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DI RAUL ILARGI MEIJER
theautomaticearth.com

Quelli di Bloomberg oggi hanno buttato fuori questo pezzo del titolo intrigante: ‘Segnali dal crac del ’29 – nel 2015 le possibilità di Recessione arrivano al 65%’. E allora mi sono detto: aspetta un attimo, questo è proprio quello che la gente, che veramente un sacco di gente, ha già pensato e cioè che stiamo andando verso una nuova recessione. Mentre c’è tant’ altra gente che ancora che si fida di Morgan Stanley e di Goldman Sachs, che, come ammette l’articolo “parlano di una espansione dell’economia che ha un sacco di spazio per continuare a crescere”.

Per la stragrande maggioranza di chi si muove nel mondo della finanza e, probabilmente, anche in un ambiente molto più ampio, queste sono le opzioni, perché questo è il loro modo di pensare. Sia che si continui come sta andando oggi, sia che si entri in una recessione – così come la conosciamo in un certo senso ciclica – dove l’economia ha alti e bassi ma alla fine tende sempre a crescere. E dove qualsiasi scossa viene comunicata con un buon anticipo dalle autorità monetarie per grazia e beneficio di certi investitori. Per far in modo che non ci perdano troppo e anzi, possano trarre profitto in qualsiasi occasione, sia che il mercato scenda sia che il mercato salga.

Sono riuscito a capirlo, ma ci ho messo un paio di secondi, perché non è proprio questo il sistema finanziario che mi piace, perché non vedo niente di buono in una recessione né in una FED cordiale e disponibile …. vedo invece che questo è il modo in cui tanto denaro sta per essere perso da veramente tanta gente. Se posso capire come funziona questo il gioco, da dove sono adesso …. dovrebbe essere così: In un mercato che funziona, se qualcuno perde, ci deve essere qualcun altro che guadagna. E’ il più sveglio che vince.

E’ chiaro che voi tutti vorreste un vero e proprio mercato, non è vero? Un mercato che rifletta ciò che sta realmente accadendo nell’economia reale?! Proprio così, infatti nessuno di noi vorrebbe mai acquistare azioni da una società che dichiara cifre iperboliche, dipinte a caratteri cubitali a colori scintillanti.

Il problema con questa storia è che, se ci sarà un crac, le grandi banche non potranno più continuare a creare tutti i soldi che uno – uno qualsiasi – è riuscito a risparmiare. Quindi se le banche non disporranno di abbastanza denaro per loro sarà più semplice non restituirvelo che restituirvelo. Dovranno scegliere a chi restituire il denaro che hanno in deposito: e con chi pensate che la Fed si dimostrerà più amichevole ? con voi o con un Jamie Dimon o con uno di quelli ( pieni di soldi) che restano sempre nescosti dietro la tenda?

Se diamo un’occhiata ben attenta a come l’economia USA – ma anche quelle di EU e Giappone – si sono sviluppate negli ultimi decenni, si può arrivare ad una sola conclusione. Che è quella per cui i mercati di questi paesi non potranno continuare a funzionare ancora a lungo. Senza quella gran quantità di migliaia di miliardi di stimolo dato dai governi ai mercati, i prezzi delle azioni sarebbero ridotti ad una frazione del valore che hanno oggi.

E allora la domanda è : Per quanto ancora potrà continuare questa allegra “sovvenzione” ad un mercato cieco? Certo non potrà essere per sempre, perché porterebbe velocemente le nazioni alla bancarotta e non potrebbero reggere nemmeno le banche internazionali di Wall Street, ma la cosa più importante è che queste stesse banche oggi, con questo assetto, non stanno facendo abbastanza denaro. E’ questo il fattore decisivo.

Ma a parte quello che la FED voglia o non voglia, resta il fatto che è stato determinante che Dow e S & P abbiano fatto gonfiare le bolle fino a livelli imprevedibili. Ed è impressionante anche che questo sia successo perché col passar del tempo la FED ha iniziato a credere che gli investitori la appoggiassero. Oggi sono tanti gli “esperti” pronti a dire che se i mercati cominciano a crollare, domani la FED li seguirà immediatamente.

Davvero? per quale motivo? Se fosse tutto vero, potrebbe essere anche che la FED non venga coinvolta. Perché se c’è qualcuno sa bene come ha fatto la FED a manipolare i mercati, questo è sicuramente la stessa FED. Quindi, per quanto ne so, si può semplicemente pensare che il gioco consista proprio nella manipolazione e che la FED possa restare seduta a guardare che cosa succederà durante il crac che, dopo tutto, sarebbe stato inevitabile.

Inevitabile perché quello che hanno spacciato per progresso e per ripresa – quello che ci hanno raccontato da quando è iniziata la politica del QE/USA – ci fa venire le lacrime agli occhi, se guardiamo come sono arrivati a quei numeri e ci hanno confezionato e chiaramente rabbonito nei rapporti sul PIL e sull’ occupazione. Appena si toglie il rossetto, che hanno messo sulle labbra del maiale americano, non resta altro che qualche manciata di fettine di pancetta magra e dietetica.

La FED lo sa, Io lo so, e adesso anche voi lo sapete, ma ci sono ancora molti investitori che sembra che non vogliano capirlo. Questa gente invece preferisce parlare della possibilità di una recessione, piuttosto che delle bugie che ci sono dietro. Noi ci siamo già dentro fino al collo in questa recessione, e arriveremo presto anche ad una depressione profonda. Niente che possa essere definito ciclico, a meno che qualcuno voglia ricominciare a parlare dei cicli economici di Kondratieff di cui si riparlò anche negli anni ’70.

Parlare di recessione ormai è una discussione inutile. Gli Stati Uniti sono come un maiale pitturato, l’Unione Europea dovrà lasciare andare i paesi che la compongono o rischierà una guerra, il Giappone sta appeso ad un cappio come una zucca di Halloween e la Cina è arrivata al suo 32° mese consecutivo di calo dei prezzi alla fabbrica.

Il prezzo del petrolio tanto basso per il momento può nascondere una parte delle pene, ma nemmeno questo basta per il Giappone, perché l’effetto deflazionistico continua a far contrarre la spesa dei consumatori. Ed è la mancanza di spesa il peggior nemico di tutti, ma non si può risolvere questo problema con un continuo stimolo delle banche centrali. Il mondo, che era ricco, si è riempito di hamburger, di buoni pasto e di case subacquee, e questo significa che la spesa può solo scendere, non salire.

E noi tutti sappiamoanche se forse non da troppo tempoche tutti i governi dei paesi che una volta erano ricchi, hanno messo – mai successo nella storia – sul loro libro paga gli spin doctors, e questi (artisti) hanno fatto sì che i numeri reali, su tutta la linea, siano molto peggiori di quelli che ci è permesso riuscire a conoscere.

E quello che sappiamo è già terribile, se solo spazzassimo via tutta la propaganda che li accompagna. L‘unica possibilità che le cose vadano bene, potrebbe essere riservata solo a qualche investitore, uno di quelli che la FED continuerà a tenere per mano e ad accompagnarlo dolcemente attraverso gli alti e bassi.

Possiamo credere che si comporteranno così anche con noi?

La Recessione? Si potrebbe anche andar ben, ma solo nei sogni.

RAUL ILARGI MEIJER

Fonte: http://www.theautomaticearth.com

Link: http://www.theautomaticearth.com/are-you-expecting-a-recession

10.11.2014

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario

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