DI PAOLO BARNARD
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Aggiornamento Il Più Grande Crimine 13
Breve,
ma molto grave: un esempio di come ci fottono. Nel caso che prendo in esame, al
primo livello sta il Potere, cioè la grande finanza del Libero Mercato – che è
la macchina globale per distruggere la sovranità democratica di tutti noi e
sfruttarci per profitto ( Il Più
Grande Crimine, paolobarnard.info, 2010), e Israele – che è la più grande e criminale base militare USA nel
mondo sorretta da una lobby di potere inattaccabile (Perché ci Odiano, Rizzoli 2006).
Al
secondo livello ci sono i loro procacciatori di vittime, fra cui cito in
particolare Marco Travaglio, Carlo De
Benedetti/Repubblica, Roberto Saviano, cioè Nessuno Tocchi Israele (se non
ci cacciano da tutti i media) e Nessuno Tocchi Goldman Sachs.Questi procacciatori
radunano e organizzano le masse adoranti e ignare, che vengono poi inoculate con
i dettami fondamentali: primo, il nemico dei diritti sta tutto in quella
direzione là (da tutt’altra parte rispetto al nemico reale); secondo, il bene
sono i governi tecnici alla Mario Draghi (la Goldman deve tornare a palazzo
Chigi); terzo, lo Stato non spenda a deficit per tutelare i cittadini (ci pensa
il Libero Mercato del lavoro a chiamata e dei 30 milioni di nuovi disoccupati);
quarto l’euro e la UE del Trattato di Lisbona come virtù (la virtù di
trasformarci in schiavi alla disperazione come in Irlanda).
Al terzo livello, si trovano cruciali personaggi
che s’infiltrano fra noi grazie ai falsari massmediatici di cui sopra, e sono
quelli che maneggiano le siringhe che ci inoculano la dottrina del Potere. Due
esempi. Guido Ascari, economista
dell’ala neoclassica (significa Libero Mercato a go-go e lo Stato si metta da
parte), è uno dei massimi formatori politici di Libertà e Giustizia, quelli del
Palasharp con Saviano e Co., quelli ‘giusti’ per capirci. E a proposito d’Israele,
troviamo l’Ascari nel 2010 a presenziare una partnership fra l’ultra liberista
Mari Stella Gelmini e l’Autorità Palestinese su uno studio di riforma
dell’economia palestinese chiamato The Palestinian economy:
theoretical and practical challenges, dove si propongono i catastrofici modelli
economici di destra finanziaria come il Liberismo, le aree di Free Trade e il
General Equlibrium a un popolo prigioniero massacrato dall’Apartheid sionista e
dalle sue bombe.
E
poi c’è Fabio Scacciavillani*, il
blogger di economia del Fatto Quotidiano, un uomo della micidiale scuola di
Chicago di Milton Friedman (Friedman, l’amico caro di Pinochet), e naturalmente
uomo di Goldman Sachs al Fatto. E’ lo stesso personaggio che troviamo
intervistato sul New York Times e descritto come “economista che dà consulenze agli Hedge Funds” (quelli che
scommettono miliardi sul crollo degli Stati UE o sugli sfratti di milioni di
famiglie) e che dice “Berlusconi vuole
evitare le urgenti riforme strutturali del mondo del lavoro e delle pensioni”,
che sapete bene cosa significa, significa ulteriore chemioterapia di precariato,
e una bella mazzata a pensioni che in Italia al 50% non arrivano alla soglia di
povertà ufficiale.