DI ERIC ZUESSE
Come è possibile che in tutti i sondaggi per le primarie presidenziali, nei testa a testa tra Repubblicani e Democratici, il candidato Democratico favorito è quasi sempre Bernie Sanders, che molto probabilmente non sarà il candidato vincente, mentre tra i Repubblicani il favorito è John Kasich, che di certo non sarà il candidato Repubblicano nella corsa alla presidenza? Sanders e Kasich hanno anche registrato il più alto gradimento in rete per rispettivi partiti, ma quasi certamente nessuno dei due sarà sulla scheda elettorale l’8 novembre. Ma che razza di democrazia è questa?
Come è possibile che nel Regno Unito, Tony Blair, un Primo Ministro Laburista appoggiò George W Bush durante l’invasione dell’Iraq del 2003 per eliminare le armi di distruzione di massa di Saddam che nemmeno esistevano? Non erano i primi ministri Conservatori a fare queste cose (cioè invadere Paesi sulla base di menzogne)? Può questa definirsi democrazia? E come è possibile che in tutta l’UE l’opinione pubblica è contraria agli OGM, a sostanze chimiche tossiche come il Roundup o il glifosato e contro trattati commerciali criminali come il TTIP, ma i leader politici stanno facendo tutto il possibile affinché tutte queste cose si realizzino? E’ questo il modo di ottemperare ad una carica pubblica? Di certo non in una democrazia.
Una dittatura è un autorità nazionale che governa il popolo, anziché essere governata dal popolo. Ne esistono varie tipologie, la dittatura comunista (la dittatura ‘dei lavoratori), fascista (dittatura delle corporazioni) e cosi via, ma si tratta fondamentalmente di distinzioni meramente terminologiche che fanno riferimento alla stessa terribile bestia che in tutte le sue varianti presenta sempre due categorie di persone: l’aristocrazia, che governa e il popolo, che è governato. In nessuna dittatura esiste un’ uguaglianza di diritti di fronte alla legge, perché in questo tipo di governo l’ aristocrazia è al di sopra della legge e legalmente non deve rendere conto al popolo, che al contrario è arbitrariamente pienamente responsabile (a seconda che collabori con gli aristocratici o meno) per qualsiasi violazione della legge(Ad esempio, è perfettamente plausibile rinchiudere i senzatetto in prigione, mentre al contrario i banchieri vengono sistematicamente salvati)
In molte dittature i veri governanti si nascondono dietro le quinte, mentre quelli di facciata sono i rappresentanti dell’aristocrazia, non certo del popolo. I governanti invisibili (in realtà soprattutto i loro rappresentanti) si incontrano in conclavi internazionali come il gruppo Bilderberg e la Commissione Trilaterale anziché nei parlamenti dei rispettivi Paesi e tendono ad essere molto discreti, per niente sbruffoni, l’esatto opposto dei politici. Non hanno bisogno di impressionare nessuno. Vogliono solo essere obbediti.
Il 17 maggio, Craig Murray, membro del Parlamento del Regno Unito, che è guarda caso è anche un fervente democratico (cosa alquanto rara), tuonava dal suo blog «I Tories saranno protetti dalla loro frode elettorale», e ha documentato che esiste di fatto «una sfacciata manipolazione di Stato» e che « in questo paese la legge elettorale non viene applicata contro chi è al potere», dimostrando di fatto come i detentori del potere nel Regno Unito possano violare la legge impunemente, anche quando la violazione è chiaramente comprovata e documentata.
Negli Stati Uniti, l’unico studio scientifico sul fatto che il Paese sia o meno una democrazia ha ampiamente dimostrato che non lo è. Sono state esaminate 1.779 proposte legislative a partire dal 1980 ed è venuto fuori che solo le preoccupazioni dei ricchi ( «gli oligarchi») influenzano il destino di un disegno di legge; le preoccupazioni del popolo (come riflesso da sondaggi di opinione in materia) non hanno alcuna influenza. Di conseguenza, le nazioni democratiche (e bisogna aggiungere la dittatura comunista dell’URSS) che sconfissero il fascismo nel 1945, non sono più di fatto democrazie vere e proprie; sono tutte «oligarchie» governate da una sorta di aristocrazia.
La chiave di volta di questo sviluppo sarebbe l’approvazione dei trattati commerciali internazionali TTIP, TPP, e / o TISA, proposti dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che trasferirebbero la sovranità nazionale dei paesi partecipanti (a prescindere che si tratti di democrazie) ad una dittatura aziendale transnazionale che vieta l’aumento di norme a tutela della sicurezza alimentare, della sicurezza dei prodotti, dei diritti dei lavoratori, del riscaldamento globale e di altre questioni ambientali, trasferendo di fatto il potere decisionale in tali ambiti agli azionisti delle multinazionali. La domanda da porsi a questo punto è se i governi nazionali siano già così compromessi che tali trattati possano essere approvati “democraticamente”. Se la risposta a questa domanda è sì, allora siamo già in un Brave New World fascista internazionale e i fascisti hanno finalmente vinto, anche dopo aver perso una guerra mondiale. E probabilmente hanno anche vinto in modo permanente, perché questi trattati, specie quelli che vincolano tra loro i destini di molte nazioni, sono praticamente impossibili da terminare. (Un esempio è la permanenza nella NATO: la sua stessa ragione d’esistere è venuta meno quando l’Unione Sovietica e la sua alleanza militare del Patto di Varsavia si conclusero nel 1991, tuttavia continua ancora oggi e minaccia ora di portarci alla terza guerra mondiale, che sarebbe poi il suo culmine.)
Se l’idea che viviamo in una dittatura sembra inverosimile, perché siamo assediati da una propaganda che cerca di convincerci del contrario , potremmo allora trarre inspirazione dalle vicissitudini di Winston Smith , il personaggio principale del romanzo allegorico-fascista “1984”. Amareggiato dalla propaganda che lui stesso contribuiva a diffondere, Winston sconta la pena e torna infine a vedere la luce: il Grande Fratello alla fine è il suo salvatore. L’ex senatore Gary Hart si è espresso di recente dal punto di vista disilluso del primo Winston Smith affermando che «In base agli standard stabiliti per le repubbliche fin dai tempi antichi, la Repubblica Americana è incredibilmente corrotta ». Forse, anche le persone come lui potranno un giorno vedere la luce, e smetterla di dire certe cose, ma anche se così non fosse ci ha comunque fornito una rappresentazione straordinariamente fedele della realtà che il libro di Orwell ci aveva descritto solo allegoricamente nel lontano 1948. Per Winston Smith sarebbe stato uno shock incontrare uno spirito tanto affine che scrivesse non nel 1984 ma nel 2015. Orwell a suo tempo fu molto indeciso sull’anno di ambientazione del romanzo. Probabilmente non ci siamo ancora arrivati, dopo tutto il libro è ambientato dopo un olocausto nucleare. Gli accordi internazionali e le alleanze sono già in piedi da un certo tempo. Forse il romanzo di Orwell avrebbe dovuto intitolarsi «2025». Ancora pochi anni e sapremo; non vediamo l’ora (se saremo tra i sopravvissuti)
Tali sono le vie del dell’aristocrazia internazionale. Se noi le tollereremo. Ma se non lo faremo, allora? Non c’è niente di più potente, ma è questa la fine della storia? Sono forse una piaga terminale? La NATO può essere conclusa senza che si arrivi a un punto di non ritorno? Oppure esiste un’ altra via?
Titolo Originale : U.S., UK, and EU, Are Now Dictatorships
Copyright © Eric Zuesse, Strategic Culture Foundation, 2016
Lo storico investigativo Eric Zuesse è autore del recente “They’re Not Even Close: The Democratic vs. Republican Economic Records, 1910-2010” [“Nemmeno vicini: confronto tra i dati economici democratici e repubblicani, 1910-2010”, N.d.t.] e di “CHRIST’S VENTRILOQUISTS: The Event that Created Christianity” [“I ventriloqui di Cristo: gli eventi che hanno creato la Cristianità”, N.d.t].
Titolo originale: “U.S., UK, and EU, Are Now Dictatorships”
Fonte: http://www.strategic-culture.org/
22.05.2016
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org FRANCESCO C