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VENEZUELA: LE NAZIONI AFRICANE DOVREBBERO NAZIONALIZZARE IL PETROLIO

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A cura di Das schloss
Il 20 Maggio 2008
141 Views
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DI DANIEL FLYNN
Reuters

“Il petrolio africano dovrebbe essere per l’Africa”

Venerdì 11 aprile il vice ministro degli esteri venezuelano per l’Africa ha detto che le nazioni africane dovrebbero seguire il Venezuela e nazionalizzare il settore energetico e quello minerario per assicurarsi le risorse per combattere la povertà.

Reinaldo Bolivar, durante una visita in Senegal, ha affermato che il suo paese sudamericano ricco di petrolio ospiterà un summit di nazioni africane e sudamericane in novembre per discutere una collaborazione tra le due regioni che vada dall’energia al settore bancario.

Le nazioni africane, che producono il 15% del petrolio mondiale, potrebbero imparare da aspetti della rivoluzione di sinistra che il presidente venezuelano Hugo Chavez sta conducendo da nove anni, ha detto Bolivar.
“Il petrolio africano viene saccheggiato dalle multinazionali: esse lo vendono a prezzi altissimi persino qui”, ha detto ad una conferenza stampa. “I paesi africani producono 10 milioni di barili di petrolio al giorno e potrebbero rifornire il loro mercato se solo si unissero”.

Bolivar ha affermato che il Venezuela, membro del Opec, e che produce qualcosa come 2,5 milioni di barili di petrolio al giorno, sta usando le sue risorse per combattere la povertà in seguito alla rinazionalizzazione del settore nel 2007. La decisione aveva portato ad un’aspra battaglia legale con il gigante petrolifero Usa ExxonMobil.

La Nigeria, il più grande esportatore di petrolio dell’Africa subsahriana, è messo in ginocchio da carenze energetiche e dipende da importazioni di benzina nonostante produca più di 2 milioni di barili di petrolio al giorno. L’Africa fornisce quasi 1/5 delle importazioni di petrolio Usa.

“Ci sono alcune cose che i paesi africani devono imparare: il principio della nazionalizzazione delle nostre industrie base, le nostre risorse naturali in Venezuela, è qualcosa che consideriamo necessario perché le nostre ricchezze beneficino il popolo”, ha affermato. “Il petrolio africano dovrebbe essere per l’Africa”.

Il governo di Chavez, che ha goduto di enorme popolarità nella maggioranza povera del Venezuela per le sue alte spese sociali, ha combattuto, nei mesi recenti, con carenze di beni fondamentali ed un’alta inflazione.

Ha avuto difficoltà a mantenere una spinta dopo aver perso, lo scorso anno, un referendum volto ad accelerare le riforme socialiste.

Mentre il nazionalismo delle risorse ha attraversato il globo dalla Russia alla Bolivia, con le compagnie petrolifere statali che, negli anni recenti, stanno stringendo la loro presa sulle risorse petrolifere e minerarie, l’Africa subsahriana è rimasta indietro, secondo gli esperti, perché le compagnie statali come la nigeriana NNPC o la Sonangol dell’Angola, sono carenti di conoscenze tecnologiche.

Il summit di novembre in Venezuela discuterà dell’espansione della Petrosur, la compagnia petrolifera statale multinazionale sudamericana proposta da Chavez, con l’incorporazione di alcuni partner africani. Gli analisti hanno guardato al progetto, per ora in stallo, con scetticismo.

Il summit proporrà anche collaborazione sull’educazione, con un’università per le nazioni in via di sviluppo, e l’espansione in Africa del gruppo di media Telesur, di proprietà statale, che opera in alcuni paesi sudamericani. Bolivar ha detto che Libia, Algeria, Mali, Guinea-Bissau e Gambia hanno tutte espresso interesse.

“Ora la CNN non può più dirci che cosa dire. Abbiamo creato il nostro network e vogliamo che l’Africa ne faccia parte”, ha detto Bolivar. “Stiamo spezzando le catene della schiavitù”.

Titolo originale: “African nations should nationalise oil – Venezuela”

Fonte: http://www.globalresearch.ca/
Link
12.04.2008

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