All’inizio della puntata riflettiamo sui commenti dei lettori alla puntata precedente dato che gli spunti di riflessione sono tanti e non si possono esaurire in una puntata, ne discuteremo direttamente insieme.
Siete tutti invitati alla diretta Youtube e Facebook del 2 maggio 2021 alle 19 (seguiteci su Facebook per eventuali modifiche o aggiornamenti).
Oggi riflettiamo con Stefano Re su un tema cruciale dell’attualità che viviamo: la distruzione sistematica delle libertà democratiche, la devastazione di quello che a breve si potrà definire l’Ancien régime degli stati nazionali, mette tutte le menti libere e critiche davanti a un bivio: vivere all’interno della bio-tecno-dittatura che si sta profilando, subire il transumanesimo, sorvegliati e puniti al primo sgarro? Or to take arms against a sea of troubles, / And, by opposing, end them?
Sempre più, alle folle mascherate che celebrano la germofobia come tratto distintivo di civiltà – in realtà esprimendo la codardia esistenziale congenita nelle masse occidentali – si stanno opponendo gruppi di giovani e giovanissimi che decidono di prendere una casa in campagna e crearsi le loro comuni. Ma è davvero utile autoconfinarsi in una riserva? E se questo distacco non avvenisse in sparuti gruppi isolati, ma fosse organizzato, strutturato, pensato come società civile che si distacca dalla follia bio-tecno-totalitaria? È possibile pensare a un Great Divide, il Grande Distacco dei liberi dal sistema, come inizio di una guerra di civiltà contro la barbarie promessa da tecnici e finanzieri?
Come sempre a RifletteRe, noi facciamo le domande, a voi le risposte. Buona Visione!