DI URIEL
Wolfstep
E’ incredibile il numero di analfabeti funzionali che girano per Internet, ovvero il numero di persone che commentano un articolo senza leggerlo, o che lo leggono ma ignorano quel che c’e’ scritto, ritenendo nella propria mente solo due o tre parole. E poi scrivono per email, invece di commentare. Tra un po’ tolgo il link “email” btw.
Comunque, adesso vado pesante.
Vedere Grillo e pensare “populista” e’ come vedere la luna e pensare “notte”. E’ un’ovvieta’, non e’ sintomo o simbolo di alcuna intelligenza analitica, e specialmente NON SIGNIFICA UN CAZZO DI NIENTE.
Il populismo e’ semplicemente il successo elettorale di chi non ci piace: non esiste altra definizione del termine che non cada in contraddizione logica.
Ma c’e’ di peggio: se vedi Grillo e pensi solo “populismo”, allora hai un QI sotto il 15. Perche’ il populismo e’ il tratto piu’ evidente di Grillo, come e’ il tratto piu’ evidente del 100% dei partiti politici. QUalsiasi idiota puo’ guardare Grillo e pensare “populista”.
Ma Grillo ha fatto un qualcosa che (e se tutti la smettessero di spararsi delle pose usando il termine “populista” solo perche’ l’hanno sentito dire lo noterebbero) non si era mai visto prima.Neppure in quel mondo anglosassone che vanta la maggior influenza di internet sulla politica. In questo senso, l’ Italia e’ il paese che anticipa le tendenze.
Ovviamente, se io dico “vado al meetup”, l’italiano idiota che poi mi scrive immediatamente scatta come un cane addestrato “allora e’ d’accordo con Grillo”. Ovviamente, il celebroleso necessita di appiopparmi una bandiera addosso prima di giudicare, perche’ in fondo l’importante e’ giudicare, giudicare, giudicare, e le etichette servono a quello.
Se aveste un QI superiore a 10 (diciamo un bovino con problemi di apprendimento) avreste notato almeno tre cose, invece di ripetere come tante scimmie ammaestrate la parola “populista”, cioe’ il tratto piu’ evidente di Grillo.
L’effetto Grillo ha bypassato tre grossi limiti , ha rotto tre muri, muri che impediscono a chiunque di interferire con la citta’ proibita della politica.
PArtiamo dai fatti: 300.000 firme autenticate. Essendo autenticate da notai, la discussione sui numeri conta poco. La questura puo’ dire quel che vuole della piazza di Bologna, i notai daranno loro torto. Nessun comitato referendario e’ mai riuscito a fare tanto. Di nessun partito.
La capacita’ di mobilitazione di Grillo e’ circa 3 volte superiore a quella della Lega Nord, una volta e mezza quella dei DS. Ma questo non e’ il problema, e’ solo il dato.
I problemi sono quei tre muri che sono crollati:
* I Costi. Sfruttando una base iniziale di suoi fans, piu’ servizi gratuiti offerti dalla rete, Grillo ha costruito un partito low cost. Sebbene l’organizzazione dell’evento (in gran parte finanziato da volontari e fans) sia comunque costosa , un partito come la Lega Nord costa svariati milioni di euri al contribuente, in un rapporto 1000:1 con il movimento di Grillo. Grillo NON ha bisogno di venire finanziato per fare cio’ che fa.
* I media. La specialita’ di Grillo e’ diventata, col tempo, quella di organizzare tramite internet degli eventi, che puntualmente finiscono sui giornali, obtorto collo ma ci finiscono. In questo senso, e’ il primo movimento politico del mondo a basare il 100% del proprio consenso su una presenza mediatica esclusivamente web. Grillo NON ha bisogno di giornali e TV amiche.
* I partiti. I movimenti come la Lega hanno avuto bisogno di conquistare posti nelle amministrazioni locali , per poi finanziarsi e crescere, fino a giungere a Roma. Nel fare questo e per fare questo hanno avuto bisogno di alleati e amici. E in politica, gli alleati indeboliscono. Grillo ha ancora le mani libere, e sono i politici a cercarlo, non lui a cercare i politici.
Grillo e’ arrivato a questa situazione probabilmente per caso. Quasi sicuramente si tratta di un meccanismo di cui non ha percepito la portata fino a ieri, e del quale oggi stesso non capisce ancora le potenzialita’.
Tanto per dire, in un paese come gli USA i tre punti di cui sopra sono i tre punti che mandano al potere un presidente.
Questo non significa che Grillo sia dalla parte del giusto, e le leggi che propone, anche se attuate (cosa che non sara’) sono disastrose. MA vedere coi miei occhi il movimento che ha creato dal nulla mi fa capire una cosa: ha creato un po’ piu’ di un partito, attingendo e svuotando quel movimento che erano i “girotondi”, e tutto il “movimentismo” di sinistra.
Il successo di Grillo e’ dovuto, oltre ad un uso sicuramente innovatore del Web (in confronto alla quale la classe politica sembra essere un gigantesco gregge di dinosauri, anche negli USA) , ad una serie di errori devastanti della sinistra e della destra.
1. La sinistra ha abbandonato i movimenti con una spocchia pretenziosa, pretendendo che la sconfinata distesa di merda montecitoriana fosse l’unica ad avere il diritto di essere definita “politica”. Oggi, le stesse persone militano da Grillo. Il quale dara’ loro cio’ che vogliono: sempre piu’ battaglie.
2. La sinistra radicale ha operato un voltagabbana assurdo nel nome di una non meglio precisata “governabilita’” intesa come il “governo che non governa ma sempre governo si chiama”. Grillo ha pescato moltissimo anche in quest’area. Alle prossime elezioni saranno NUDI.
3. La Lega Nord si e’ trasformata nel partito che rende Forza Italia “il meno peggio”. Berlusconi e Bossi stanno giocando al buono e al cattivo come due sbirri di provincia. Ma la base di FI si aspettava riforme in senso liberale che l’anima DC non vuole, e la base leghista si aspettava una propensione per l’azione diretta che Bossi ha rinnegato.
4. Molti sindaci nelle grandi citta’ hanno trasformato le giunte delle metropoli in dei frattali del governo di Roma, togliendo la sensazione di “controllo dal basso” che i tifosi di Grillo rivendicano. Ovviamente, chi si sente defraudato di questo potere militera’ li’.
In piu’ , tutta una pletora di piccoli partiti (Di pietro, Pecoraro Scanio) hanno bisogno di voti. Grillo non puo’ offrire nulla di significativo a grandi partiti come FI o DS, ma puo’ cambiare i destini di piccoli partiti.
In questo modo Grillo non dovra’ mai mettere piede in parlamento, perche’ gli bastera’ semplicemente “offrire consenso” al miglior offerente.
Come uomo di spettacolo, Grillo ha guadagnato moltissima pubblicita’. Se contiamo che questo “live” portera’ i partecipanti a comprare un eventuale DVD dell’evento, ha appena fatto una tournee delle stesse dimensioni di quelle di Vasco Rossi. A costi irrisori, con un’organizzazione praticamente gratuita e una resa mediatica spaventosa.
Chi glielo farebbe fare di formare un partito? Guadagna di piu’ cosi’, e specialmente entrare in politica lo distruggerebbe, mentre lui e’ riuscito a scavarsi una caverna “borderline”, abbastanza politica da rompere le palle e attirare attivisti, e abbastanza commerciale da farci i soldi. PERCHE’ dovrebbe entrare in politica? E’ OVVIO che non lo fara’ mai.
Sarebbe uno stupido se abbandonasse la comodissima posizione borderline che ha.
Inoltre, non dimentichiamo una cosa: lo show di ieri gli ha assicurato , tra qualche mese, un altro show in parlamento. Poiche’ i tempi della politica sono lunghi, per quel giorno avra’ il tempo di organizzare un altro evento mediatico di pressione. Il tempo a disposizione gli e’ dato dai tempi lunghi della politica, facilmente incalzabili dai tempi corti del web.
Come nel caso dell’ Opa su Telecom, finira’ in cialtronata o finira’ peggio. L’ Opa su Telecom e’ finita in cialtronata, perche’ Consob ha chiesto a Grillo di essere un operatore finanziario per compiere operazioni finanziarie.
Il parlamento e’ una preda piu’ debole: se la proposta di Grillo venisse rifiutata chi vota contro finirebbe sotto i riflettori che Grillo accendera’ per quel giorno. Se venisse disgraziatamente accettata… a parte i danni alla politica, avremmo due ingerenze parallele in politica, il Papa e Grillo.
Wow….
Tutto questo non fa di Grillo un eroe. Non ne fa un giusto e Grillo rimane quello che ogni politico italiano di oggi e’: populista.(1).
Non credo che Grillo otterra’ qualcosa , per la semplice ragione che non ha una mente politica a disposizione. Le proposte di legge che sostiene, una volta scritte in legalese, o dicono cose gia’ dette o sono inattuabili. Si poteva fare qualcosa di piu’ insidioso, a dire il vero, come pretendere che i partiti si sciolgano finite le elezioni: niente contratti di locazione, niente proprieta’, niente dipendenti, niente sedi, eccetera.
Come fa il Partito Democratico negli USA, per intenderci, ma obbligatorio. Sarebbe stata molto piu’ insidiosa, proprio perche’ lo fa il Partito Democratico in USA, di essere immateriale finite le elezioni.
La mancanza di proposte realmente ficcanti limita Grillo al ruolo di disturbatore, di guastatore, e nemmeno troppo pericoloso.
Non lo difendo, non lo scuso e non penso che abbia ragione.
Ma il problema rimane questo: sull’ Italia pende una spada di Damocle, perche’ chiunque abbia un malloppino di giovani fans da trasformare in attivisti (Corona, Totti, Vasco Rossi, Luttazzi, le Lecciso) puo’ in teoria produrre un movimento a costo zero, basato sul web, in grado di produrre eventi che costringono la stampa, obtorto collo, a parlare di loro come di entita’ politiche.
Questi movimenti sono privi di controllo, non hanno bisogno di finanziamenti ne’ di giornali amici, non necessitano di alleanze nelle amministrazioni locali e VENDONO consenso a piccoli politici che sono in parlamento per il rotto della cuffia.
Volevo vedere con i miei occhi cosa fosse la sua base e l’ho visto, mentre i celebrolesi che mi scrivono continuano a spararsi la posa “e’ populista e’ populista , quanto sono figo, guardate, io so che lui e’ populista e allora so come dovrebbe essere un politico serio”.
Mi nausea da fare schifo la stupidita’ mainstream di chi non sa dire altro che gridare “populista populista”, pretendendo anche che sia una cosa intelligente: e’ una cosa evidente, qualsiasi idiota capisce che Grillo e’ populista.
Quello che pero’ non ho visto in giro e’ uno straccio di analisi sul fatto che un partito senza costi (rispetto a quelli ordinari) e quindi senza sponsor in confindustria/ABI, un partito senza presenza in amministrazioni locali (e quindi senza alleati politici) , senza giornali amici (e quindi senza necessita’ di presenza in RCS & Co) , sia riuscito a guadagnare in un giorno quello che dei mastodonti come i DS , con investimenti ingenti, hanno fatto in piu’ di un mese: 300.000 firme. (2)
Quindi mi spiace, ma il segnale e’ forte e va amplificato. Perche’ il prossimo Grillo potrebbe invece aver voglia di andarci, in parlamento.
E di abbeverarci i suoi manipoli.
E saro’ molto sincero: se il massimo che l’intellighenzia italiana sa fare guardando Grillo e’ dire “populista”, non sono certo che il paese non lo meriti. Detto come va detto, se quella di Michele Serra su Repubblica e’ un’analisi del fenomeno Grillo, beh, beh, beh…. non sono certo che non sia il caso di abbeverare un paio di cavalli anche sulla sua scrivania.
Spazio speso bene.
Uriel
Fonte: www.wolfstep.cc/
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08.09.2007
Note:
(1) Il discorso di Weltroni a Torino e’ stato populista. Lo sono i discorsi di Berlusconi , quelli di Bertinotti e di CAruso. Lo sono quelli d’ D’Alema e di Fassino. E’ populista Fini ed e’ populista il Papa.
(2) I DS hanno raccolto piu’ firme in piu’ tempo. Per raccoglierne 300.000 , per il referendum, ci hanno messo piu’ di un mese.