La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

RIECHEGGIA LA WERMACHT

blank
A cura di Olimpia
Il 19 Luglio 2006
129 Views
129 Views

blank

DI GILAD ATZMON
Counterpunch

I raid israeliani su Gaza e sul Libano

Due settimane fa militanti palestinesi hanno catturato un legittimo obiettivo militare, un soldato israeliano. Ieri un attacco eroico orchestrato in maniera analogamente schiacciante da combattenti guerriglieri di Hizbollah. Entrambi gli attacchi sono avvenuti per mandare un messaggio di resistenza: Israele non riuscirà mai a imporre la sua disgustosa nozione unilaterale di ‘pace’. Di fatto il ritiro unilaterale può aver avuto un effetto magico sugli elettori israeliani così come su alcuni leader occidentali sionistizzati come Bush, Blair e la Merkel. Però gli abitanti di Gaza e dei villaggi del sud del Libano sono un po’ meno impressionati dall’inclinazione israeliana nei confronti della pace. A Gaza e nel sud del Libano è abbastanza chiaro che le forze della resistenza araba si opporranno all’agenda unilaterale israeliana fino alla fine dei tempi. Sanno bene che, così come il tango si balla in due, la pace non trionferà finché la causa palestinese non verrà affrontata in modo appropriato. In breve, le diverse forme di ritiro unilaterale israeliano dal Libano, da Gaza o addirittura dalla Cisgiordania (che avverrà) non daranno pace a Israele. Al contrario invece; gli arabi non sono stupidi, sanno molto bene che Israele ha lasciato il Libano dopo essere stato umiliato sul piano militare per vent’anni. Sanno anche che Sharon non è scappato via da Gaza perché stava inseguendo la pace. I palestinesi sanno inoltre che è solo una questione di tempo perché avvenga anche in Cisgiordania. Per essere precisi è dal 1973 che il potere deterrente di Israele sta diminuendo. È dal 1973 che Israele non riesce a sconfiggere nessuno dei suoi nemici. Al contrario, un po’ per volta sono i nemici di Israele che sono in grado di dettare le manovre politiche e tattiche israeliane. Nelle ultime due settimane sono state due organizzazioni paramilitari relativamente piccole, che usano tecniche di guerriglia, che sono riuscite a portare Israele a scatenare tutta la sua potenza militare contro civili innocenti sia a Gaza che in Libano.

Però la reazione israeliana agli attacchi dei militanti palestinesi e Hizbollah è abbastanza strana. Nonostante sia i militanti palestinesi sia Hizbollah inizialmente abbiano colpito obiettivi militari legittimi, la controffensiva israeliana è stata chiaramente diretta verso obiettivi civili, infrastrutture civili e ha visto uccisioni di massa dirette verso una popolazione innocente. Non serve un genio per capire che non è certo il modo per vincere una guerra o affrontare un tipo di combattimento particolare come la guerriglia.

Vorrei far notare che ancora una volta il governo israeliano ci offre uno scorcio affascinante sulla forma mentis della psiche collettiva israeliana. Cercherò di sviluppare questa questione.

A causa di alcune evidenti circostanze storiche, l’esercito israeliano in origine è stato creato per combattere armate arabe. Era pensato per vincere guerre convenzionali sui campi di battaglia. È stato costituito anche per sfinire la volontà dei vicini di Israele di combattere esercitando una certa superiorità opprimente nell’aviazione e una politica di minaccia nucleare. Dalla fine della guerra fredda le cose sono cambiate. Israele non è più minacciato dagli stati vicini, piuttosto, negli anni più recenti è diventato evidente che in realtà è il popolo palestinese che alla fine distruggerà il sogno di uno stato ebraico nazionale.

È abbastanza strano che Israele non abbia mai adattato o corretto la sua dottrina militare per adeguarla alle nuove condizioni emergenti. Invece ha riqualificato molte delle sue unità combattenti come forze di polizia, ha trasformato alcuni dei suoi carri armati in veicoli della polizia e tuttora non ha ancora modificato significativamente la sua dottrina militare. Proprio come la Wehrmacht alla fine della seconda guerra mondiale, le IDF (Forze di difesa israeliane) seguono ancora in maniera classica la dottrina militare offensiva. Finora, invece di vincere sul campo di battaglia, le IDF al momento si stanno stremando disperatamente su due fronti combattendo organizzazioni paramilitari relativamente piccole. Ma la situazione può peggiorare, è piuttosto verosimile che l’entusiasmo eroico palestinese si espanda in Cisgiordania. Se dovesse succedere, le IDF si troverebbero coinvolte in una guerra totale ad appena pochi chilometri dai centri israeliani a maggiore densità di popolazione. Evidentemente il cosiddetto esercito più forte del Medio Oriente sta combattendo una guerra disperata che non potrà mai vincere né sul piano tattico né su quello morale.

A livello tattico abbiamo sufficienti riferimenti storici per dedurre che nessun esercito coloniale ha mai vinto contro la guerriglia. La ragione è semplice, più un’armata coloniale sparge distruzione, più i guerriglieri combattenti diventano popolari fra la popolazione circostante che li sostiene. Questo è proprio il caso di Gaza e Beirut oggi. Più stragi ci sono a Gaza, più forte diventa Hamas. Più bombe vengono sganciate sull’aeroporto di Beirut, più giovani vorranno unirsi ad Hizbollah.

Ma non finisce qui, sia i militanti palestinesi che Hizbollah sono stati molto furbi a scegliere obiettivi puramente militari. Mentre in passato Hamas veniva associata agli attentati suicidi contro i civili israeliani, questa volta sono stati presi di mira soldati israeliani e postazioni puramente militari. In altre parole, è praticamente impossibile obiettare sul fatto che i militanti palestinesi e Hizbollah in realtà hanno agito come legittimi gruppi di resistenza paramilitari che combattono contro un esercito coloniale e forze di occupazione.

Comunque, leggendo le notizie che arrivano dal Medio Oriente, è abbastanza ovvio che il governo israeliano non abbia un piano chiaro per reagire alle attuali operazioni militari provocatorie contro il suo esercito e come se non bastasse, le IDF non hanno mezzi per rispondere ad assalti di guerriglia del genere. I crudeli danni collaterali di oggi a Beirut come a Gaza sono la prova che almeno sul piano militare, Israele è in una situazione assolutamente disperata. Non ha una risposta né politica né militare per controbattere la resistenza araba. Ma qui sta il punto; Israele non ha bisogno di una risposta in quanto tale, non la cerca nemmeno.

Israele è una democrazia ad orientamento razziale. I suoi leader sono impegnati in un’unica cosa, cioè mantenere il loro potere politico. Per quanto riguarda il gioco politico israeliano, le regole sono semplici, più sangue arabo hai sulle mani più sei adatto per avere successo nel tuo lavoro al governo. Questa regola ovviamente ha avvantaggiato Rabin, Sharon, Barak e Netanyahu. Olmert e Peretz sono ancora abbastanza indietro. Sia al primo ministro che al suo ministro della difesa manca qualche esperienza reale in questioni militari e di sicurezza per hanno parecchio da recuperare.

In altre parole Peretz e Olmert devono fornire al popolo israeliano un glorioso spettacolo di spietata rappresaglia. Devono dimostrare ai loro entusiasti elettori che hanno interiorizzato il vero significato biblico di ‘occhio per occhio’. Di fronte al massacro di oggi a Beirut sembra in qualche modo che abbiano provato addirittura a dare al vecchio detto ebraico un nuovo significato. Per quanto devastante possa sembrare, è esattamente quello che gli israeliani vogliono che facciano. All’interno del democratico Israele il richiamo biblico “scaglia la tua furia contro i goyim” viene tradotto in una pratica politica pragmatica ebraica laica. Non è solo triste, è una vera tragedia. E mi chiedo se c’è qualcuno là fuori che è ancora sopraffatto dall’agenda di pace unilaterale israeliana.

Gilad Atzmon è nato in Israele e ha prestato servizio militare nell’esercito israeliano. È autore di due romanzi: A Guide to the Perplexed e My One and Only Love (quest’ultimo tra poco disponibile anche in italiano, ndt.). Atzmon è anche uno dei migliori sassofonisti jazz in europa. Il suo CD, Exile, è stato nominato dalla BBC come miglior CD jazz dell’anno. Ora vive a Londra e lo si può contattare all’indirizzo email: [email protected]

Gilad Atzmon
Fonte: http://www.counterpunch.org/ – Bastille Day Weekend Edition
Link: http://www.counterpunch.org/atzmon07142006.html
14/17.07.06

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di OLIMPIA BERTOLDINI

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
2 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • STUPOR MUNDI 12 Gennaio 2025
    Un ricordo storico dell’intramontabile figura dell’Imperatore II di Svevia che tanta gloria diede all’Italia e a Roma; visto che il presente ci regala solo figure scialbe e mediocri e nel mi...
    mystes
  • Consuelo 11 Gennaio 2025
    15 settembre '85 Caro diario, oggi è stata una di quelle giornate con le orecchie a sventola !Ero sul balcone che guardavo giù, verso il vuoto costellato di rovine che mi separa da Porta Pa...
    INTP
  • Germania-Rinviato congresso AfD, estrema destra sostenuta da Musk, autostrada bloccata dagli antifascisti 11 Gennaio 2025
    Alternative für Deutschland, rinviato l’inizio del congresso in Sassonia: autostrada bloccata e scontri tra attivisti anti-fascisti e polizia L'evento servirà per definire il programm...
    marcopa
  • 20 gennaio, l' insediamento di Trump lo stesso giorno del Martin Luther King Day 11 Gennaio 2025
    Stati Uniti, tutto pronto per il Martin Luther King Day di Boston di Marco Merli Si avvicina una ricorrenza importante nella storia dei diritti civili negli Stati Uniti. Nel Paese inf...
    marcopa
  • Sa Defenza irraggiungibile 9 Gennaio 2025
    Da ieri il noto sito di controinfo 'Sa Defenza' risulta irraggiungibile, anzi cancellato proprio dai server che ospitavano il blog. Non avendo info precise sull'argomento mi limito ad evid...
    oriundo2006
1 / 146 Pagine


blank