a sentire sulla loro pelle il morso della fame.

Come dicevo, apparentemente per i meno facoltosi e per chi ha poco o nulla e vive del proprio stipendio (oggi la maggioranza), questa innovazione potrebbe sembrare “manna dal cielo”. Un conto presso una banca senza pagare commissioni e con il tuo risparmio garantito direttamente dalla Banca Centrale e magari anche con un piccolo interesse. Poi se i 1.000 euro che hai da una parte ti lasciano ugualmente “povero” come gli stessi 1.000 euro che hai dall’altra, per i governanti parebbe essere solo un dettaglio.

Ora, qui per farvi capire i “dettagli” che svelano il diavolo, devo ricorrere ancora una volta agli insegnamenti della MMT.

La banca centrale di uno Stato democratico moderno, in quanto monopolista della moneta – ci diede conferma per l’ennesima volta Warren Mosler nel corso della sua recente partecipazione alla trasmissione “Pensare che c’era il pensiero” mandata in onda sul canale Youtube di ComeDonChischiotte – oltre a garantire i debiti pubblici degli stati, deve senza indugio, anche garantire i depositi presso i suoi agenti, che, appunto, sono le banche commerciali. Questo, se vogliamo seguire le corrette indicazioni della dottrina.

Quindi, quello che ci viene a raccontare la Yellen, ovvero che occorre la CBDC per risolvere il problema della garanzia sui depositi, è una totale falsità. La garanzia sui depositi esiste già di fatto, se come ci dice Mosler, applichiamo correttamente i principi dottrinali che delineano l’uso corretto della moneta moderna.

Anzi, se guardiamo a quanto avvenuto nell’Unione Europea, un forte contributo a togliere tale garanzia, è stato dato da Draghi stesso, attraverso il suo pieno sostegno alla direttiva 2014/59/UE (meglio nota come bail-in), atta a risolvere le crisi bancarie tramite l’esclusivo e diretto coinvolgimento dei suoi azionisti, obbligazionisti, correntisti.

Salvo poi metterla in pratica (la direttiva), a fasi alterne, distinguendo all’interno degli interessi di fratellanza, chi salvare con soldi pubblici e chi invece far pagare con soldi propri. I diversi “modus operandi” nei recenti fallimenti bancari del nostro paese sono lì a dimostralo. Fermo restando che in entrambi i casi, a livello macroeconomico, si attinge sempre dal risparmio privato.

In pratica, lo stesso tipo di ragionamento che viene fatto con il debito pubblico e lo spread, dove la garanzia appare e scompare in ordine se c’è da salvare l’euro oppure le famiglie.

Ed allora, vi starete sempre chiedendo.. a cosa serve questa benedetta valuta digitale di banca centrale?

Semplice, all’interno del totale controllo che i poteri profondi intendono esercitare sulla persona e sul mondo, rientra anche il poter decidere dove, come e quanto un individuo possa spendere; e non ultimo il poterlo ricattare ed assoggettare perennemente attraverso l’apertura e la chiusura del rubinetto dal quale affluisce il denaro che utilizza.

Detto questo, non esiste miglior modo per mettere in pratica questa desiderata, che quello di avere un sistema centralizzato, dove tutta la valuta emessa sia disponibile soltanto attraverso flussi digitali su conti giacenti presso un’unica banca. Flussi che appunto possono essere, all’occorrenza, chiusi immediatamente, per riportare all’ordine il dissidente di turno.

Su tale punto, sono interessanti le parole pronunciate dal governatore del Banca Mondiale dei Regolamenti (BIS), che confermano in pieno quelli che sono i reali motivi che animano l’introduzione della CDBC:

Semplice, sempre attraverso le solite scuse appositamente inventate sul momento, ti metteranno un limite di spesa su un certo prodotto ed una volta superato il “plafond”, ti bloccheranno il flusso ed arrivederci.

Le parole del governatore, su come ti limiteranno la spesa, sono chiarissime: prodotti come la carne, benzina, viaggi, fertilizzanti, ecc. che secondo gli esperti farebbero aumentare la CO2, saranno razionati attraverso l’uso della moneta digitale.

In definitiva, stiamo andando verso un mondo che vede pochissimi adulti nella stanza decidere per tutti, proprio come un padre decide per i propri figli, purtroppo per noi le azioni di questi individui non saranno guidate dell’Amore paterno ma dalla “satanica” sete di potere e dominio sulla vita dell’Uomo.

di Megas Alexandros

Fonte: Janet Yellen ci svela cosa sarà la valuta digitale di banca centrale (CBDC) – Megas Alexandros

 

NOTE:

[1] US moots digital dollar — RT Business News

[2] FACT SHEET:  White House Releases First-Ever Comprehensive Framework for Responsible Development of Digital Assets – The White House

[3] The Future of Money and Payments (treasury.gov)

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