DI CHRIS HEDGES
truthdig.com
Il mio atteggiamento verso il diventare un vegano era simile all’atteggiamento di Agostino verso il diventare casto – “Dio mi conceda l’astinenza, ma non ancora.” Ma con la zootecnia come causa principale dell’estinzione delle specie, inquinamento delle acque, zone morte nell’oceano e distruzione dell’habitat, e con la morte in aumento dell’ecosistema sempre più affermata, diventare vegani è il cambiamento più importante e diretto che possiamo fare nell’immediato per salvare il pianeta e le sue specie. La prima è stata mia moglie– che era il motore dietro i cambiamenti della nostra famiglia – e io ho seguito.
La zootecnia è la maggiore responsabile delle emissioni di gas serra in confronto all’insieme dei trasporti in tutto il mondo – macchine, camion, treni, navi e aerei. Il bestiame e i loro rifiuti e le flatulenze rappresentano almeno 32 000 tonnellate di anidride carbonica (CO2) all’anno, vale a dire il 51% delle emissioni di gas serra a livello mondiale. Il bestiame causa il 65% di tutte le emissioni di ossido di azoto, un gas serra 296 volte più distruttivo dell’anidride carbonica. I raccolti coltivati per nutrire il bestiame consumano il 56% dell’acqua usata negli Stati Uniti. L’80% del raccolto di soia al mondo è cibo per animali, e la maggior parte di questa soia è coltivata su terreni ripuliti che una volta erano foreste pluviali.
Tutto questo sta avvenendo mentre una stima di 6 milioni di bambini nel pianeta muoiono ogni anno di fame e mentre la fame e la malnutrizione riguardano un ulteriore miliardo di persone. Negli Stati Uniti il 70% del grano che coltiviamo va ad alimentare il bestiame allevato per il consumo.
Le risorse naturali usate per produrre perfino la minima quantità di derivati animali stanno vacillando – 1000 galloni di acqua per produrre 1 gallone di latte. A questo si aggiunge l’enorme disboscamento e altre distruzioni di foreste, specialmente in Amazzonia – dove la distruzione delle foreste è salita al 91% – e ci ritroviamo a saccheggiare mortalmente i polmoni della terra principalmente a beneficio dell’industria della zootecnia. Le nostre foreste, specialmente le nostre foreste pluviali, assorbono l’anidride carbonica dall’atmosfera e la scambiano per l’ossigeno: Uccidere le foreste è una sentenza di morte per il pianeta. I terreni dedicati esclusivamente all’allevamento di bestiame ora rappresentano il 45% della quantità di terreni sulla terra.
E questo non include l’assalto agli oceani, dove tre quarti delle industrie ittiche di base del mondo sono state eccessivamente utilizzate e vaste parti dei mari rischiano di diventare zone morte.
Noi possiamo, diventando vegani, rifiutare di essere complici della tortura di miliardi di animali per il profitto aziendale e possiamo avere benefici ben documentati per la salute associati ad una dieta vegetale, specialmente nelle aree con malattie al cuore e cancro.
Richard A. Oppenlander nel suo libro, “Comfortably Unaware: What We Choose to Eat Is Killing Us and Our Planet,” (Comodamente Inconsapevoli: quello che scegliamo di mangiare sta uccidendo noi ed il nostro pianeta, ndr) disegna il terrificante scenario che avverrà a meno che non cambiamo quello che mangiamo. Osserva che possiamo risparmiare più acqua rifiutando di mangiare una libbra di manzo – che consuma più di 5000 galloni di acqua per produrla – che non facendosi la doccia per un anno e che metà dell’acqua negli Stati Uniti è usata per mantenere il bestiame. Scrive:
Il vostro contributo all’inquinamento comincia con quello che decidete di acquistare per consumare. Non è solo con l’acquisto occasionale; è con ogni tipo di cibo che mangiate, ogni giorno.
Con la carne e i prodotti animali, l’inquinamento associato alla vostra scelta è enorme. (Per allevare quell’animale affinché voi lo mangiate, c’è un peso che silenziosamente arriva con esso – silenzioso per te, nonostante urli altrove.) Solo negli Stati Uniti, polli, tacchini, maiali e mucche nelle imprese agricole producono più di 5 milioni di libbre di escrementi al minuto. Questi sono gli animali allevati ogni anno così che la gente possa continuare a mangiare carne, e producono 130 volte più escrementi rispetto all’intera popolazione umana nel nostro paese. Questo letame è responsabile del surriscaldamento globale, inquinamento delle acque e del suolo, inquinamento dell’aria, e utilizzo delle nostre risorse. I rifiuti prodotti dagli animali allevati per il cibo includono con essi tutti gli antibiotici, pesticidi, erbicidi, ormoni, e altri prodotti chimici usati durante l’allevamento ed il processo di crescita. Inoltre vi è il metano rilasciato dagli animali stessi, oltre al carbonio, all’ ossido di azoto ed ulteriori emissioni di metano prodotte durante l’intero processo di allevamento, nutrizione e abbattimento.
Su ogni acro di terreno possiamo coltivare da dodici a venti volte la quantità in libbre di vegetali commestibili, frutta, e grano l’equivalente in libbre di prodotti animali edibili. Stiamo sostanzialmente usando venti volte la quantità di terreno e raccolti e centinaia di volte l’acqua, oltre ad inquinare i nostri corsi d’acqua e di aria ed a distruggere le foreste pluviali, per produrre animali da uccidere e mangiare… che è molto meno sano che mangiare i prodotti delle piante che potremmo aver coltivato.
L’industria della zootecnia ha usato la scusa della sicurezza nazionale, della sicurezza pubblica, degli accordi commerciali e il bisogno per i segreti del business di approvare quelle che sono conosciute come leggi ag-gag in circa una dozzina di stati e, a livello federale, l’Animal Enterprise Protection Act, il tutto potenziato con leggi anti-terrorismo per criminalizzare chiunque faccia indagini o sfidi le industrie. E’ illegale sotto il Patriot Act pubblicare fare affermazioni o mettere in pratica azioni che danneggino i guadagni dell’industria dell’agricoltura alimentare. Il cambiamento radicale, come ogni sfida al potere del nostro stato societario, dovrà essere fatto fuori dalle strutture del potere, inclusi i principali gruppi ambientalisti, che hanno rifiutato di affrontare l’industria del bestiame.
Sei membri del gruppo Stop Huntingdon Animal Cruelty (SHAC) sono stati giudicati colpevoli dalla corte federale di Trenton, N.J., nel 2006 per aver usato il loro sito web per incitare gli attacchi contro Huntingdon Life Sciences, un laboratorio per la sperimentazione animale. Sono stati accusati di cospirazione per violazione dell’Animal Enterprise Protection Act. Uno degli imputati, Andrew Stepanian, che da allora è stato rilasciato, è stato trattenuto in isolamento in un “settore di gestione del governo” federale.
Considerata la grande quantità di leggi recenti che proibiscono di fotografare o filmare come commerciamo il nostro bestiame, non aspettiamoci di vedere molte foto dall’interno dei vasti magazzini dove gli animali sono mantenuti in condizioni atroci in attesa della macellazione. Non aspettiamoci che i politici, corrotti dal denaro del business agricolo, sostengano una dieta che possa avere un enorme impatto sul surriscaldamento globale. E non aspettiamoci che i mass media, che dipendono dai dollari delle pubblicità delle industrie, ci informino su quello che questa industria sta facendo al pianeta.
“Cowspiracy: The Sustainability Secret,” (Il complotto del bestiame: il segreto della sostenibilità, ndr) un nuovo documentario, esamina il potere dell’industria della zootecnia, che è ancora un pezzo importante del puzzle dello strangolamento societario del bene comune. Il film prova a far conoscere al pubblico non solo gli effetti ambientali della zootecnia ma cosa viene fatto e messo nel cibo che mangiamo.
“L’industria della zootecnia è una delle più potenti industrie sul pianeta,” dice il giornalista Will Potter in “Cowspiracy”. “La maggior parte delle persone in questo paese è consapevole dell’influenza del denaro e dell’industria sulla politica. Lo vediamo davvero in modo chiaro sul monitor con questa industria in particolare. La maggior parte delle persone sarebbe scioccata nell’apprendere che i diritti animali e gli attivisti dell’ambiente sono la minaccia di terrorismo interno N°1 secondo l’FBI… Loro, più di ogni altro movimento sociale oggi, stanno minacciando direttamente i profitti aziendali”.
Il film si apre con Bruce Hamilton, il direttore della tutela del Sierra Club, che ci espone il tragico futuro davanti a noi.
“Gli scienziati del clima mondiale ci dicono che la soglia di sicurezza più elevata di emissione è circa 350 parti per milione di anidride carbonica e gas serra nell’atmosfera” dice. “Siamo già a 400. Ci dicono che la cosa più sicura che potremmo sperare di fare senza avere pericolose implicazioni financo la siccità, carestia, conflitti umani ed estinzione delle maggiori specie sarebbe un aumento della temperatura di circa 2 gradi Celsius. Ci stiamo rapidamente avvicinando a ciò e con tutta l’anidride carbonica incorporata nell’atmosfera stiamo per oltrepassarlo facilmente. Sul nostro orologio stiamo affrontando la prossima maggiore estinzione delle specie sulla terra che abbiamo mai visto fin dal tempo della scomparsa dei dinosauri. Quando interi paesi vanno sott’acqua a causa dell’aumento del livello dell’acqua, quando interi paesi capiscono che c’è così tanta siccità che non possono mantenere le loro popolazioni e come risultato hanno bisogno di migrare disperatamente in un altro paese o invadere un altro paese, stiamo per avere guerre climatiche nel futuro.”
“E riguardo al bestiame e la zootecnia?” chiede Kip Andersen, che co-dirige “Cowspiracy” con Keegan Kuhn. “Uhh,” risponde Hamilton, “bene- riguardo essi?”
Il rifiuto dalle maggiori organizzazioni ambientaliste, inclusi Greenpeace, 350.org e Sierra Club, di confrontarsi con gli affari della zootecnia è una dimostrazione di quanto impotente è diventata la comunità attivista di fronte al potere societario.
Ho raggiunto telefonicamente Kuhn a Berkeley e Andersen a San Francisco.
“Così tante più persone hanno un collegamento con la zootecnia , sia nella società che nel governo, rispetto a quelle che hanno un collegamento diretto all’industria del petrolio,” dice Kuhn. “L’industria del petrolio impiega, relativamente parlando, una percentuale molto piccola di persone ed è controllata da una percentuale molto piccola di persone. L’industria dell’agricoltura, sia zootecnia che granaglie utilizzate per nutrire quegli animali, coinvolge una demografia molto più grande. Politicamente è molto più redditizio. Le aziende come Cargill, una delle aziende di derrate di cibo più grandi al mondo, è capace di creare la politica americana. La convinzione è che dobbiamo mangiare prodotti animali per sopravvivere. Non è qualcosa che è ancora messo in discussione. L’industria del combustibile fossile è più facilmente messa alla prova attraverso il dibattito sulle alternative. Le persone non percepiscono che c’è un’alternativa al mangiare gli animali.”
“Perché vorremmo creare leggi che ci rendono più difficile sapere come viene prodotto il nostro cibo?” chiede Kuhn. “Nessun consumatore lo vuole. Loro vogliono maggiore trasparenza. Questo mostra come questa industria è in combutta con il governo. Possono modellare e dettare la legislazione che non beneficia noi o il pianeta.”
“Nascondere gli animali, nascondere le aziende agricole, nascondere l’intera questione è uno strumento di marketing utilizzato dall’industria,” dice Kuhn. “La loro mentalità è, se non puoi vederlo, non è lì. Ci sono oltre 10 miliardi di animali da fattoria macellati ogni anno negli Stati Uniti. Ma dove sono questi 10 miliardi di animali? Viviamo in un paese con 320 milioni di umani. Vediamo umani ovunque. Ma dove sono questi miliardi di animali? Sono nascosti via nei capannoni. Questo permette all’industria di effettuare queste atrocità, sia come trattano gli animali che come trattano l’ambiente.
“Avete anche il marketing degli animali nutriti con foraggio nelle aziende agricole più piccole,” dice Andersen, “e mentre inizialmente sembra meglio, è in verità peggio. L’allevamento in aziende agricole è orribile per gli animali, ma è meglio per l’ambiente rispetto al nutrimento dei bovini al pascolo a causa delle emissioni di metano, delle escrezioni delle feci e tutti i cavalli e i lupi che vengono uccisi così che il bestiame possa pascolare sul terreno pubblico, che noi paghiamo con i nostri dollari pubblici. Nel film non ci siamo concentrati sulle aziende agricole. Tutti ne sono a conoscenza. Volevamo osservare queste cosiddette aziende agricole sostenibili, come se questa cosiddetta agricoltura umana sia la risposta. Nella maggior parte delle situazioni, queste aziende agricole sono peggio per l’ambiente, sebbene sia meglio per gli animali.”
“Se avessimo una diversa sequenza temporale, o se ci fossero 1.5 miliardi di persone sul pianeta, allora ci potrebbero essere un minimo di misure (intermedie) che potremmo intraprendere,” dice Kuhn. “La situazione che stiamo affrontando dal punto di vista ecologico, comunque, significa che non c’è nessuna soluzione tranne un cambiamento immediato verso uno stile di vita basato sui vegetali.”
“Come possiamo usare al meglio le nostre risorse?” Chiede Oppenlander in “Comfortably Unaware.” “Quali cibi avranno il minor effetto sul nostro paese? Quali cibi sostengono al meglio la nostra stessa salute umana e benessere, e quali sono i più rispettosi? Abbiamo davvero bisogno di macellare un altro essere vivente per mangiare? Oppure, purtroppo, è perché lo vogliamo?”
Ci sono rimasti pochi anni, nelle migliori delle ipotesi, per fare dei cambiamenti radicali per salvare noi stessi dal collasso ecologico. Una persona vegana salverà 1.100 galloni d’acqua, equivalenti a 20 libbre di CO2, 30 piedi quadrati di terreni ricoperti di boschi, 45 libbre di cereali, 30 vite di animale ogni giorno. Noi, considerato ciò che è in serbo per noi, non abbiamo nessun’altra opzione.
Chris Hedges, la cui rubrica è pubblicata il lunedì su Truthdig, in passato ha trascorso quasi due decenni come corrispondente estero nell’America Centrale, in Medio Oriente, in Africa e nei Balcani. E’ stato corrispondente da più di 50 paese e ha lavorato per The Christian Science Monitor, National Public Radio, The Dallas Morning News ed il New York Time, per il quale è stato corrispondente estero per 15 anni.
Fonte: www.truthdig.com
Link: http://www.truthdig.com/report/item/saving_the_planet_one_meal_at_a_time_20141109
9.11.2014
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ANNA GRASSO
Balle balle balle balle.
Tutti questi "chissene"….
Quoto "scettico" al 200%
In sostanza…
Compliment per la tua lucidità. Finalmente argomentazioni intelligenti.
Io sono il più ignorante degli ignoranti,ma quando qualcuno mi accusa di consumare migliaio di litri di acqua,gli contesto che sto utilizzando migliaia di litri di acqua,in quanto la stessa ritornerà sotto altre forme al suo stato originale (legge fisica,nulla si crea e nulla si distrugge,tutto al massimo si trasforma).
Io non vorrei entrare nel merito delle affermazioni di Scettico che sono ragionevoli ma un po’ ottimiste forse (essere sicuri che regolare manualmente il clima con emissioni di CO2 artificiali per regolare una fantomatica (o reale?) glaciazione in atto mi pare come minimo un po’ azzardato)…Ma vorrei farvi notare che gli dici: Grazie di esistere…Cazzo se vi sentite sotto attacco, e perché?….Forse il tuo inconscio è in franca ribellione contro la tua coscienza, l’attacco non viene da fuori (i vegani pieni di etica e morale, mistici rompipalle)ma viene da dentro di voi, si chiama proiezione dei contenuti inconsci.
Quando uno comincia col dire: prima ha cominciato mia moglie poi io e per giustificare questa scelta porta motivazioni del tutto inconsistenti(basti solo pensare cosa diventerebbe la terra con una popolazione vegana), lascia presupporre che la scelta non sia stata fatta in modo del tutto ragionato e ponderato, ma bensì indotta. Forse il soggetto che ha scritto l’articolo, aveva necessità di avere una moglie più "disponibile" e non voleva correre il rischio di essere denunciato per violenza o molestie sessuali, quindi "un contentino" ogni tanto diventa quasi necessario concederlo, specie agli effeminati.
Cioè, quando un contenuto inconscio preme per venire alla luce ma per vari motivi (contenuti con valenze etico morali che porterebbero ad un cambio vengono rifiutati come inopportuni e/o illusori) viene rifiutato resta inconscio, ma viene pure proiettato sul mondo fuori di te (tipicamente su certe classi di persone che incarnano quell’istanza)….
Eh si sa a mangiar finocchi….si diventa effemminati!!
Vero: il veganesimo è una "setta" della New Age e molte delle sue argomentazioni sono speciose. Come in ogni buona propaganda si mischia un po’ di verità a un sacco di mezze-verità per ottenere un impasto omogeneo di falsità.
Tuttavia, alcune delle tue conto-argomentazioni sono esageratamente spinte dall’altra parte.
1. La CO2 è un gas serra, la cui presenza non è un male assoluto, ma tutt’altro che un bene assoluto. Nessuno con un briciolo di cervello vorrebbe farla "sparire", ma preoccuparsi della sua quantità non è affatto male. Ne immettiamo una quantità spropositata, e questo è un fatto. Lo facciamo per "un buon motivo"? No. Per irresponsabilità. E anche questo è un fatto.
2. Produciamo più del necessario e lo distruggiamo. Indiscutibile. D’altra parte, le produzioni economicamente efficenti rendono di più, ed è cibo di merda. PROPRIO PERCHE’ cibo ce n’è, la tendenza non dovrebbe essere a dire "stiamo a posto col cibo", ma "via gli OGM", "diminuiamo il controllo centralizzato sulle risorse alimentari", ecc… non necessitiamo di produrre di più? Produciamo MEGLIO!
3. La riforestazione europea è un controbilanciamento ridicolo rispetto al restringimento delle foreste pluviali. In più, il loro valore non è solo la carbonificazione della CO2 o la produzione di ossigeno. Anche la biodiversità che contengono è un serbatoio evoluzionario che non abbiamo diritto di distruggere solo perché ci seve pascolare qualche vacca o perché è più comodo trivellare lì che off-shore. E comunque: il 30% è un apporto "trascurabile" secondo te? (tanto più che
è limitato alle pluviali, escludendo le altre aree verdi) Io mi farei uccidere, se servisse ad ottenere il 30% di produzione da rinnovabili a bilancio CO2 zero, significherebbe rivoluzionare il pianeta.
4. Tutti sono collusi con l’agroalimentare di massa. E allora smettiamo di preoccuparcene? La Francia ha fatto una battaglia per la buona alimentazione e l’ha vinta, almeno nelle scuole. Anche l’FMI è una macchina diabolica e onnipresente, non per questo smettiamo di denunciarne la disfunzionalità.
5. La sperimentazione animale. Che c’entra col veganesimo e col pianeta? E’ DEFINITIVAMENTE un falso bersaglio. Ed è talmente minimale l’impatto planetario che semplicemente non vale la pena di parlarne.
So che i vegani si sbrodolano addosso col trattamento brutale dei poveri animaletti, ma è il LORO punto debole: una posizione moraleggiante (e come tale, ipocrita) non condivisa, che è di fatto un boomerang. Non farne il TUO punto debole.
6. L’evoluzione della specie umana e il suo naturale (?) diritto a consumare di più me lo risparmierei del tutto.
a] Di sicuro non consumiamo scriteriatamente per motivi evoluzionari, ma per stupido consumismo capitalistico.
b] Perché siamo scesi dagli alberi è tutt’ora un mistero senza risposta. Se è certo che ci sono condizioni favorevoli che lo hanno consentito (e il cibo è solo UNA di esse) è anche vero che (o almeno pare, dagli scheletri) che con la coltivazione ci siamo "ristretti" di brutto sotto l’originario metro e ottanta dei cacciatori-raccoglitori-pastori. Un bene? Un male? Di sicuro un modo per consumare MENO risorse.
c] L’intelligenza media è in declino nei paesi avanzati. La protezione dei deboli (poveri, anziani e disabili) è controproducente per l’evoluzione. Il multiculturalismo è un freno o no? Da una parte gli occasionali contatti fra etnie sono apporto positivo di diversità genetica, ma la tendenza a un appiattimento in una omogeneità dove le etnie non esistono più è, alla lunga, un fenomeno positivo o negativo? La spinta evolutiva che rende positive le mutazioni è necessaria SOLO quando una popolazione è "in difficoltà" (deve adattarsi a condizioni non facili). In ambiente confortevole, le mutazioni verrebbero respinte dalla selezione e la popolazione rimarrebbe stabile, geneticamente. Quindi: stiamo evolvendo o no? Stiamo contrastando o favorendo la nostra evoluzione come specie?
Davvero: la "naturale" espansione del genere umano e il suo "naturale" bisogno di più risorse è un’argomentazione sottoposta a tanti di quegli imponderabili che è come discutere del sesso degli angeli.
Mai lette tante scuse inutili in un solo commento. Se vuoi mangiare carne non devi fare altro che dirlo. Non giustificarti con argomentazioni di parte e di comodo. L’unica cosa su cui mi sento di darti ragione e l’incidenza dell’allevamento sul famigerato riscaldamento globale, più che altro perchè quest’ultimo è tutto da provare. Ma questo per me esclude anche l’eventuale beneficio anti-glaciazione.
Per gli altri punti:
2) il fatto che parte dei prodotti agricoli vengano distrutti per alzare i prezzi prova solo quanto l’uomo sia attaccato solo ai propri interessi e non inficia il fatto che con i soli vegetali non si potrebbe sfamare i 7 miliardi di persone che risiedono su questo pianeta, anzi avvalora questa tesi.
3) Il rateo di rimboschimento in Europa e nel nord America è nettamente minore di quello di deforestazione nel resto del mondo (non solo in Amazzonia ma anche in Indonesia, Indi e Cina). Inoltre la deforestazione delle aree tropicali non porta solo alla mancanza di alberi ma alla progressiva desertificazione delle zone interessate non più protette mediante la vegetazione dalle pioggie acide. Il discorso sulle alghe è poi paradossale sia perchè sembra giustificare o addirittura incitare un maggior inquinamento sia perchè la maggior presenza di alghe nei mari abbassa drasticamente i livelli di ossigeno nelle acque con gravi danni all’ecosistema marino.
4) Non mi interessa nulla d WWF Greenpace o compagnia bella. Non possono e non devono essere loro i riferimenti di chi vuole migliorare l’ambiente. Inoltre il fatto che queste associazioni pseudo-ambientaliste siano corrotte non giustifica quello che fa l’industria zootecnica.
5)Sulla sperimentazione animale ci sarebbe da scrivere tanto. Mi limito a ricordarti che solo il 2-3% dei risultati ottenuti dalla sperimentazione sugli animali è applicabile sull’uomo, quindi i risultati ottenuti sono del tutto inaffidabili. Basti dire che se l’aspirina (acido acetilsalicilico) fosse stata testata sugli animali non sarebbe mai entrata in commercio visto che è letale per gran parte di essi. Che poi un’alimentazione priva di carni (che non vuole dire come tu affermi dispregiativamente mangiare foglie) non sia sufficente per pensare o fare altre attività "complicate" è alquanto superficiale visto chi ha fatto questa scelta tra tutti Leonardo da Vinci o più recentemente Margherita Hack.
6) L’essere umano è frutto dell’evoluzione che non è ne grossolana ne raffinata. E visto dove ci sta portando questa evoluzione e cosa siamo diventati non so se siamo molto meglio di una scimmia su un albero. Il nostro corpo potrebbe tranquillamente "raffinarsi" utilizzando meno energia, sempre che mangiare hamburgher e bere cocacola significhi raffinarsi.
Ti posso assicurare che non sono ne cool ne radical chic. e penso sempre con la mia testa. Se per te essere vegani è una moda per me è una scelta consapevole quindi gradirei non essere etichettato come tu hai fatto per tutto il tuo commento.
Sento sempre dire che noi vegani siamo aggressivi verso chi non fa la nostra scelta: commenti come il tuo provano il contrario direi.
Ripeto: vuoi mangiare carne? Fallo senza scuse e senza accuse a chi ha fatto scelte differenti
P.S. Anche quello che ho scritto io è facilmente verificabile su google.
Mattanza, mi dispisce ma reputo assurde e inutili queste tute argomentzione riguardanti l’inconscio.
Reputo invece intelligenti e scientificamente valide le tue perplessità sulla verificabilità della tesi concernente il bilanciamento effetto serra- glaciazione,
Ma cosa aspetta a chiudere COME DON CHISCIOTTE?
Ma sul 5 e 6 totalmente in disaccordo .
A mio parere la sperimentazione sugli animali è una balla galattica .
La sperimentazione andrebbe fatta direttamente su tutti gli umani a favore della sperimentazione animale .
( Se sei cosi’ propenso ad infliggere dolore e morte ad un altro essere vivente , dovresti essere felice anche quando questo viene fatto su te stesso ) .
L’essere umano non è frutto di nessuna evoluzione .
La teoria evoluzionista di Darwin è la piu’ grande cazzata che gli pseudo-scienziati odierni spacciano alla gente .
Sono quasi vegetariano, questo mi fa sentire poco coinvolto (quasi, perché quando sono invitato, o al ristorante o in viaggio, non mi va di fare capricci e mettere in imbarazzo gli altri e mangio, con piacere, quello che trovo o che passa il convento).
Scettico, credo sia necessario informarsi in profondità e correttamente prima di trinciare giudizi sprezzanti.
In fondo, "Ecocidio" di Rifkin è del 1992, un’era geologica fa. E molto si è studiato a seguire. Molto c’è da aggiungere, sistemare, anche rettificare all’occorrenza. Prima di stroncare un articolo, bello o brutto che sia, su questi temi, bisognerebbe conoscerli. O sbaglio?
Ogni vegano che si pronuncia sul consumo di carne senza affrontare gli argomenti affrontati in questo semplice, breve e fin troppo sintetico video (anche se dura un’ora), perde una grossa occasione per intavolare una discussione proficua sul tema, oltre ad esporre il fianco a facili critiche, come si deduce da queste replies.
https://www.youtube.com/watch?v=88Cau8W8hzM
Peccato dovere costringere gli interessati a guardarlo TUTTO ma ne vale veramente la pena. Imperdibile. A patto che sia tutto vero e dimostrato come si ripete continuamente.
Non sentirete parlare di danni ambientali, di co2, di etica, di danni derivanti dai trattamenti (se non in minima parte) ma solo di danni che il CIBO ANIMALE NATURALE E BIOLOGICO arreca al nostro organismo.
Buona visione
Il veganesimo è un inganno! Dietro l’apparente sensibilità ecologica si cela solo un male psicologico. Non credo a una sola parola delle argomentazioni del post. L’unica cosa ragionevole e coerente che potrebbero fare i vegani è suicidarsi. Ogni loro respiro immette in aria della CO2 perciò non capisco perché loro sono autorizzati a inquinare, gli altri, no. Non è questione di limiti, ma di coerenza. Non è la concentrazione ma il valore in se stesso che se è diverso da zero, non è zero!
2 righe più in sù c’è la risposta a tutto ciò, senza pretese di supremazia vegana, naturalmente…..
il ciclo della vita secondo natura:i vegetali sono mangiati dagli erbivori che sono mangiati dai carnivori che sono mangiati,post mortem,dagli organismi riduttori che li trasformano in cibo per i vegetali che sono mangiati……..
E’ curioso che anche io da ormai un anno abbia adottato il tuo stesso metodo , un vegetarianesimo non redicale, cioè io non mangio carne a meno che non mi invitino o che sia incomodo per altri che magari mi stanno servendo…E quando la mangio lo faccio con gusto, e quando vi rinuncio lo faccio con gusto. Aguri!!
Ossignor, cerca di alzare il livello dei tuoi post per favore sei pure offensivo gratuitamente e se avessi studiato un po’ sapresti che NON è possibile definire psicologicamente malato qualsiasi vegano perché vegano…A meno che Tu non abbia la TUA psicologia personale…Che già mi immagino….Addirittura suicidatevi vegani!!! Commento stile facebook o terza media.
L’uomo può ed è chiamato (mi pare) a modificare la natura esterna e la propria, in conformità con le proprie istanze etico morali e le proprie necessità….E’ l’unico animale in grado di far ciò, per il bene o il male di tutti. Le vacche se le nutri con carcasse di altre vacche vive lo stesso…ma in natura non è cannibale.
DC sembra, almeno sulla carta, il luogo di incontro per eccellenza in
lingua italiana del proto-intellettuale medio a cui piace confrontarsi
su svariati argomenti e mettere in lustro la propria competenza, cultura
e capacità razionale , perchè se no: che ha studiato a fare?
Quindi
tendenzialmente si ha la possibilità di leggere commenti molto
interessanti e spesso ancor più interessanti dell’articolo stesso.
Apriti
cielo però quando l’argomento è l’alimentazione, specialmente se
vegana, si perchè quella salsicciana sembra avere per fortuna gli anni
contati: troppo naturalmente invasiva, dispendiosa in termini di risorse
naturalmente limitate, troppo dannosa alla salute umana, troppo
redditizia per la filiera agro-alimentare-farmaceutica che del cibo
spazzatura (tutto quello presente sugli scaffali di qualsiasi
supermercato) ne ha fatto la pietra angolare che regge il moderno
Sistema neo-feudale dello schiavo comprante-felice. E in effetti un cittadino
dipendente in tutto e in primis dal supermercato e dalla farmacia, è un
cittadino completamente controllabile molto più che per via
istituzionale-giuridica.
E quando l’argomento è quello alimentare
vegano, l’articolo diventa il più commentato del giorno o della
settimana. I proto-intellettuali si sperticano per rivendicare il loro
diritto a nutrirsi di sangue. Inizia la gara dei dati di CO2 che diventa
un gas che nella logica di chi sostiene la bontà del consumo alimentare
di cadaveri "più ce n’è meglio è", o la gara del "da che mondo è
mondo"…l’uomo è un animale onnivoro; tesi senza ormai nessun appoggio
scientifico o razionale, perchè basta prendere in considerazione le
caratteristiche fisiche e biologiche dell’essere umano per avere una
prova davvero poco opinabile del fatto che siamo animali frugivori come i nostri antenati
scimmie e che nel corso della storia abbiamo fatto uso di carne per pura
necessità di adattamento nelle epoche geologiche di scarsità vegetale
come le ere glaciali.
Ma la razionalità evidentemente viene in
parte accantonata quando si ha a che fare con la rivendicazione di uno
Status individuale, ed è sempre più patologico l’atteggiamento di ognuno
di noi nella sfida quotidiana del nostro Ego contro tutti. Una sfida
dove il fine ultimo è la vittoria, non sono ammessi tentennamenti,
dubbi, ammissioni di colpa o ripensamenti; il nostro Ego E’ e va difeso costi quel che costi (anche a
costo della ragione), e dovrà prevalere su quello degli
altri. Agli sconfitti non sarà concesso nemmeno l’onore delle armi.
Basta vedere l’atteggamento arrogante di politici, ladri e omicidi beccati con le mani nel sacco o ancora sporche di sangue, che nonostante l’evidente flagranza di reato cercano in tutti i modi di affermare la loro innocenza, bontà, estraneità ai fatti. Provate a beccare il ladro che vi sta rubando la macchina e vedrete come si incazza con voi per aver contrastato i suoi piani.
Cari
amici, da queste parti si fa un gran parlare di soluzioni politiche,
militari, economiche all’epoca oscura in cui stiamo vivendo ma se
credete di cambiare qualcosa prescindendo dalla distruzione dell’ego e
dall’uso dell’unica arma in dotazione al popolo: il consumo di beni e prima di tutto quelli alimentari;
allora mi sa che di chiacchiere ne potrete riempire i server del pianeta
senza avanzare di un sol passo verso una società più libera e giusta. Si può predicare o aspirare alla pace quando quotidianamente ci cibiamo di sangue?
In
onore dei 50 miliardi di esseri vivi, senzienti ed emotivi, che ogni
anno sono ingabbiati, torturati, uccisi, macellati e conservati in
frigoriferi sempre più ecologici e sostenibili, col solo fine di
deliziare le vostre tavole imbandite di Morte, affinchè Voi possiate
continuare ad affermare la vostra superiorità di individui e di specie
dominante.
Intanto potete cercare di abboffarvi di pesce perchè
"quella delizia" è in procinto di scomparire definitivamente nei
prossimi 20/30 anni, estinto in favore del sacro diritto al gozzoviglio della
specie umana.
Buona epoca Soylent Green a tutti.
Ma vi radunate tutti qui? State su questi livelli di assurdità?
E’ bello trovare qualcuno che ragiona con la testa invece che con la pancia e la gola.
Grazie del tuo commento
l’atteggamento arrogante di politici, ladri e omicidi beccati con le mani nel sacco o ancora sporche di sangue […] il loro
diritto a nutrirsi di sangue […] Si può predicare o aspirare alla pace quando quotidianamente ci cibiamo di sangue? […] 50 miliardi di esseri vivi, senzienti ed emotivi […] tavole imbandite di Morte
Grazie per aver così bene sintetizzato l’appello all’emotività, tipico dell’atteggiamento religioso.
Ma la razionalità evidentemente viene in
parte accantonata quando […]
… quando si fanno le prediche dal pulpito.
Infatti si pianifica accuratamente quali bottoni schiacciare nel pubblico (razionalità) e poi lo accusa di ogni nefandezza attraverso metafore alate e comparazioni ad absurdum (emotività), invitandolo a prendere coscienza della sua inferiorità morale e psichica rispetto all’integerrimo oratore.
A lavorare coi complessi di colpa hanno fallito i preti e mia madre… e quelli erano professionisti, ciccio 😉
Prego makkia, accomodati pure:
https://www.youtube.com/watch?v=88Cau8W8hzM
Razionalità a montone 😉
Sto al 10° minuto della pappardella da 1h e mezzo che hai linkato.
A parte scare tactics e citazioni estrapolate, isolate e buttate là a culo, oltre a una palata di "argomentia ad autoritatem" (cioé le stesse tattiche che usa Big Pharma) non ho ancora visto "razionalità".
Ti ricordo che un discorso razionale COLLEGA logicamente le argomentazioni.
Continuerò comunque a visionare questa noiosissima spazzatura New Age, ti saprò dire. Ma per ora… propaganda sì, razionalità… la stessa di cui già parlavo (razionalità nel programmare la propaganda).
Interessante: la verdura contaminata da pesticidi va bene: abbiamo delle "difese naturali" dal cancro, quindi si può mangiarla tranquillamente. La carne non attiva queste difese. (ma davvero?)
Makkia se ti fa schifo la mia "strategia" del prendere la gente per l’emozione?
Ecco allora l’unica ragione che sembri capire: la statistica.
Partendo dal presupposto in cui io credo fermamente ma che la Scienza medica è probabile che non vi dirà mai per motivi di mero profitto e necessità crescente di clienti, e cioè che la malattia in genere e sopratutto quelle più invalidanti e mortali insorge principalmente per l’anarchia alimentare dove ognuno fa un po’ quel che cazzo gli pare in base a ciò che gli comanda il palato, allora il risultato della scelta libera alimentare é il seguente:
"La spesa sanitaria pubblica corrente dell’Italia ammonta nel 2012 a
circa 111 miliardi di euro, pari al 7 per cento del Pil e a 1.867 euro
annui per abitante."
Ora io sarò anche un "prete che dal pulpito" ecc, ecc. ma dovresti spiegarmi perchè quel prete è obbligato dallo Stato a pagare i risultati dei vizi alimentari del mangiatore anarchico.
Se riesci a spiegarmi anche la ragione secondo la quale il "prete" che è in me dovrebbe anche stare zitto te ne sarei grato.
Secondo te rilevare che gli animali hanno una intensa vita emotiva e vivono le emozioni nostre in modo molto simile è una "comparazione ad absurdum (emotività)"…E ti puzza di religione vero? E con ciò? L’emotività degli animali è impossibile, un absurdum…ma mi faccia il piacere!
Cosa c’è? Ti sei fermato all’11° minuto? Sai ribattere solo all’introduzione e alla "verdura contaminata da pesticidi che va bene"? Poi ti sei ammutolito? Il resto?? Le ammine eterocicliche? Gli studi sui campioni di persone? I tumori al pancreas e al colon retto? Le putrefazioni? Le fermentazioni? La caseina e il tumore alla prostata? ecc ecc ecc. Tutte cose già ampiamente dibattute in questo forum, pubblicate in vari libri, riviste, osservate nella realtà (persone vegane e onnivore e differenze relative) ecc ecc da anni e anni.
Non essendo uno scienziato non credo allegramente a tutto ciò che viene detto ma neanche escludo che sia vero altrettanto allegramente come fai tu. Questa è la differenza tra te e me. Non che io sia vegano e tu onnivoro.
Seeeeeeeeeee e quello ti risponde: "Come fai tu a dire che la spesa sanitaria alta è causata dai carnivori?".
Scusa ma non hai capito con chi hai a che fare.
Ti dirà che è causata dalla verdura stracolma di pesticidi, dall’aria, dal fumo, dall’alcol. E chissà cosa ti dirà quando scoprirà che molte verdure a foglia verde (BIOLOGICHE, RELATIVAMENTE "PULITE" QUINDI) hanno un alto contenuto di nitrati che, nel nostro organismo rappresentano un fattore cancerogeno.
Oltre ai beef eaters armigeri hai anche sentito parlare di body builders vegani campioni del mondo?
Dunque, questo non lo dice la Scienza ma mi sembra piuttosto chiaro anche agli occhi dell’ultimo degli individui in quanto a QI, che se alcuni tipi di malattie stanno aumentando esponenzialmente la loro incidenza (cancro, cardiovascolare, malattie neurodegnerative) non può essere dovuto ad altro che a fattori ambientali, che è l’unica cosa che sta veramente cambiando attorno a noi uomini dell’era moderna, ma mentre per il nostro consumo di aria ed acqua abbiamo ben poco da sciegliere, possiamo invece agire nel controllo del fattore alimentare, dove un riequilabramento del consumo di vegetali a sfavore del sovra-consumo di proteine animali invertirebbe di certo il trend dell’aumento dell’incidenza delle malattie. E questo non lo dico certo solo io, ma nel dubbio è in effetti l’unica carta che l’uomo moderno si può giocare per vedere se in effetti smette di ammalarsi con sempre maggiore probabilità a ad età sempre più basse. Personalmente non vedo altra soluzione che quella di invertire il paradigma alimentare visto che per ora, all’automobile e al sistema di produzione industriale, non sembriamo intenzionati a rinunciare.
Il motivo per il quale la verdura a foglia verde ha molti nitrati? Non dovrebbe essere un risultato dell’agricoltura industriale pesticidi/fertilizzanti?
Purtroppo non posso vedere il video da te proposto perchè mi consumerebbe tutti i MB della mia internet-key.