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La Redazione

 

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11/9: IL POCO CONOSCIUTO ATTACCO FALSE FLAG AL MERCATO SPECULATIVO

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A cura di Das schloss
Il 14 Settembre 2008
78 Views

DI WAYNE MADSEN
Wayne Madsen Report

Prima degli attacchi dell’11 settembre, “put options”[opzioni speculative N.d.T] vennero piazzate sulle azioni della United e della American Airlines da insider traders [operatori aventi disponibilità esclusiva di informazioni N.d.T]. Le opzioni speculative vennero poste sulla United Airlines fra il 6 e il 7 settembre 2001 e sulla American Airlines il 10 settembre all’ufficio di cambio opzioni di Chicago. Le put options sono scommesse che un pacchetto azionario diminuirà di valore; il proprietario ha l’opzione di vendere il pacchetto ad un tasso minore e venderle al più alto tasso, guadagnando così un veloce inatteso profitto. Le put options sui pacchetti azionari delle 2 compagnie furono sei volte maggiori del normale secondo quanto riferito. Un’altra strana attività di opzioni venne registrata con tre compagnie di assicurazioni europee, Germany Re, Swiss Re, Axa of France, in aggiunta all’affittuaria del World Trade Center, la Morgan Stanley Dean Witter.

Ci fu un precedente tentativo di usare un attacco terrorista “nascosto” per manipolare i mercati internazionali per raggiungere un veloce profitto. Secondo Il Washington Post, due persone, Jay Aubrey Elliott e Rolf Dunbier, furono arrestate una volta a New York per aver pianificato di far saltare in aria il Kafue River bridge in Zambia, l’unico ponte che serve la provincia del Copperbelt in Zambia. Nello stesso periodo Violet Elliott, la moglie di Elliott; Efraim Ronen, Benjamin Edoui, Yitzhak Markovitch, e Raphael Tseriano furono arrestati a Tel Aviv dalla polizia Israeliana dopo che lo Shin bet, il servizio di sicurezza Israeliano e l’Fbi scoprirono il piano di far saltare il ponte dello Zambia in modo da innalzare il prezzo mondiale del rame. Jay Elliott aveva in precedenza visitato Tel Aviv per ingaggiare esperti di esplosivi per far saltare il ponte dello Zambia. Le forze dell’ordine dello Zambia e degli Stati Uniti vennero informati a proposito del piano.Jay Elliott e Dunbier vennero accusati di violare l’atto di neutralità federale, che vieta ai cittadini Statunitensi e stranieri negli Stati Uniti di muovere guerra contro nazioni con le quali gli U.S.A. sono in pace. La legge è stato utilizzata solo raramente dal governo federale, fu usata in passato per accusare cittadini statunitensi di cospirare per commettere atti di guerra contro Haiti e il Laos. Nessuna azione venne presa contro i cospiratori di destra che usarono il suolo Statunitense per pianificare e portare avanti azioni militari contro Cuba e il Nicaragua.

Anche se la cospirazione di cittadini Israeliani e Statunitensi contro il ponte ferroviario dello Zambia sembra provenire da titoli di giornali recenti, la storia fu pubblicata nel Washington Post il 9 Novembre 1966.

Il Mossad non venne mai ufficialmente implicato nel pianificato attacco allo Zambia, ma l’agenzia israeliana di spionaggio condusse un numero di attacchi “sotto copertura” prima e dopo il 1966.

Nel 1954, il ministro della difesa israeliano Pinhas Lavon segretamente organizzò un attacco terroristico nell’archivio del servizio d’informazione statunitense al Cairo, in Egitto, che sarebbe dovuto essere realizzato in modo che gli Statunitensi condannassero il governo Egiziano di Gamal Abder Nasser. Nel novembre 1968, il re Hussein di Giordania scoprì che Israele era dietro il commando Kateb al Nasr che attaccò l’ambasciata Statunitense di Amman che provocò la morte di 29 tra civili e personale di sicurezza. Israele aveva la speranza di provocare la condanna della Giordania da parte degli Stati Uniti per l’attacco.

Ilich Ramirez Sanchez, conosciuto anche come “Carlos lo sciacallo”, assicurò che fu il Mossad che uccise due agenti francesi di polizia e un informatore Libanese nel 1975. I due poliziotti, Raymond Dous e Jean Donatini, e l’informatore Libanese Michel Moukharbal, stavano investigando su un attacco terroristico alla compagnia “El Al Airlines” all’aeroporto di Orly. “Carlos” disse che il Mossad stava provando a incastrarlo per gli omicidi.

Nel 1986, il ministro dell’informazione Libico Mohamed Sharafeddin disse che agenti del Mossad stavano conducendo attacchi terroristici in Europa occidentale contro obiettivi Statunitensi così da far condannare la Libia. Disse che Israele sperava che la sesta flotta Statunitense attaccasse la Libia per rappresaglia.

Gli agenti dell’intelligence Israeliana, alcuni in incognito come “traslocatori”, vennero visti festeggiare gli attacchi dell’11/9 in New Jersey e a New York, alcuni vestiti in tenuta araba. Sottolineando il fatto che lo Shin Bet non cooperò più con le forze dell’ordine occidentali, come fece nel caso del 1966 nello Zambia, Bell disse che gli agenti dello Shin Bet, usando passaporti Canadesi, condussero operazioni “false flag” a Gaza nel 2002 e in Giordania nel 1997. Le operazioni Giordane finirono con il ritiro del proprio ambasciatore da Tel Aviv da parte del Canada. Il caso del 1997 vide agenti del Mossad, in incognito come Canadesi, avvelenare il leader di Hamas Khaled Mashal ad Amman. Quando re Hussein minacciò una rappresaglia per l’incidente, Israele fu costretto a fornire l’antidoto per salvare la vita di Meshal.

Nel 1991, il Mossad coprì le sue tracce nell’addestrare e armare un gruppo di guerriglieri libici in Ciad che stavano cercando di rovesciare Muammar Qaddafi, il Mossad concordò con l’Arabia Saudita il finanziamento dell’operazione. Non fu né la prima né l’ultima volta che il Mossad e i Sauditi cooperarono in un’alleanza sotto copertura, come testimoniato dagli eventi dell’11/9.

Nel 1997 venne scoperto che un agente anziano del Mossad responsabile del monitoraggio della Siria, Yehuda Gil, aveva mandato falsi rapporti che gonfiavano la minaccia Siriana. Questi vennero girati dall’allora primo ministro Binyamin Netanyahu a Washington e al gruppo di pressione operante nella capitale Statunitense. Venne anche scoperto che Gil stava custodendo denaro allocato da un agente siriano per il Mossad a Damasco molto tempo dopo che l’agente siriano era morto.

Un documento classificato della CIA sul Mossad ottenuto da militanti Iraniani che presero l’ambasciata Statunitense a Teheran nel 1979 e dopo pubblicato integralmente, mise in evidenza le attività del Mossad nel mondo, incluse tattiche sotto copertura e il ricatto di funzionari Statunitensi. Un ex capo del Mossad, Isser Harel, denunciò il rapporto della CIA e disse che era simile all’ottocentesco lavoro antisemita, “I protocolli dei savi di Sion”.

Titolo originale: “The little known “false flag” attack to make a killing on the speculation market”

Fonte: http://www.waynemadsenreport.com/
Link
09.09.2008

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di LUCA RUFFINO

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