FROTTOLE PER COMULIBERTARDI

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DI CARLO BERTANI

carlobertani.blogspot.it

Giunge la fine d’Agosto, le vacanze svaniscono nel ricordo e subito partono i buoni propositi per l’anno nuovo, ossia per l’anno che inizia dopo le ferie estive, poiché questo è il vero inizio d’anno per gli aspetti economici e per le buone intenzioni da attuare. Arriva, puntualissimo, il Meeting di Comunione e Liberazione: subito dopo – ad ufficializzare, con i placet dell’alta borghesia – arriva Cernobbio, dove si buttano col sorriso sulle labbra propositi e suggerimenti e si decide che tutto va bene così, Madama la Marchesa, avanti mezza, timone al centro. Peccato che quest’anno, anche il livello delle frottole, sia drammaticamente sceso.

Il primo a raccontare la sua è un personaggio quasi sconosciuto, tale Mattarella: si dice sia il Presidente della Repubblica, ma non si fa mai vedere né sentire, in atti e parole. ‘Sto buon uomo – che ricorda tanto il monsù Travèt di berseziana memoria – è andato a raccontare:

“Nessuno può augurarsi che si verifichino spostamenti migratori sempre più imponenti ma così rischia di avvenire se ci si illude di risolvere il problema con un ‘vietato l’ingresso’ e non governando il fenomeno con serietà e senso di responsabilità.” omissis…”Che vuol dire far crescere – sul serio e presto – possibilità di lavoro e di benessere nei Paesi in cui le persone hanno poco o nulla, perché, in concreto, il loro benessere coincide pienamente con il nostro benessere”

“omissis” perché non c’è nessuno sproloquio da aggiungere. “Governare il fenomeno”? Racconta Mattarella. Controlliamo il Canale di Sicilia con i droni-ricognitori, sappiamo in tempo reale quando un natante prende il mare dalla costa africana, e non facciamo nulla. Non facciamo niente perché non possiamo fare niente di niente. Chi ha fomentato le cosiddette “primavere arabe”? Gli USA. Chi è andato a distruggere la Libia per accaparrarsi le sue ricchezze? USA, Francia e GB, più il minus italiota. Chi estrae Uranio in Ciad avvelenando tutto? La Francia. Chi arraffa, distrugge, inquina il delta del Niger? Tutte le compagnie petrolifere mondiali. Ho già ripetuto in altri articoli come il continente nero sia disossato dalle multinazionali, a “testa” statunitense. I flussi migratori sono un’arma usata dagli USA in funzione anti-europea: guardate come si comportano, in Nord America, i poliziotti USA lungo il confine messicano!

Allora, Mattarella, smettiamola di raccontare frottole: o dici le cose come stanno, oppure piantala d’andare a raccontare i tuoi voli pindarici ad una platea in minima parte naif, ma in massima parte ben scafata ed opportunista, che sta lì ad ascoltare questi propositi desueti ed insulsi – poiché irrealizzabili – giacché sa benissimo che di questo si tratta, però queste belle parole servono a coprire i loschi affari della holding comunoliberata, a cominciare da Formigoni, con tutti gli altri angeli in colonna. Un bla bla senza senso né costrutto, per colorare l’album da disegno dei soliti idioti di turno.
Subito dopo si fa avanti Giancarlo Blangiardo, il più autorevole demografo dell’università di Milano-Bicocca, che racconta le ultime novità sul fronte demografico: siamo scesi sotto le 500.000 nascite l’anno (come nel 1918) ed il saldo nascite/morti è negativo per 60.000 unità! Un paese per vecchi, già lo sapevamo. Anche gli immigrati, giunti in Italia, smettono di fare figli. Chissà se c’è stata qualche ciellina che si è sentita chiamata in causa – non lo fo’ per piacer mio ma per dare figli a Dio…com’era ricamato sulle camicie da notte delle bisnonne… – oppure, anche al Meeting, si scorrono i social network d’incontri col preservativo in tasca…

La soluzione, ha raccontato Blangiardo, è racchiusa in un cassetto. Mistero. Pare proprio un racconto per adolescenti, con tanto di Orchi Cattivi mangiabambini e magici forzieri dove c’è la portentosa pergamena per salvarli. No, è un provvedimento di legge, uno dei tanti, uno dei mille e mille dimenticati…chissà che cassetti avranno per contenerli tutti! E’ la solita robaccia contenuta in ogni Finanziaria – professor Blangiardi…ma ancora ci crede? – un comma scritto per avere i voti di qualche cattolico e poi stornato su un altro capitolo di bilancio, oppure mai finanziato. La solita roba. Secondo il racconto del demografo, si tratta solo di una questione di assegni familiari e di asili nido, il tutto contenuto in un famoso comma del 2012.

Mi chiedo se Blangiardo abbia dei figli. Se sappia cosa vuol dire crescerli: mille preoccupazioni – oh certo, c’è anche il piacere del sorriso, dello stupore dei loro occhi, delle loro curiosità… – ma come si fa a godersele se hai il problema di perdere il lavoro, se ti scade il mutuo, se ti capita una malattia e devi sborsare fior di ticket, se il lavoro del coniuge è a rischio, se le case popolari sono dei casermoni squallidi e neppure ci sono? Basta che un genitore abbia bisogno di cure, basta che il tuo lavoro sparisca, e la voglia di fare il secondo figlio se ne va. E quante donne sanno già che, in caso di maternità, al loro ritorno non ci sarà più il lavoro?

Fin qui le cause più conosciute – sono le stesse che mettono a rischio di divorzio le famiglie – ma ce ne sono altre, più nascoste. Gli italiani erano un popolo che, di fronte alle difficoltà, alzava le spalle e si metteva a trovare soluzioni: le famiglie erano coese e “robuste”, i genitori in pensione, spesso, costruivano case, coltivavano orti, le nonne (in pensione a 55 anni) diventavano delle vice-mamme. Lentamente, la composizione sociologica di questo Paese è stata trasfigurata: se una donna vuol fare la nonna a tempo pieno, oggi, lo fa a 67 anni! Facciamo finta che queste cose non esistano? Quale aiuto si può aspettare una figlia se non ha una madre disposta a fare la nonna?

Poi, c’è il dilagare dell’infelicità. L’Italia è un Paese infelice, nel quale gran parte della popolazione è carica di problemi: economici, relazionali, esistenziali…ed ogni giorno sono bombardati da milioni d’immagini di gente felice. Perché possiedono il cellulare Sprit, usano il deodorante Sfruzz, l’abito firmato Strapp. Ta-ta-ta-ta-ta…passa una Harley-Davidson, passano 25.000 euro, che pochi riescono a guadagnare in un intero anno. E i futuri papà? Si chiedono come sia possibile avere Sprit, Sfruzz, Strapp e l’Harley per essere finalmente felici. E non trovano risposte: si sentono condannati all’infelicità. E’ un inganno, lo sappiamo, ma quanti ci cascano? E’ il Gestalt della pubblicità, baby! Nei discorsi, compaiono degli intercalare che denotano scoramento: “Quella? Ma quella batte, fa la escort, lo credo che ha il grano…” “Quello? Ti credo che ha l’Harley…spaccia!”

Chi tira avanti normalmente, col lavoro, si sente in fondo alle scale, con poco fiato e senza la speranza di poter salire. Accende la Tv od Internet, e sente che hanno dato 650.000 euro l’anno ad un certo Campo dell’Orto per fare il direttore della Rai, per cercare di far vincere a Renzi un certo referendum, del quale non capisce una mazza. E legge pure che il “tetto” per queste retribuzioni è, per legge, di 240.000 euro. Dentro al cuore, scaturisce una domanda: a parte le difficoltà per tirarlo su, chi me lo fa fare di mettere al mondo un altro poveraccio come me? Non sono figlio di un medico, non ho un rinomato studio legale (o quant’altro)…che speranza ho? Che speranza hanno i figli di nessuno di riuscire a nuotare ed a sorreggere il figlio fin quando non sia in grado di nuotare da solo? Meglio una scopata sterile, e non pensarci più.

Ogni anno, almeno 3.000 ricercatori vanno a lavorare all’estero: pochissimi tornano. Sono la “crema” per capacità, ma in Italia nessuno saprebbe cosa farsene. Scappano anche i piccoli imprenditori, scappano addirittura i pensionati, dalla Romania al Portogallo! L’Italia è, oramai, un recinto dal quale tutti cercano di scappare!

Ci sono mille ragioni, prof. Blangiardo – nessuno lo nega, ognuno ha le sue, come ha i propri dubbi di fronte ad un figlio, le proprie paure – ma far credere che tutto sia riducibile ad una disponibilità di asili nido, francamente, sa di balla ad usuum stultorum.

Forse, per essere dei bravi demografi, bisogna essere prima degli ottimi sociologi: se non si analizza prima l’humus, è difficile capire perché le piantine non crescono. Probabilmente lei, queste cose, le sa benissimo…ma qualcosa le devono pure far raccontare…ma, vivaddio, si può sempre tacere! Si salva la propria dignità, e non si farfugliano le persone con tesi bislacche.

Carlo Bertani

Fonte: http://carlobertani.blogspot.it

Link: http://carlobertani.blogspot.it/2016/08/frottole-per-comulibertardi.html

29.08.2016

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