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Causale: Raccolta fondi
IL MALCELATO, DISORDINATO PROGRAMMA DI WALL STREET IN RUSSIA. CHI C’È DIETRO?
DI TONY CARTALUCCI
Land Destroyer
1. Il team di difesa Wall Street–Londra del recluso oligarca russo Chodorkovsky
I retroscena del recluso oligarca russo
Mikhail Chodorkovsky e della sua Open Russian Foundation – creata
sul modello dell’Open Society Institute
di George Soros, presieduta da Jacob Rothschild e da Henry Kissinger
– possiamo trovarli nell’articolo “Il vero crimine di M. Chodorkovsky” di William Engdahl
(Trad.italiana qui), come anche in quello
del London Telegraph dal divertente titolo “Oggi quest’uomo
è il miliardario del popolo”,
che rispecchiano la retorica mercenaria dell’avvocato di Chodorkovsky
assegnato da Wall Street e Londra: Robert
Amsterdam.Nell’ultimo episodio di tentate destabilizzazioni
in Russia, può essere
esplicativo vedere il sito web del “Khodorkovsky & Lebedev
Communications Center”
sviluppato in parte da Robert Amsterdam, e quello che è chiamato un
“team
legale internazionale”.
Guarda caso, sposa completamente la storia, spacciata dall’Occidente
e dai suoi media privati, che le elezioni russe sono state “manipolate”.
Tuttavia, questa accusa dipende sottilmente dal lavoro delle ONG finanziate
dagli Stati Uniti, compresa la Golos, finanziata
interamente dal NED.
Proprio come Robert Amsterdam in Tailandia,
che utilizza la “difesa” del rimosso Primo Ministro Thaksin Shinawatra
come punto di appoggio per provocare
di fatto un cambio di regime nel paese del sud-est asiatico, anche la sua difesa di Chodorkovsky non si
propone soltanto di difendere legalmente il suo cliente, bensì di sfruttare
la sua causa legale per indebolire e infine rovesciare la dirigenza
russa. Tutto questo con l’impegno congiunto del Dipartimento di Stato
degli Stati Uniti, dei media privati e di un’estesa rete di
ONG sovvenzionate dagli Stati Uniti e dall’Europa, che diffondono
disordini nella stessa Russia.
2. Il tentativo dei neo-conservatori
di accerchiare la Russia con la NATO
Il neo-conservatore Foreign Policy
Initiative, i cui membri hanno favorito l’organizzazione e il
sostegno di ogni guerra quanto meno negli ultimi trent’anni di storia
americana, elenca chiaramente quelli che dovrebbero essere i prossimi passi che l’America
dovrebbe compiere nei confronti della Russia.
Tra questi, proseguire nell’accerchiamento della Russia con la NATO
e le controverse iniziative di “difesa missilistica”, continuare
a rafforzare la Repubblica di Georgia, che confina con la Russia, in
qualità di “minaccia per procura” intimidatoria, oltre a
“sostenere i diritti umani” facendo leva sulla legge “Sergei
Magnitsky” [procuratore legale di una ditta britannica accusata di
frode fiscale e deceduto in carcere dopo un arresto per violenza sessuale,
N.d.T.] dell’Accountability Act del 2011, un ulteriore tentativo
di punire i membri del governo russo sulla base di un falso interesse
per i “diritti umani”, come
hanno fatto l’FPI e i suoi collaboratori
in Libia.
d’amministrazione dell’FPI
FPI: andare oltre il “ripristino” tra USA e Russia
3. La Fondazione Henry Jackson,
il NED, Alexey Navalny, Ilya Yashin
Continueremo a sentire il nome di Alexey
Navalny, anche per il fatto che è ben dimostrato che sia stato
totalmente sovvenzionato dal Dipartimento di Stato americano tramite
il NED e che, come
l’egiziano Mohamed El Baradei,
sia poi stato scaricato come un peso superfluo.
Il primo indizio ci viene dal Telegraph di Londra, il quale ha offerto uno suo spazio al signor
Michael Weiss dell’Henry Jackson Society per offire un’assai
vigorosa difesa di Navalny e dei suoi tentativi di denunciare la “corruzione”
durante le elezioni russe. Sebbene Weiss faccia del suo meglio per respingere
l’accusa che Navalny sia in realtà un agente straniero definendo
queste accuse “deliziosamente fuori moda”, omette ancora
una volta di sottolineare che le ONG e gli osservatori dei seggi che
accusano la Russia di brogli elettorali – che gli “attivisti”
come Navalny citano in continuazione come prove – sono tutti finanziati
proprio dai governi di Europa e Stati Uniti che guidano l’accerchiamento
della Russia
Il contesto della Henry Jackson
Foundation di Weiss non dovrebbe sorprenderci. I suoi sponsor privati comprendono
(pagina 18) Boeing, Lockheed
Martin, Northrop Grumman, IBM, General Dynamics, State Farm e Xerox,
mentre tra i firmatari
della sua “dichiarazione di principi”
ci sono attuali ed ex membri del governo britannico, membri della Chatham
House [ovvero “Istituto
Reale per gli Affari internazionali”, organo britannico; N.d.T. ],
sponsorizzata da finanziatori privati, nonché professori di tutte le
università britanniche.
internazionali sono i neo-conservatori
Max Boot, Michael Chertoff, il presidente
del NED Carl Gershman,
l’ambasciatore israeliano Dore Gold, l’FPI, la Brookings Institution
[centro di ricerca statunitense, N.d.T.], firmatari del PNAC come Robert
Kagan e Max Kempelman, il neo-conservatore William Kristol del già
citato FPI e anche firmatario del PNAC, Clifford
May della neo-conservatrice
Foundations for the Defense of Democracies (FDD) [istituita
poco dopo l’11 settembre 2001, N.d.T.], il neo-conservatore
Richard Perle, l’ex comandante della NATO generale Jack Sheehan, il
guerrafondaio neo-conservatore James Woolsey, ufficialmente membro della
CIA e fautore di punta della guerra all’Iran.
È giustificato dubitare degli autentici
obiettivi dell’impegno della Henry Jackson Foundation per i diritti
umani e la democrazia, dato che coloro che ne fanno parte sono riusciti
a fare svanire questi ideali dalla coscienza umana collettiva più di
ogni altro gruppo di canaglie messo insieme. Il loro rapporto con Carl
Gersham, presidente della NED – che sappiamo che finanzia ONG come la
Golos in Russia – non soltanto cancella ogni legittimità sull’aver
dato di sé una certa immagine, ma inizia a gettare gravi sospetti su
Alexey Navalny, da loro così energicamente difeso.
Mentre Navalny è celebre per
“svelare la corruzione”, perlomeno quando è redditizia, chi si
è documentato sulla sua formazione comincia a palesare il suo scottante,
compromettente ordine del giorno. Alexey Navalny è stato
“Yale World Fellow”
[cioè selezionato dall’università di Yale, tra altri rappresentanti
nel mondo, per essere istruito in USA su tematiche globali e di leadership,
N.d.T.], inoltre specifica nel suo profilo:
Navalny promuove cause
legali per conto di azionisti di minoranza in grandi società
russe, compresa Gazprom, Bank VTB, Sberbank, Rosneft, Transneft e Surgutneftegaz,
mediante l’”Unione degli Azionisti di Minoranza”. Con successo
ha costretto società a divulgare maggiori informazioni ai loro azionisti
e ha intentato causa a singoli manager di diverse grandi aziende per
presunto esercizio della corruzione. Navalny
è anche co-fondatore del movimento
“Alternativa Democratica”, nonché
vicepresidente della sezione moscovita del partito politico Jabloko.
Nel 2010 ha avviato RosPil, un piano pubblico finanziato da una raccolta
di fondi senza precedenti per la Russia. Nel 2011 Navalny ha fondato
RosYama, che combatte le truffe nel settore delle costruzioni stradali.
Alternativa Democratica, che si scrive
anche “DA!”, è in realtà destinatario dei fondi del NED, il che
vuol dire che Alexey Navalny è un agente della sollevazione finanziata
dagli Stati Uniti, fatto che cela intenzionalmente ai suoi seguaci.
Lo rivela
lo stesso Dipartimento di Stato americano
nell’elencare i “movimenti giovanili” in azione in Russia:
DA!: Mariya Gaydar,
figlia dell’ex Primo Ministro Igor Gaydar, guida DA! (Alternativa
Democratica). È una fervente sostenitrice della democrazia, sebbene
realista riguardo gli ostacoli da affrontare. La Gaydar dice che DA!
si dedica ad attività indipendenti dirette ad aumentare la coscienza
politica. Ella ha ricevuto finanziamenti dal NED, un fatto che non rende
pubblico nel timore di venire danneggiata da una pista americana.
Alexey fu direttamente coinvolto nella
costituzione di un movimento finanziato dal governo americano e fino
ad oggi sono proprio quelli che hanno fondato “DA!” a difenderlo
su tutti i media occidentali. È importante anche la menzione
della co-fondatrice Mariya Gaydar, che ha a lungo collaborato, e in
un caso è stata anche arrestata, con Ilya Yashin, un altro dirigente
di un gruppo di “attivisti” di opposizione finanziato dal NED.

Nella foto:
Alexey Navalny,”Yale
World Fellow”
e co-fondatore del “Da!”( Alternativa Democratica / Sì
in russo). L’ennesima organizzazione
di resistenza frutto
della generosità del governo degli Stati Uniti, formata da consapevoli
traditori della propria patria.
Ilya Yashin guida la sezione moscovita
del Partito della Libertà del Popolo ed è esponente di spicco della
campagna “Strategia 31” [dal numero dell’articolo della Costituzione
russa del 1993 che garantisce il diritto di riunione pubblica ai cittadini,
N.d.T.], la quale sostiene di lottare per la libertà di riunione. Purtroppo
le sue fila sono colme di attivisti addestrati e coordinati dalle ONG
finanziate dal NED statunitense. Dal
sito web ufficiale del NED
scopriamo che:
Gruppo moscovita
di Assistenza per l’Attuazione degli Accordi di Helsinki: 50.000 dollari.
Per attirare maggiore
attenzione sul problema della libertà
della libertà di riunione, e per il movimento
“Strategia 31” che cerca di tutelare questo diritto fondamentale.
L’organizzazione addestrerà una rete locale di attivisti e coordinerà
le loro attività tramite mini-adunanze e sopralluoghi sul campo, inoltre
condurrà una campagna informativa mediante conferenze stampa, manifesti
e volantini informativi inerenti la libertà
di riunione, distribuiti al pubblico dagli affiliati locali.
Questo è confermato anche dal
sito web di notizie del NED “Democracy
Digest” (“Selezione
della democrazia”), ove si dichiara esplicitamente che il moscovita
“Gruppo di Helsinki” ha guidato i cortei di “Strategia 31” e
che il gruppo è “beneficiario di lunga data del NED”.
Cosa anche peggiore, il Partito della
Libertà del Popolo di Yashin non è allineato tanto con la smaniosa
gioventù alla ricerca della “libertà”, quanto piuttosto con politici
di carriera e uomini d’affari che collaborano agli interessi stranieri.
Tra loro Vladimir
Ryzhkov, esponente del Movimento Mondiale per la
Democrazia, finanziato
dal NED e con sede a Washington. E anche Boris Nemtsov, il cui consigliere,
Vladimir Kara-Murza, di Solidarnost [partito di opposizione, N.d.T.],
ha partecipato di recente, il 14 settembre 2011, a un evento finanziato
dal NED, denominato “Elezioni
in Russia: Sondaggi e Prospettive”,
dove si sono serviti dell’organizzazione Levada Center per
proiettare “vincitori” nelle imminenti elezioni e per indagare sulle
rivolte di piazza Manezh del 2010, per ovvie ragioni, dato i tentativi
degli Stati Uniti di soffiare sul fuoco del malcontento in tutta la
Russia.
Mondiale per la Democrazia, Chi siamo
Mondiale per la Democrazia, Profilo di Vladimir Ryzhkov
4. La Freedom House
A chiudere la lista c’è la Freedom
House, un’affiliata del NED finanziata
dal governo americano.
Presidente è David Kramer, un tirapiedi durante l’amministrazione
Bush che di recente ha scritto “Ora
ascolta questo, Mosca”.
Nel suo articolo ha descritto che il
Segretario di Stato Hillary Clinton “lunedì
e martedì si trovava inequivocabilmente con coloro che contestavano
Vladimir Putin e il suo partito al potere Russia Unita, sia nella cabina
elettorale che per le strade di Mosca”. Vedendo la Freedom
House di Kramer, il NED che ha senza dubbio finanziato e sostenuto,
per non dire completamente creato, l’attuale opposizione russa e la
Clinton ”inequivocabilmente” nelle strade con i manifestanti, è
molto facile capire perché il Primo Ministro russo Vladimir Putin abbia accusato
gli Stati Uniti di intromissione negli affari interni della Russia sovrana.
Kramer ha poi continuato, citando gli
osservatori OSCE agli scrutini – finanziati da diverse nazioni, dai
fondi delle Nazioni Unite e, strano a dirsi, dall’Open Society di
Soros, da Statoil e da USAID (pagina
125) – e le sue “preoccupazioni”
sulle presunte vessazioni contro gli osservatori della Golos, finanziata dalla
NED. Come al solito, finti
crociati dei diritti umani come Kramer, che intenzionalmente destabilizzano
nazioni e fomentano disordini, pretendono poi che le misure adottate
dalla nazione presa di mira per la propria difesa siano violazioni dei
“diritti umani” e della “libertà”, una storia fin troppo conosciuta,
che è stata realizzata fino in fondo dalla Tunisia alla Tailandia, dalla Siria a Myanmar.
affermazione della Freedom House
che figura sul suo sito web invoca ancora la legge “Sergei Magnitsky”,
che sembra fatto apposta per sfruttare le loro falsità sulla violazione
dei diritti umani con lo scopo di punire e iniziare a far cadere la
leadership russa. L’affermazione non è controfirmata da grandi
umanitari, ma dai famigerati neo-conservatori Eric Edelman, Jamie Fly,
Robert Kagan, dallo stesso Kramer e da Stephen Rademaker, lobbista privato del tristemente famoso Gruppo
Podesta [gruppo lobbystico
fortemente legato al presidente Obama, N.d.T.], nonché “consulente
di politica estera” di Mitt Romney.
Conclusione
È del tutto evidente che il NED, la
Freedom House, il Foreign Policy Initiative e perfino il Dipartimento
di Stato americano, il cui nuovo
comitato consultivo degli affari esteri
è stipato di gruppi di esperti che rappresentano palesi interessi di
finanziatori privati, non sono interessati alla “democrazia”, ai
“diritti umani” o alla “libertà” della Russia, ma a sbarazzarsi
del Cremlino per restituire al popolo russo quel sistema parassita di
cui ha potuto beneficiare dopo la caduta dell’Unione Sovietica.
Il Cremlino sta decisamente combattendo
con le stesse armi, ma lo sta facendo sul proprio territorio sovrano
contro interessi stranieri falsamente mascherati dietro gli ideali della
civiltà occidentale. Le folle che contaminano le strade della Russia,
pur essendo composte da gente ben intenzionata, vengono guidate da consapevoli
bugiardi che è notoriamente occultano i finanziamenti stranieri, sapendo
assai bene che la loro “legittimità” verrebbe compromessa
se ciò fosse reso di pubblico dominio. Dopo quello che Wall Street
e Londra hanno fatto in Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, in una nazione
dopo l’altra con l’ampliarsi del loro enorme impero, perché le
organizzazioni che ricevono fondi da queste persone per destabilizzare
e rovesciare il proprio paese dovrebbero conservare una qualche parvenza
di legittimità?
E anche se il NED e le altre fondazioni
finanziate dai privati mettono in atto questa politica di ingerenza
negli affari della Russia, sono Wall Street e Londra, i più grandi
interessi bancari, petroliferi, gli appaltatori della difesa e industriali
del mondo che danno forma ai piani d’azione. Lo fanno grazie a una
rete di gruppi di esperti finanziati da loro stessi. È fondamentale
comprendere quali
sono queste corporazioni, boicottarne le attività e iniziare a sostituirle
del tutto, come deve fare
una società reale. Se riescono a immischiarsi e a provocare il caos
nelle strade di una grande superpotenza nucleare, quale minaccia possono
costituire per la gente comune, le loro famiglie e la collettività?
Fonte: Wall Street Vs. Russia
09.12.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di GABRIELE PICELLI
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