Di Kelebek Blog
Vi ricordate del referendum del 2033, sugli impianti cerebrali?
Il governo Calenda aveva sottoposto a referendum un progetto per autorizzare la polizia a impiantare nei cervelli di tutti i cittadini i microchip 666 inventati dalla SatanRobotics con fondi militari, con sede in California.
Il microchip, prometteva il governo, sarebbe stato non solo in grado di sapere tutto ciò che pensavano i cittadini, ma anche di far loro pensare o sentire di volta in volta ciò che decideva un apposita Commissione di Lavoro composto dai tecnici della SatanRobotics, da un’agenzia pubblicitaria e da un apposito ufficio dei servizi segreti militari.
Fu il referendum più partecipato della storia italiana, e la proposta del governo fu sconfitta con il voto contrario del 96,8% degli italiani.
Sapete benissimo che un simile referendum non solo non ci fu, non ci sarebbe mai potuto essere.
E poi quel nome, microchip 666, puzza lontano un miglio di fake news.
Le cose andarono ben diversamente.
Intanto, non si parlò di microchip: si parlò di brain computer interface, BCI, termine inventato nel lontano 1973 da un certo Jacques Vidal, per definire i suoi esperimenti finanziati dalla DARPA, l’agenzia di ricerca militare statunitense: lo scopo allora come oggi, di mantenere il controllo sui soldati in azione; e sui progetti BCI, DARPA investe decine di milioni di dollari l’anno.
Esperimenti condotti sugli animali, cosa che preoccupava giusto qualche esaltato animalista: gli animalisti sono quei tetri guastafeste moralisti che ci vogliono impedire di goderci una bella bistecca chianigiana.
E così ci furono le prime scimmie da laboratorio che con il pensiero movevano oggetti su schermi.
Il tutto a fin di bene, come sempre: per arrivare a permettere ai paralitici di muoversi sulle sedie a rotelle, ad esempio.
Nel 2022, si era arrivati a una trentina di persone in tutto il mondo, con impianti cerebrali: appena una trentina, che vogliate che sia?
E quando diciamo, “che vogliate che sia”, vuol dire che la frontiera è stata passata.
Noi che siamo sani, non ne avremo mai bisogno. Chi siamo allora per condannare un malato a vivere senza speranza, mentre con il BCI può diventare un Riabile?
Sarà loro diritto, no? Anzi, chi nega ai Riabili il loro Diritto semina Odio. Riabilofobia.
E poi sicuramente ci saranno Comitati di Bioetica e simili, con lauree e (almeno in Italia) qualche titolo in teologia, che ne sanno più di noi e veglieranno per impedire gli abusi.
E oltre ai Bioetici, ci saranno gli scienziati che valuteranno con grande attenzione, prima di permettere che si inseriscano oggetti estranei nelle teste delle persone, che ti potrebbe venire pure un’infezione.
Esistono leggi e norme di sicurezza stringenti, che quelli che sospettano che Bill Gates e Soros e Schwab possan fare icche vogliano, non si ricordano che siamo in Democrazia.
Purtroppo la gente è diffidente - vi ricordate i terrapiattisti novax che dicevano che i medici inserivano il grafene nelle siringhe per controllare i pensieri della gente, e poi si allontanavano sghignazzando dalle loro prede che morivano tra le convulsioni subito dopo?
Contemporaneamente, si lavorò fino in fondo sugli animali per arrivare a vedere tutto ciò che era possibile fare collegando un cervello a una macchina. Per dire, pochi mesi fa a Harvard hanno collegato il cervello di un umano a quello di un topo, e l’umano si è divertito a far scodinzolare l’animaletto.
Come si vede in questa allegra immagine:
Bisognerebbe essere proprio degli oscurantisti a voler ostacolare il diritto dei ricercatori di muovere le code ai topi, ovviamente per curare le malattie e alleviare il dolore nel mondo.
E infatti, già nel 2013 (anni prima del Governo Calenda), la Commissione Europea finanziava un grande progetto per implementare la BCI.
E poi qualcuno si chiese, ma se io trovassi più comodo aprire la porta di casa con il pensiero, piuttosto che con una chiave, non sarebbe anche questo un mio Diritto?
O guidare la macchina anche se mi sono rotto il polso?
O mandare un vocale alla zia, senza dover alzare la voce in pubblico? Avrò pure il Diritto alla mia privacy!
Ah già, ci sono quei vecchi reazionari dei Comitati di Bioetica che me lo impediscono, si sa come sono i Preti e i Baroni Universitari.
E allora, se se invece di ficcarmi qualcosa dentro la testa, avessi delicatamente appoggiato alla testa un simpatico lettore di onde cerebrali?
La differenza tra invasivo e non invasivo.
I medici che vegliano sulla salute del mio cervello non avrebbero nulla da dire.
DARPA, sempre l’agenzia di ricerca militare statunitense, finanziò nel 2013 il lavoro di un gruppo di smanettoni appassionati di open source – la perfetta combinazione americana tra potenza bellica e ingegnosi appassionati che ha creato il sistema della Rete nel mondo. L’obiettivo, produrre dei sistemi non invasivi che costassero non più di 30 dollari l’uno.
Poi come sempre, dopo quelli del dilettevole, arrivano quelli dell’utile.
Sei anni dopo, infatti, Zuckerberg annunciò il suo progetto ultimo e per nulla gratuito: la fusione cervello-macchina, giustamente usando “cose non invasive”.
E nel 2020, la società NextMind presentò un headset (di norma tradurremmo auricolare, ma questa volte si andava ben oltre le orecchie) da 399 dollari, utile per fare dei giochi.
Giochi ovviamente del tutto innocui, sarà pure mio Diritto divertirmi come voglio?
Qui il verso è dall’interno verso l’esterno: io penso, la carrozzella o la coda del topo mi leggono. Sappiate che questo succede già, ovviamente per permettere a un paralitico di comunicare i suoi pensieri.
Voglio accedere al mio conto in banca senza che qualcuno mi spii mentre digito un codice? Sarà mio diritto, no?
E siccome sarà il diritto di tutti, tutti dovranno poterlo fare, e qualcuno dovrà pur produrre un prodotto accessibile a tutti.
E ci vuole giusto un complottista terrapiattista riabilofobo per trovarci qualcosa di male.
E poi qualche ditta offrì un headset gratuito a chi avrebbe permesso alla ditta stessa di raccogliere dati su come l’acquirente reagiva alla sua pubblicità. Che mi sembra uno scambio equo, a te no?
Il parroco Don Bianchetto Sprizzolin, a 92 anni divenne famoso nel 2025 per aver preso il dispositivo a calci durante la Messa dicendo che era opera di Satana, e per aver sparato da buon veneto un moccolo mentre lo faceva: il video divenne il principale veicolo di pubblicità del headset.
Qualcuno storse il naso, parlando di privacy, quella cosa per cui ogni volta che ti appresti a godere di una cosa simpatica, devi mettere la firma in fondo a un lunghissimo papiro.
Come se godere subito non fosse un mio Diritto.
Ma se nella testolina di qualche umano, oltre al codice del bancomat, ci fosse qualche pensiero più oscuro? Immaginatevi se si potesse capire se qualcuno è un potenziale pedofilo… i bambini avranno pure Diritto a crescere felici e non molestati.
Fin qui, abbiamo parlato del traffico in uscita dal cervello, che è un po’ come un telefono dove puoi parlare, ma non senti niente.
Ma io voglio anche un BCI in entrata.
Avrò pure il diritto di vedermi un film senza dovermi accecare a guardare lo schermo dello smarfo, oppure portarmi dietro uno schermo TV?
Anzi, avrò pure il diritto quando fa freddo di sentirmi caldo, o mentre pendolo in metropolitana, di sentirmi su una spiaggia caraibica mentre assaggio un cocktail, e voglio anche gustare il sapore del cocktail. Alle papille, deve arrivare!
Avrò pure il Diritto di vivere nel Metaverso, no? Alla faccia degli animalisti, dei luddisti e degli anziani che soffrono di analfabetismo neuronale!
Insomma, nel 2033, il governo Calenda vinse a man bassa. Senza bisogno di indire alcun referendum.
E a quel punto, visto che tutti ormai portavano un comodo headset, magari poco più ingombrante dell’auricolare che già tanti indossano per ascoltare musica, si aprì un dibattito sull’opportunità di concedere l’accesso alle informazioni che giravano in rete anche alle forze dell’ordine.
Fu allora che si organizzò la più grande manifestazione per i Diritti nella storia italiana, con due parole d’ordine:
“Fermiamo l’Odio per i Riabili
Fermiamo la Violenza sui Bambini”
Con il coinvolgimento di milioni di mamme, mentre una ragazza nata cieca e senza braccia pilotava un elicottero donato direttamente da Facebook sopra il parlamento.
Alla fine fu approvata la famosa Legge Coscioni.
Che salvaguardava sia il Diritto Inviolabile dell’Individuo alla sua sfera privata, sia il Diritto dei Bambini alla Protezione, anche in base ai trattati internazionali – mica che possiamo essere l’unico paese al mondo dove molestatori e serial killer e terroristi girano indisturbati.
La legge non parlava di serial killer e terroristi, ma datemi voi un buon motivo per non inserire anche loro, con un piccolo emendamento?
Per garantirne l’implementazione, fu introdotto anche l’obbligo per tutti di indossare il headset, ma con rigorose misure a protezione della dignità dei suoi portatori. Però fu una mera formalità, l’headset lo portavano ormai tutti, tranne qualche povero sfigato che girava ancora con lo smarfo.
Dopo l’approvazione della legge, ci furono dei teppisti anarchici che spaccarono delle vetrine per protesta, e uno di Forza Nuova fece un post su Facebook per dire che era contrario: già basta questo dovrebbe essere sufficiente per capire che fu un’ottima legge.
Di Kelebek Blog
27.06 2023
Fonte: https://kelebeklerblog.com/2023/06/27/possiamo-stare-tranquilli/