DI ERIC ZUESSE
Il governo ucraino introduce ufficialmente la schiavitù e con termini generici impone la legge marziale che costringe a lavori forzati DISOCCUPATI – STUDENTI – AGRICOLTORI e PICCOLI IMPRENDITORI.
Il 23 settembre 2014, il Ministero delle Politiche Sociali ucraino ha annunciato ufficalmente l’introduzione della schiavitù civile, con un oscuro comunicato intitolato: “Il Governo ha allungato la lista dei servizi che devono essere svolti per la comunità, pena la legge marziale”. Dal linguaggio burocratico usato poteva sembrare che il suo contenuto fosse una comunicazione di scarsa importanza.
In relazione a quanto sta accadendo nella parte orientale del paese, il Consiglio dei Ministri ha modificato le procedure per il coinvolgimento delle persone fisicamente abili allo svolgimento dei servizi comuni, sotto la legge marziale, secondo quanto ha divulgato il Ministro per le Politiche Sociali Lyudmila Denisova.
Il Ministro ha detto che l’accordo vigente, approvato nel 2011, oggi deve essere migliorato per rispondere alle attuali sfide socio–politiche e alla necessità di prevenire le conseguenze di un’eventuale aggressione militare.
Lyudmila Denisova si è soffermata sul fatto che la procedura fa riferimento al termine “lavoro di servizio” e sta a significare che il popolo [sarà] coinvolto, senza dover chiederne il consenso, per essere impiegato in operazioni di polizia, [e in un lavoro collaterale] di carattere difensivo, come pure come per un impiego fisico [riferito ad esempio a atti di guerra], alla gestione di disastri naturali o militari, durante uno stato di mobilitazione e di guerra. [Un testo particolarmente astruso potrebbe rivelare il desiderio di evitare enfasi sulla frase “senza necessità di consenso” che esprime un nuovo fondamentale carattere giuridico, l’applicazione legale della schiavitù per cittadini civili ucraini, che possono essere selezionati in base a criteri vaghi e applicabili alla maggior parte della popolazione civile.]
Il Ministro ha detto che la categoria di persone che potrà essere coinvolta per questi lavori, include tutti i lavoratori autonomi.
Inoltre, l’elenco dei servizi per la comunità previsti in tempo di guerra, comprenderà certi lavori che mirano a garantire la difesa dello Stato (compresi lavori di rimozioni lungo i confini dello stato, su campi di aviazione, e fortificazioni). Inoltre potranno coprire anche lavori relativi a emergenze di natura industriale, naturale o militare, che potranno rendersi necessari durante il periodo in cui sarà in vigore la legge marziale (come rfimozione dei detriti, lavori stradali e altri che siano condiderati collaterali alla fornitura di materiali di consumo per la Forze Armate per altre formazioni militari).
Nota:
Il Servizio per la comunità coinvolgerà tutta la popolazione in età lavorativa, comprese le persone che non sono soggetti alla coscrizione, che non abbiano né restrizioni per età o salute che impediscano loro di lavorare nel periodo in cui sarà in vigore la legge marziale (anche le persone considerate abili saranno arruolate per lavori nel settore della difesa, del sostentamento della popolazione, e per tutte le imprese a cui verrà richiesto di svolgere lavori di natura difensiva durante qualsiasi periodo di mobilitazione o di guerra) vale a dire:
- Disoccupati e altre persone senza occupazione [quando si dice: disoccupati e altri disoccupati];
- I lavoratori che svolgono la propria attività, mentre è in vigore la legge marziale, presso imprese non siano impegnate nella realizzazione di incarichi di mobilitazione (ordini del governo) e che non sono nell’elenco delle unità di protezione civile (quelle-non-militari) – per trasferire una parte di questi lavoratori ed evitare il rischio di un completo arresto della produzione [ industriale privata];
- Le persone occupate in agricoltura per la propria sussistenza [cioè, i piccoli agricoltori];
- Studenti universitari e studenti di scuole professionali;
- Tutti coloro che sono lavoratori autonomi.
Con ciascuna di queste categorie di persone sarà stipulato un contratto di lavoro a tempo determinato.
L’annuncio ufficiale non fa riferimento – in nessun punto – né alla retribuzione, né alla regolamentazione del lavoro, ma dice solo che queste persone saranno “inserite in un contratto di lavoro a tempo determinato … senza obbligo del proprio consenso“ e che “saranno soggette a operazioni di controllo“. Il mistero su come sia possibile un “accordo-senza-obbligo-di-consenso” (bellissimo ossimoro da idioti) non ha avuto nessuna risposta, soprattutto perché, comunque, “deve essere applicato“. Così, la presunzione di fondo qui sembra essere solo che ‘ottenere il consenso del lavoratore non è obbligatorio‘ perché l’accordo cominci ad essere valido, in quanto il governo ha il diritto di “imporre l’accordo”.
Sembra una situazione orwelliana, ma è così che stanno le cose. L’America dichiara di essere una ‘democrazia’, ma ha un potere che può imporre questo tipo di governi, ma contemporanemente condanna la Russia perché è un paese ‘non-democratico’. Quindi, forse, il team di Obama ha spiegato molto bene ai suoi Pupazzi dell’Ucraina come si può diventare Orwelliani.
Se ci fosse ancora Stalin si farebbe una bella risata di pancia: in ogni caso, la Russia di oggi è notevolmente migliorata dai suoi tempi, e ancora di più dopo la fine del comunismo, da quando è diventata solo La Russia, senza nessuna Unione Sovietica e da quando è finita la sua ideologia marxista economicamente paralizzante. Al contrario, gli Stati Uniti ultimamente si stanno avviando verso il fascismo, e si sono superati in questo da quando hanno instaurato in Ucraina un regime che ha definitivamente un carattere nazista. Adesso gli Stati Uniti lo chiamano ‘democratico’, ma è con questo tipo di governi che stanno diffondendo la ‘democrazia-americana‘ anche in altri posti, come Iraq, Libia, Egitto e Siria.
Poi, il 25 settembre, il più importante quotidiano economico tedesco, il Deutsche Wirtschafts Nachtrichten, ha pubblicato questo titolo “Verso uno stato autoritario: l’Ucraina introduce i lavori forzati” e scrive:
“Le nuove regole annunciate dal Ministro per la politica sociale sui lavori di servizio indicherebbero l’introduzione dei LAVORI FORZATI, in violazione alla Convenzione Europea sui Diritti Umani” come ha asserito Andrej Hunko, Membro del Bundestag dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’ Europa. “Il tentativo di Yatsenyuk di regolamentare i lavori forzati adesso è legge ed è un passo ulteriore, verso una società autoritaria, che deve essere fermato. Questo è esattamente il contrario di quello sviluppo democratico dell’Ucraina, previsto dal Movimento di Maidan.”
Il giornale tedesco scrive che questa decisione potrebbe “assorbire le conseguenze della guerra civile.” (Questo è quella guerra.)
Un altro bollettino, questo senza data, arriva da un sito lettone http://newstwenty4seven.com/en/news/ukraintsev-zastavjat-ryt-okopy, con il titolo “Ucraini obbligati a scavare trincee”; e si apre con una foto di lavoratori che scavano una buca (non si sa se per la guerra, per una fossa comune o se per altri usi) e vi si legge:
Il governo ucraino ha introdotto l’obbligo al lavoro, obbligando i cittadini a compiti di natura difensiva in tempo di guerra, secondo quando ha pubblicato il servizio stampa del Ministero della polica sociale ucraino e firmato dal Capo Dipartimento Lyudmyla Denysova.
Il governo, secondo la Denisova, ha apportato alcune variazioni nel sistema di reclutamento di persone fisicamente idonee per svolgere “lavori socialmente utili in stato di legge marziale”. In particolare, è stato definito il significato di “servizio di lavoro”, che coinvolge obbigatoriamente i cittadini per lo svolgimento di lavori forzati di natura difensiva e di emergenza in tempo di guerra, senza richiedere il loro consenso.
I “Lavori socialmente utili” indicano lavori da svolgere lungo i confini dello stato, in aeroporti e nelle fortificazioni militari, come rimuovere macerie e svolgere mansioni “che abbiano inerenza con lavori necessari per le forze armate e altre formazioni militari”.
Nei lavori forzati è previsto, in particolare, l’impiego di disoccupati, studenti, agricoltori e imprenditori privati.
Queste notizie fanno riferimento a fonti ufficiali ucraine raccolte sul sottofondo di altre decisioni del governo ucraino che è ormai in bancarotta. Era la stessa situazione anche prima della guera civile, ma gli ultimi 17 miliardi di dollari prestati al governo dal FMI, per consentire il pagamento dei soldati e per comprare armi e munizioni per continuare il macello della popolazione delle regioni che non hanno accettato di legittimare il colpo di stato, è servito solo a spingere il governo un po’ più giù, dentro il baratro.
Il costo che deve sostenere l’Ucraina, per raggiungere una ‘stabilità elettorale democratica’, con un macello di massa della popolazione delle regioni del paese, che si oppongono al gruppo di potere installato da Obama, dopo il voto che ha schiacciantemente appoggiato il rovesciamento di potere voluto da Obama, è diventato troppo alto per poter andare avanti. Forse questa è una parte delle ragioni per cui adesso è stata reintrodotta la SCHIAVITU’ — per abbassare i costi, così il governo ucraino potrà ripagare almeno una porzione dei soldi che ha preso in prestito da FMI, USA e UE.
Quindi, è per questo che la guerra civile, avviata da Obama a febbraio del 2014 con il rovesciamento del Presidente dell’Ucraina, democraticamente eletto da un voto di tutta la nazione Ucraina, ha prodotto un nuovo governo che adesso è al collasso. Dal momento che l’Occidente non continuerà a dare altri prestiti, il governo, a quanto pare, sta cominciando a trasformare alcuni dei suoi cittadini in schiavi, in modo da ottenere di fatto, quello che i governanti nominati volevano fare, come ad esempio continuare ad ammazzare quelli che non vogliono votare per loro.
Se la riduzione in schiavitù della popolazione civile ucraina dovesse diventare troppo diffusa ed evidente da essere ignorata, allora forse New York Times, Washington Post, NBC, CBS, ABC, CNN, ecc… cominceranno a parlarne, ma dovranno essere trascinati a farlo. Quello che è particolarmente interessante in questa fase iniziale è che le persone che la squadra di Obama ha messo a capo dell’ Ucraina, lo vogliono imporre e (vigliaccamente) pensano che usando parole vaghe, tortuose e burocratiche, saranno solo poche le persone che negli Stati Uniti e nell’UE si renderanno conto di quello che stanno facendo.
Ma la notizia è già apparsa su un sito tedesco, e anche su un sito lettone. Forse il pubblico americano sarà l’ultimo a scoprirlo, fatta eccezione per poche persone che lo leggeranno su questo sito che pubblica “News That’s Fit To Print,” – Notizie che vale la pena stampare – indipendentemente dal fatto che il Grande Fratello possa essere d’accordo a parlarne o che non lo sia.
Eric Zuesse, ricercatore storico è autore del recentissimo They’re Not Even Close: The Democratic vs. Republican Economic Records, 1910-2010, e di CHRIST’S VENTRILOQUISTS: The Event that Created Christianity.
Fonte: http://www.infowars.com
Link: http://www.infowars.com/ukraine-government-officially-introduces-slavery-with-vague-terms/
28.09.2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario