Introduzione di Patrizia Ligabo’.
Nella poesia “Come alberi” furono d’ispirazione due alberi intrecciati, scorti sul cammino dell’autrice durante una ‘immersione’ nella natura. Questa ultima è da sempre musa delle parole, generatrice di poemi, e prose. Nel testo dell’opera di Monica Bisi si evince, al centro del componimento il nostro destino umano legato agli altri esseri umani. Tuttavia, il coraggio e la capacità di saper star da soli, divengono elementi fondamentali per conoscere sè stessi, e di conseguenza per trovare un proprio equilibrio e centratura durante il proprio percorso. Il tempo non è nemico, nè tiranno; al contrario è un alleato ed un distributore di saggezza. Al contempo nel poema si sottolinea l’importanza di una propria individualità anche negli spazi, e di un proprio pensiero non massificato. In conclusione dell’opera, la poetessa invita a saper ascoltare: il proprio istinto , le proprie sensazioni , e la propria natura attraverso la conoscenza di sé stessi che è fondamentale e vitale.
Finalmente liberi e sè stessi.
Come Alberi
Forse amare
è crescere insieme,
con le radici intrecciate,
e la chioma che freme.
Ma io amo gli alberi
che san stare da soli,
coraggiosi, svettanti,
vivono al di fuori.
E non temono il tempo,
e accolgono il vento,
vivono in modo intenso
ogni singolo momento.
Così scorrono gli anni
e provo a capire
sulla mia pelle
cosa voglio sentire.
7 Luglio 2021, Monica Bisi.
Articolo di Patrizia Ligabo’, pubblicato da Giulio Bona per ComeDonChisciotte.org