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L’8 febbraio, in un intervento in parlamento, la senatrice rumena Diana Ivanovici Șoșoacă ha osservato che:
– Un minuto prima che i sismografi rilevassero il terremoto, i gasdotti e gli oleodotti turchi hanno interrotto il traffico (n.b.: questa è la sola rivelazione che non abbiamo potuto verificare).
– 24 ore prima del terremoto dieci Paesi occidentali hanno ritirato i loro ambasciatori da Ankara.
¬– Cinque giorni prima del terremoto diversi Paesi occidentali, tra cui la Romania, hanno sconsigliato viaggi in Turchia, senza peraltro fornire spiegazioni.
Il terremoto in Turchia e Siria è stato seguito da 150 repliche, delle quali la seconda è stata la più intensa (anche più della prima). Diversamente da quanto accade di solito, non c’è stato un epicentro, ma il sisma si è sviluppato per diverse centinaia di chilometri lungo una faglia. Non si esclude la possibilità di altre repliche, anche a Istanbul.
Peraltro:
Ben 15 società turche esportano materiale, acquistato negli Stati Uniti per 18,5 milioni di dollari, verso una decina di società russe soggette alle misure coercitive unilaterali Usa [1].
La Turchia ha respinto le richieste del sottosegretario Usa al Tesoro, incaricato di Terrorismo e Intelligence finanziario, Brian Nelson, che pretendeva la fine sia delle esportazioni militari turche in Russia sia dell’opposizione all’adesione alla Nato della Svezia [2].
Il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream del 26 settembre 2022 è stato pubblicamente annunciato dal presidente statunitense Joe Biden, durante una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, come un’operazione che avrebbe fatto eseguire in caso d’intervento russo in Ucraina; posizione confermata dalla sottosegretaria di Stato Victoria Nuland, in un’audizione al Congresso [3].
– Durante la seconda guerra mondiale gli Stati Uniti hanno testato con successo la possibilità di provocare tsunami, come confermano documenti declassificati neozelandesi [4].
– Alla fine della guerra del Vietnam Stati Uniti e Unione Sovietica decisero di astenersi da atti di guerra ambientale. Nel 1976 firmarono la Convenzione sul divieto dell’uso di tecniche di modifica dell’ambiente a fini militari o a ogni altro scopo ostile [5]. Secondo questo Trattato sono vietate «tutte le tecniche che hanno lo scopo di modificare – grazie a una manipolazione deliberata di processi naturali – la dinamica, la composizione o la struttura della Terra», ovviamente inclusi i terremoti.
– Con il crollo dell’Unione Sovietica, gli Stati Uniti hanno arruolato gli scienziati ex sovietici impegnati nel programma Pamir, che avevano provocato con successo terremoti [6].
Già nel 2010 Réseau Voltaire sollevò la questione in occasione del terremoto di Haiti, che coincise con l’inizio dell’esercitazione del Pentagono ufficialmente finalizzata a coordinare e dispiegare soccorsi privati in zone di catastrofe [7]. La senatrice Diana Ivanovici Șoșoacă si spinge oltre e interpreta questi elementi come conferma che il terremoto in Turchia e Siria è stato provocato dagli Stati Uniti.
È comunque chiaro che l’amministrazione Biden non ha compassione per le vittime; infatti impedisce ai soccorsi occidentali di raggiungere la Siria, a eccezione della zona d’Idleb, controllata dagli Jihadisti. Certamente il segretario di Stato Antony Blinken si è compiaciuto che gli Stati Uniti abbiano inviato in Turchia i soccorsi più consistenti, ma non è un sentimento condiviso dalle persone del posto che abbiamo potuto contattare.
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NOTE
[1] «Russia’s Ukraine War Effort Fueled by Turkish Exports», Jared Malsin, The Wall Street Journal, February 3, 2023.
[2] «U.S. warns Turkey on exports seen to boost Russia’s war effort», Jonathan Spicer, Reuters, February 5, 2023.
[3] « Comment les États-Unis ont détruit Nord Stream », par Seymour M. Hersh, Réseau Voltaire, 11 février 2023.
[4] « Tsunami bomb NZ’s devastating war secret » et « Devastating tsunami bomb viable, say experts », par Eugene Bingham, New Zealand Herald, 25 et 28 septembre 1999. « Experimental bomb to create huge tidal wave was tested in 1944 » par Kathy Marks, The Independent, 27 septembre 1999.
[5] Il Trattato è firmato oggi da 48 membri della Nato su 195. Cf. Nations unies, collection des Traités
[6] La Nato ha svolto molte ricerche sui terremoti, quelle rese pubbliche riguardano solo l’impatto e non se possono essere provocati.
[7] “Haiti e l’arma sismica”, di Thierry Meyssan, Traduzione di Giuditta Tuttouno, Rete Voltaire, 28 gennaio 2010.
Rachele Marmetti