DI KATE BODY
CultureChange.org
Questo rapporto comincia con gli Stati Uniti e si conclude con una presentazione di un testimone del collasso finanziario dell’Argentina e della reazione basata sulla comunità di dieci anni fa.
Non dovrebbe essere necessario un caso limite come il totale collasso economico e politico in argentina del 2001 ad insegnarci come diminuire la nostra vulnerabilità ai fattori di stress economico e politico. Ad ogni modo, non dovremmo neanche ignorare i racconti storici sull’elasticità della comunità nei disastri del passato. Di fatti, l’United Nations International Strategy for Disaster Reduction (UNISDR) [Strategia Internazionale per la Riduzione dei Disastri dell’ONU] ha creato una terminologia specifica per fornire un’ampia comprensione comune.
La maggior parte delle grandi città come Washington, D.C. e Oakland, California hanno sviluppato delle valutazioni ufficiali in sistemi chiave come quello della sicurezza alimentare locale, includendo un’analisi delle iniziative delle comunità civili. Nel maggio 2006, l’ufficio per la Sostenibilità del Sindaco di Oakland ha asserito: “Una parte notevole della popolazione di Oakland vive nell’insicurezza alimentare o la rischia. Questa conclusione era basata su dati economici del 2004 che mostravano ad Oakland che 1 persona su 5 viveva al di sotto del livello federale di povertà e su uno studio del 2000 che mostrava che la stessa percentuale di persone non possedeva un mezzo di trasporto.” Si spera che l’ufficio del Sindaco aggiornerà presto le sue stime in modo da riflettere la nuova realtà economica in quanto, come imparato dal Sindaco di New Orleans Ray Nagin nel 2005 (msnbc.msn.com), i funzionari federali non erano né dotati né inclini a fornire alla città di New Orleans il sostegno necessario durante il disastro dell’uragano Katrina. Per questo motivo, noi come cittadini abbiamo bisogno di effettuare delle valutazioni simili per aiutarci a sviluppare una maggiore capacità di recupero comunitaria, soprattutto nelle aree urbane.
Noi negli Stati Uniti non possiamo far altro che effettuare drastiche regolazioni praticamente in ogni ambito delle nostre vite. L’espansiva economia di credito è finita ad abbiamo delle vere sfide davanti a noi, che ci forzano a rivalutare le nostre priorità. Non possiamo più trovare conforto nella “terapia del dettaglio” consumando acquisti, ma invece nello sviluppare delle connessioni comunitarie. I posti per la vendita al dettaglio, i servizi e persino quelli dell’informazione del passato sono diminuiti, ora seguiti dall’evaporazione dei settori del servizio civile e pubblico. Invece dobbiamo imparare di nuovo tecniche tradizionali come l’agricoltura comunitaria, la produzione locale, il commercio e l’artigianato prima che sia troppo tardi e che la nostra conoscenza culturale sparisca per sempre. Ci dobbiamo anche adattare al meglio ad un rapido cambiamento climatico ed opporci alla continua dipendenza dal petrolio straniero anche se significa sacrificare il commercio estero.
Quando la gente pensa al collasso dell’Argentina nel 2001, automaticamente pensa a rivolte, saccheggio e violente agitazioni. È vero. La coesione sociale si è spezzata nelle grandi città in quanto hanno negoziato sia l’erosione delle norme sociali, sia la capacità di carico della terra sotto di loro. D’altro canto, nella Patagonia rurale esisteva una diversa dinamica che ha permesso la nascita spontanea di mercati del baratto. Questi mercati si sono auto-organizzati per creare un flusso commerciale di beni e servizi necessari quando l’accesso alla valuta standard era radicalmente ridotta ed infine persino rimossa dalla società. Inoltre, si sono formate delle cooperative comunitarie per fornire i mezzi per un maggior livello di funzione locale e, quindi, di maggiore stabilità regionale. Durante il collasso, entrambe hanno funzionato insieme al fine di creare una cultura di cooperazione reciproca, per diminuire le tensioni ed i conflitti e per salvaguardare i bisogni fondamentali di ogni individuo all’interno della comunità. (Vedere il seguente rapporto “Argentina from a political, ecological, social and artistic perspective” [L’Argentina da un punto di vista politico, ecologico, sociale ed artistico, ndt]
Le tendenze recenti suggeriscono che il cambiamento sociale e culturale negli Stati Uniti sta avvenendo a livello locale malgrado la mancanza di leadership da parte del governo e dello stato federale. Dal tracollo finanziario del 2008, le cooperative che acquistavano alimenti di base si sono espanse al fine di lavorare con persone che ricevevano l’assistenza alimentare dal governo federale. Molte cooperative comunitarie, mercati contadini, fattorie agricole sostenute dalla comunità e fattorie locali stanno cominciando ad accettare ampiamente carte EBT [Electronic Benefit Transfer, sistema di debito elettronico, ndt] e voucher WIC [Women, Infants and Children, in riferimento allo SNAP – Supplemental Nutritional Assistance Program, Programma per l’Assistenza Nutrizionale Supplementare, ndt] (WIC – usda.gov) come valuta alternativa, rendendo accessibile la scelta di cibo salutare alla maggior parte di coloro a rischio nutrizionale ed economicamente svantaggiati. Queste sono le carte elettroniche di beneficio dell’assistenza alimentare del governo tramite il Supplemental Nutritional Assistance Program (SNAP/Foodstamps – fns.usda.gov). Queste fonti di finanziamento sono sempre più le uniche forme di reddito di molte persone. Il New York Times del 6 gennaio scorso ha rivelato che “6 milioni di americani che ricevono voucher alimentare… non hanno altre entrate” (nytimes.com). C’è un bisogno urgente di mercati alimentari alternativi in città degli Stati Uniti dove “deserti di cibo” sono un problema, per fornire una maggiore sicurezza alimentare.
Il Community Food Compact [Accordo Alimentare Comunitario, ndt] di New York (vedere Farm To City) è un esempio simile che offre inoltre una borsa di studio per le quote di adesione ai residenti con basso reddito. Un altro tipo di cooperativa, la cooperativa del lavoratore, si sforza di creare opportunità di impresa di proprietà dei lavoratori per i quartieri a basso reddito. Il Mandela’s Farmers Market nell’area di West Oakland sostiene i contadini africani-americani ed agevola i quartieri a basso redditto circostanti accettando carte EBT, ma anche fornendo analisi mediche ed assistenza ai residenti per la richiesta di assistenza governativa alimentare e per la copertura assicurativa tramite Medi-Cal [programma di assistenza sanitaria in California, ndt]. Ad Austin, in Texas, la cooperativa Third Coast Worker’s ha valorizzato imprese di proprietà dei lavoratori come Yo Mamas Catering Co-op, gestita e di proprietà di un gruppo di donne con basso reddito. Questo tipo di cooperative comunitarie costituiscono degli ideali adattamenti alla capacitò di recupero locale in quanto i proprietari-lavoratori vivono nelle comunità in cui operano. Si trovano nella posizione migliore per capire i bisogni degli altri e mettere in pratica soluzioni creative in periodi di crisi o disastri, attribuendo un valore maggiore alle loro comunità.
Si può imparare di più sulle reazioni di adattamento delle comunità durante la crisi argentina del 2001 leggendo il seguente saggio collaborativo, “Argentina from a political, ecological, social and artistic perspective” [L’Argentina da un punto di vista politico, ecologico, sociale ed artistico, ndt], che comprende le esperienze di Max Edleson in Patagonia negli anni 2001-2002. Questa lezione e discussione è stata tenuta il 1° aprile 2009 a Coos Bay, in Oregon, parte di un’esplorazione collaborativa della durata di una settimana riguardo ‘Energia verde ed alternative’ nella comunità locale.
L’ ARGENTINA DA UN PUNTO DI VISTA POLITICO, ECOLOGICO, SOCIALE ED ARTISTICO
Articolo di Kate Bodi basato su una presentazione di Max Edleson.
Introduzione
Max Edleson, ex membro della Cob Cottage Company, ha vissuto nell’Argentina meridionale, in una regione chiamata Patagonia, per 7 anni prima di muoversi a Coquille, in Oregon, per far parte del Center for Natural Building [Centro per l’Edilizia Naturale, ndt]. All’inizio di questo periodo in Argentina, Max è stato testimone del collasso del sistema economico ed ha osservato e partecipato alle reazioni sociali creative alla crisi. La più significativa tra esse è stata la nascita di un mercato del baratto, un mercato alternativo con una propria valuta al servizio della maggior parte dei bisogni della gente. La città in cui Max ha vissuto, El Bolsón, è da molti considerata essere la capitale culturale dell’Argentina. Max ha osservato ed ha partecipato a molti aspetti eccitanti della comunità, spaziando tra l’attivismo ecologico, l’edilizia naturale, l’arte, la musica e la radio comunitaria. (biografia per gentile concessione della Cob Cottage Company)
Il “Corralito”
Max Edleson è arrivato ad El Bolsón, in Patagonia, nel gennaio 2001 ed ha vissuto di persona la crisi monetaria che ha accompagnato il collasso economico. Come parte di un tentativo internazionale di stabilizzare la moneta e durante un periodo di massiccia instabilità politica, l’Argentina consentì di fissare il tasso di cambio del suo peso a quello del dollaro americano. All’inizio il tasso era fissato ad un rapporto 1:1. Tuttavia, l’Argentina non poteva competere con le economie circostanti e questo cambio salì rapidamente a 4:1 prima di stabilizzarsi approssimativamente sul 3:1. Alla fine del 2001, gli investitori avevano perso tutta la fiducia e ne conseguì una fuga di capitali.
In un lasso di tempo davvero breve, l’Argentina vide l’ascesa e la caduta di cinque presidenti. Le misure adottate per affrontare la crisi economica comprendevano limitazioni sui prelievi bancari. Ai cittadini fu permesso di ritirare circa 200 pesos alla settimana (più o meno 70 dollari americani) ed il governo iniziò a sequestrare le pensioni dei funzionari della pubblica amministrazione. Ne seguì una corsa agli sportelli che portò all’adozione del “Corralito” (piccolo recinto). Inizialmente questo provvedimento bloccò tutti i conti bancari per un periodo di 90 giorni ed ai depositari non fu distribuita valuta americana. Nel dicembre 2001, scoppiarono violente rivolte nel momento in cui la gente richiedeva denaro per gestire le imprese. Il governo reagì passando al “Corralón” (grande recinto) il che significava che tutti i depositi monetari furono sequestrati ed al loro posto vennero emesse delle obbligazioni. Presto, non c’erano più contanti in circolazione all’interno dell’economia argentina.
[Argentina: cittadini protestano contro “El Corralito”]
Nascita di Mercati del Baratto
Il baratto iniziò a diffondersi spontaneamente ovunque nelle comunità. Poche persone avevano una qualche conoscenza o esperienza di mercati del baratto. Quelli che le possedevano, iniziarono rapidamente ad organizzare dei corsi di formazione. All’inizio, le persone si presentavano in spazi pubblici come scuole, parchi e palestre. Diventò ovvio che le comunità con un maggiore grado di produzione locale in aeree a valore aggiunto come cibo, legname, ed anche specialità come il miele, erano più forti di comunità con una minore produzione locale. Non solo erano più adatti a soddisfare il loro stessi bisogni, ma risultavano più forti in generale nel momento in cui le valute locali emergevano, valide solo nelle aree di emissione. Il commercio regionale diventò possibile solo tramite merci a valore aggiunto.
Un’altra importante e rapida scoperta fu che al di là del collasso di sistemi complessi, che spesso non favorivano i migliori interessi di una comunità, la gente apprese cos’era reale per loro. Le cose reali comprendevano non solo quelle necessarie alla sopravvivenza, ma anche elementi che rafforzavano la comunità in generale. I mercati del baratto equilibrano le società in maniere inaspettate. Questa lezione è stata duramente imparata dai funzionari pubblici che hanno costituto l’ultimo riluttante segmento ad unirsi al mercato del baratto. In particolare, i fisici consideravano i loro servizi alla pari di quelli dei contadini e di altri lavoratori con esperienza nella produzione alimentare. Dato che il collasso del governo andava avanti e che le pressioni economiche si accumulavano, si sono rapidamente ritrovati a dover abbassare i loro prezzi. Molti professionisti hanno imparato che la loro conoscenza ed educazione non poteva competere con quella dei contadini organici, degli apicoltori e persino di coloro che fabbricavano strumenti musicali.
Costruire Solidarietà e Democrazia
Mentre i mercati del baratto prendevano piede, le comunità hanno cominciato un lavoro di organizzazione del mercato. Per poter partecipare una persona doveva frequentare i corsi di formazione gestiti dai moderatori. L’idea di solidarietà divenne importante nel momento in cui si sviluppava la valuta locale. Il commercio auto-organizzato regionale e locale iniziò a trascendere i confini stabiliti dai governi nel momento in cui non riflettevano in modo realistico la natura dei servizi e delle merci effettivamente disponibili. Le regioni vennero divise in quartieri e nodi (vedi nota 1).
Le famiglie diventavano membri del mercato del quartiere in cui risiedevano (vedi nota 2). Non più di un membro doveva frequentare almeno 3 dei 4 incontri per la pianificazione e per il mercato. Attraverso la registrazione al mercato, ogni membro riceveva 50 crediti di valuta di scambio. I partecipanti erano tenuti a presentarsi presto ed aiutare a sistemare i banchi. Prima di ogni sessione, le persone davano un’occhiata al mercato in modo da pianificare i loro scambi. Vennero create delle regole e delle linee guida del mercato per favorire una gestione equa e lineare del processo. Sono state inoltre sviluppate strategie per l’intrattenimento dei bambini in modo da tenerli occupati lontani dalle zone di scambio. Teatri di strada, clown, musicisti non solo hanno migliorato l’atmosfera per i giovani, ma hanno anche dato una possibilità di espressione che è servita a dissipare il conflitto. Quindi, accanto al commercio è proliferata una cultura.
Sebbene il processo si sviluppava in modo semplice all’inizio, nel tempo il livello di complessità è cominciato a crescere. Mentre venivano promosse anche le transazioni dirette, avevano luogo problemi nel commercio multi-baratto e nella leadership. Al fine di preservare il più forte senso di democrazia, la leadership veniva divisa in turni. In modo regolare, veniva offerto il ruolo di leader a tre persone per un periodo di circa 2-3 mesi. L’opzione di rifiutarsi di operare era sempre riservata senza ripercussioni, ma ognuno aveva le stesse opportunità. Malgrado ciò, le tensioni continuavano a svilupparsi nel momento in cui le persone incominciavano a dubitare dei loro ruoli. Quelli con delle idee e con una forte base conoscitiva sentivano che i loro servizi andavano altamente valutati, come anche quelli che lavoravano e producevano beni necessari. Quindi, dove venivano lasciati coloro che offrivano meno?
[Max Edleson a Coos Bay]
Fenomeni Sociali e Culturali
Andrebbero fatte alcune distinzioni importanti sulle diverse reazioni sociali alla crisi economica in Argentina. Le città e le aree urbane più grandi hanno subito un livello maggiore di frattura nella coesione sociale. Nel corso del 2001, ci sono state proteste violente, rivolte e saccheggi. Molti supermercati furono presto completamente chiusi nel momento in cui saccheggiatori vi si introducevano e svuotavano gli scaffali. Cittadini arrabbiati scioperarono contro banche, imprese e multi-nazionali, e gli scontri con poliziotti armati divennero più frequenti. Il governo dichiarò disperatamente lo stato di emergenza, ma questo servì solo ad intensificare la violenta reazione populista. Dopo diverse vittime tra i civili nella metà di dicembre, il governo collassò completamente.
Zone rurali come la Patagonia ebbero esperienze molto meno drammatiche. Innanzitutto, bisogna capire, anche le più remote zone dell’Argentina sono abbastanza ben sviluppate. Hanno servizi come l’acqua, l’elettricità, il telefono e dei sistemi di trasporto. Mentre da una parte è vero che ci sono più animali da lavoro nelle fattorie e nei ranch, ci sono anche molti trattori, camion e macchine nuove e di ultimo modello. Tuttavia, una differenza fondamentale nelle percezione e nella reazione alle pressioni economiche si è sviluppata soprattutto per via della natura accessibile delle risorse. Le zone rurali sono considerevolmente meno popolate rispetto alla loro capacità agricola.
Questi fattori hanno notevolmente influenzato la natura del commercio. Nelle città, la maggior parte del baratto ha a che fare con merci usate e di seconda mano come abiti e mobili. Una parte significativa della popolazione cerca e arraffa tra rifiuti e merci riciclate. Di contro, le aree rurali hanno iniziato a produrre rapidamente una svariata gamma di beni durevoli come anche di prodotti come il cibo. Le richieste di servizi ad alta intensità di lavoro erano maggiori. Anche le regole in merito ai diritti di proprietà divvennero più elastiche in quanto gli abusivi non erano più perseguiti dal governo. Poiché le aree meno popolose tendono anche ad avere un più alto livello di responsabilità personale (vedi nota 3), questo ha effettivamente favorito l’incremento della coesione sociale. Il crollo delle norme sociali imposte, che avevano spesso portato al caos nelle città, di fatto aiutò ad apportare una rinascita culturale in molte zone della campagna.
Cooperative Comunitarie
Un incremento delle valute locali combinata ad una diminuzione nella produzione portò all’inflazione. Questo è stato particolarmente evidente quando c’era bisogno di sostituire merci non prodotti localmente. Un pezzo di una macchina poteva essere difficile da trovare e molto costoso. Era cruciale che una comunità possedesse le merci di cui aveva bisogno per funzionare in modo da restare forte. Nel tempo, la gente divenne più ingegnosa. Un esempio di come risolvere un problema in modo creativo era convertire una vecchia lavatrice stile “torchio” in un tritatutto per produrre succhi. Forni esterni e solari divennero più diffusi, sebbene il loro uso si limitava a quello stagionale. I servizi se la cavavano meglio nelle zone in cui erano gestiti da cooperative comunitarie locali i cui membri avevano un forte interesse nel mantenerle.
La Patagonia non era stata regolata tradizionalmente nella misura in cui lo è stata di recente. Si generarono molte problematiche ecologiche riguardo l’industria mineraria ed i diritti delle popolazioni indigene.
Dato che molti hanno cominciato a mettere su fattorie negli ultimi decenni, sono state edificate nuove costruzioni usando materiali naturali. A El Bolsón è stato costruito un asilo dagli stessi genitori. Questa scuola era fatta di pannelli di legno, mattoni, pietra ed adobe [misto di argilla, paglia e sabbia, ndt]. Insegnanti e genitori hanno collaborato al design. La costruzione era strutturata in modo da essere incentrata specialmente sui bambini, con molte finestre basse ed un grande terrazzo per ospitare le ore per la narrazione delle storie, ad alto valore culturale. Tutti coloro che avevano partecipato alla realizzazione della scuola furono contenti del risultato. Questo è un altro esempio di coinvolgimento e responsabilità comunitari, quasi mai visto nelle società urbane “avanzate” ed industrializzate.
Conflitto e Consenso
I mercati comunitari del baratto, come già menzionato, erano gestiti da membri che avevano il ruolo di moderatori. Le decisioni venivano raggiunte tramite il processo del consenso generale. Questo significava essenzialmente che in finale nessuno doveva essere in disaccordo. Questo contrasta con il modo in cui vengono prese molte decisioni nelle società moderne. La maggior parte delle volte, ogni partito tiene duro per ottenere l’accordo migliore possibile personalmente per sé. Nella contrattazione del consenso, si traffica con negoziazioni e compromessi fino a che ogni persona si sente soddisfatta del risultato. Lo scopo finale è di ridurre i conflitti e le tensioni all’interno della comunità mentre si proteggono i bisogni fondamentali di ogni individuo. Questo può risultare difficile a meno che tutte le parti non provengano da una posizione di cooperazione reciproca e, quindi, dovrebbero essere alla base di ogni sistema di baratto.
È inoltre importante riconoscere che periodi di crisi e conflitto influenzano le persone in maniera alquanto unica. Mentre in Patagoni emergevano mercati del baratto e cooperative comunitarie, anche l’intera rete delle relazioni sociali stava cambiando. I mercati e gli altri eventi comunitari divennero centri per lo scambio di informazioni e quello culturale. Musica, teatri di strada e le arti servivano non solo come intrattenimento ma anche come valvole di sfogo per la resistenza e la protesta pubbliche. I murales sugli edifici pubblici riflettevano le lotte culturali in atto contro le forze economiche e politiche. Diversi segmenti della popolazione offrivano e si identificavano con diverse forme di espressione culturale. Tutti questi elementi insieme sono serviti come potenti strumenti di rafforzamento delle comunità.
NOTE:
1. Un nodo era tipicamente formato da non più di 40 persone. 35-40 era considerata una misura ideale.
2. Era permesso frequentare i mercati al di fuori del tuo quartiere ma solo a condizione che si “aggiungesse valore” a quel mercato. Questo significa che andavano offerti o merci o servizi come quota di ingresso. La ragione di ciò è che la valuta di scambio ha rapidamente minacciato di superare in numero le merci ed i servizi in molte regioni.
3. “Un più alto livello di responsabilità personale” è esistito in quanto la maggior parte delle persone tendeva ad avere più affinità e legami sociali più forti in quella regione. Il senso di anonimato personale provato nelle città più grandi è meno evidente nelle comunità più piccole.
Kate Bodi è una scrittrice ed attivista del Pacifico nord-occidentale.
Titolo originale: “The Grassroots of Resilience”
Fonte: http://www.culturechange.org
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31.10.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTA PAPALEO