DI MICHAEL SNYDER
Ricordate cosa accadde quando Cipro tentò di sfidare l’Unione europea? Alla fine, crollò l’intero sistema bancario del paese e fu confiscato il denaro dei conti bancari privati. Ebbene, anche alla Grecia potrebbe toccare una sorte simile. Fino ad oggi, il governo Greco non ha ricevuto denaro dall’U.E. né dal FMI dall’agosto del 2014. Come potete immaginare, questo significa che i conti pubblici Greci sono in secca. Il nuovo governo Greco continua a insistere sul fatto che non potrà mai “violare il suo mandato anti-austerità”, ma la vite si va stringendo sempre più.
In questo momento il tasso di disoccupazione in Grecia è superiore al 25 per cento e il sistema bancario è sull’orlo del collasso. Non ci vorrà molto prima che si scateni il panico, e quando accadrà ci sono già voci che l’Unione europea confischerà i soldi dai conti bancari privati, proprio come ha fatto a Cipro.
Durante tutta questa crisi pluriennale, le cose non sono mai state così fosche per il Governo Greco. Difatti, per poco la Grecia non ha rischiato il 12 maggio scorso di essere inadempiente per un pagamento dovuto quel giorno al FMI. Il paese è al verde, e nelle prossime settimane sono previsti altri importanti pagamenti.
‘Atene a malapena è riuscita a onorare il suo ultimo pagamento del 12 maggio al FMI, ed è riuscita a farlo, riportano i media Greci, solo quando il governo ha scoperto che poteva utilizzare un fondo di riserva di cui non era a conoscenza’.
Kathimerini, un quotidiano Greco, scrive che il primo ministro Alexis Tsipras ha scritto al capo del FMI – Christine Lagarde – avvertendola che la Grecia non sarebbe stata in grado di effettuare quel pagamento previsto in maggio del valore di € 762.000.000 (871.000.000 $, £ 554.200.000).
A fine mese sono attesi i pacchetti pensione e pubblico impiego, e sulla base di queste notizie Atene potrebbe non essere in grado di mantenere gli impegni presi. Anche se ci riuscisse, il paese deve al FMI altri 305 milioni di Euro il 5 giugno prossimo.
Nelle due settimane successive al 5 giugno, sono in scadenza altri tre pagamenti sempre al FMI, per un totale dovuto al FMI per giugno 2015 di 1,5 miliardi di Euro.
I Tedeschi e gli altri ‘falchi’ europei attendono con ansia queste scadenze di pagamenti, in modo da poter spingere la Grecia ad accettare un accordo.
Nel frattempo, le banche Greche nuotano in acque tempestose. Molte di esse sono praticamente sprovviste di prestiti collaterali, e senza un intervento esterno alcune cadranno in profonda crisi nel giro di poche settimane. Queste le notizie che giungono da Bloomberg…
‘Alle banche Greche mancano i prestiti collaterali di cui hanno bisogno per restare in vita, un quadro critico che potrebbe forzare la mano al Primo Ministro Alexis Tsipras, dopo settimane di rischi calcolati nei confronti dei creditori’.
Mentre i conti di deposito abbandonano il sistema del credito, i creditori usano i collaterali ancora ‘parcheggiati’ nella Banca Centrale Greca per far affluire ogni settimana sempre maggiori liquidità di emergenza. Secondo alcuni economisti, nel peggiore degli scenari, questa possibilità di sopravvivenza si esaurirà completamente nel giro di tre settimane, facendo cadere le banche nell’insolvenza.
“Il momento in cui i collaterali si esauriranno potrebbe giungere molto presto” hanno scritto gli analisti della JPMorgan Chase Bank, Malcolm Barr e David Mackie in una nota ai clienti del 15 maggio scorso. “Le pressioni sulla liquidità del governo, sul sistema bancario e l’agenda politica stanno tutti convergendo verso la fine di Maggio – inizio Giugno”.
Se non si raggiunge un accordo, per la fine del mese prossimo la Grecia potrebbe sprofondare in una crisi come quella di Cipro, o anche peggio.
E se questo accadesse realmente, corrono già le voci che “sarà imposta una soluzione modello-Cipro”. Consideriamo quello che ha detto recentemente James Turk a King World News…
‘La troika UE-BCE-FMI ancora non ha staccato la spina con le banche Greche, ma questa citazione nel Financial Times dello scorso weekend dovrebbe essere un monito per chiunque abbia ancora denaro depositato nel paese: ‘L’ìdea di ricorrere ad una soluzione modello-Cipro per la Grecia, sta guadagnando terreno tra diversi ministri dell’eurozona, secondo un funzionario coinvolto nelle trattative’.
La BCE praticamente nuota in un mare di debiti che la Grecia non sarà in grado di ripagare, e di certo non intende perderlo questo denaro. E poichè la Grecia non è in una condizione finanziaria tale da poter ripagare quello che ora ammonta a 112 miliardi di euro di debiti, la BCE ha due alternative:
può rivendicare questo suo credito nei confronti della Grecia di 112 miliardi di euro dalle banche centrali dell’Eurozona e quindi, a caduta, dai contribuenti di quei paesi, cosa che è politicamente non fattibile;
oppure può confiscare il denaro depositato nelle banche Greche, come avvenne a Cipro e come scrive oggi il Financial Times.
Non c’e’ bisogno di dire che una mossa del genere scatenerà il panico in tutta Europa.
Assisteremo davvero a questa cosa?
Ebbene, ricordiamoci che in Aprile scorso il Governo Greco ha già ‘prelevato’ liquidi inattivi presenti nei conti bancari dei governi regionali e dei fondi pensione. Ecco il report di Bloomberg sull’avvenimento.
Trovandosi a corto di soluzioni, il Primo Ministro Greco Alexis Tsipras ha dato ordine ai governi locali e agli enti pubblici del governo centrale di trasferire le loro liquidità ‘inattive’ alla Banca Centrale Greca, per poter investire in debiti pubblici a breve termine.
Secondo due persone coinvolte nell’iniziativa, il decreto per la confisca delle riserve nelle banche commerciali e il loro trasferimento alla Banca Centrale Greca, potrebbe riguardare una somma di circa 2 miliardi di euro (2,15 miliardi di dollari statunitensi). Ma la gente dice che quel denaro doveva servire a pagare stipendi e pensioni alla fine del mese.
“E’ una decisione politicamente e istituzionalmente inaccettabile” ha dichiarato lunedì scorso Giorgos Patoulis, sindaco della città di Marousi e presidente dell’Unione Centrale delle Municipalità e dei Comuni della Grecia. “Nessun governo prima d’ora ha mai osato togliere denaro ai comuni”.
E il passo successivo potrebbe essere quello di levarlo dai conti bancari dei privati cittadini.
La maggior parte dei Greci ricorda molto bene quello che è accaduto a Cipro soltanto due anni fa. E’ il motivo per cui molti hanno già prelevato nelle scorse settimane parecchio denaro dai loro conti bancari. Ecco cosa scrive al riguardo Wolf Richter…
“I Greci ricordano benissimo quello che accadde a Cipro nel 2013,quando l’Europa diede il via libera alle banche locali di bloccare il denaro dei conti bancari privati. Cipro e Grecia sono molto legate tra loro; la Grecia considera l’isola come una nazione-sorella.”
Se ancora esisteva un qualche barlume di fiducia nelle banche Greche, quel giorno è svanito del tutto. Da quel giorno infatti la gente è diventata molto attenta a cogliere ogni possibile segnale che indicasse che stava per succedere la stessa cosa anche nel loro paese. Tutti erano pronti ad agire al primo segnale di pericolo: le banche non possono confiscare il denaro che la gente ha sotto il materasso. I liquidi possono sempre essere nascosti ovunque.
Ci auguriamo fortemente che alla Grecia non tocchi la stessa sorte di Cipro.
Ma oggi, entrambe le parti confidano nella resa dell’altra parte.
I Tedeschi pensano che ad un certo punto il disagio economico e finanziario sarà così grande che il governo Greco sarà costretto e cedere alle loro richieste.
I Greci pensano che la minaccia di una nuova e diffusa crisi finanziaria europea costringerà i Tedeschi a cedere all’ultimo momento.
E se entrambi si sbagliassero? Se entrambe le parti non volessero cedere e ci portassero tutti sull’orlo del disastro?
E’ tanto che parlo di un prossima grossa crisi finanziaria in arrivo per l’Europa.
Questa potrebbe essere la scintilla che la scatenerebbe.
Michael Snyder
Fonte: http://theeconomiccollapseblog.com
18.05.2015
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63