A CURA DI: AGIRE ORA/ MONGABAY
In Brasile, circa un terzo della recente deforestazione e’ imputabile alla coltivazione “di sussistenza”, mentre una parte molto maggiore va attribuita alla creazione di pascoli per lo sfruttamento commerciale su vasta scala.
Una percentuale relativamente piccola di grossi proprietari terrieri disboscano grandi aree dell’Amazzonia per creare pascoli per i bovini. Vasti tratti di foresta vengono discoscati e a volte viene piantata dell’erba tipica della savana africana per nutrire i bovini. In molti casi, specialemnte durante i periodi di inflazione alta, il terreno viene deforestato semplicemente a scopo di investimento. Infatti, quando il costo della terra adibita a pascolo supera il costo della terra con la foresta intatta (una condizione resa possibile dagli incentivi fiscali che favoriscono i pascoli rispetto alla foresta), discoscare la foresta risulta conveniente.L’allevamento di bovini e’ la causa primaria di deforestazione nell’amazzonia brasiliana fin dal 1970. i dati governativi attrabuiscono il 38% della deforestazione tra il 1966 e il 1975 all’allevamento di bovini. Ma oggi la situazione puo’ essere ancora peggiore. Secondo i dati del CIFOR, il centro per la Ricerca Forestale Internazionale, “tra il 1990 e il 2001 la percentuale delle importazioni di carne dal Brasile all’Europa e’ aumentata dal 40 al 74 per cento e nel 2003 per la prima volta in assoluto, l’aumento nella produzione di carne in Brasile (l’80% della quale si e’ avuta in Amazzonia) e’ stata causata soprattutto dall’esportazione”.
Piu’ di recente, la cotlivazione della soia e’ diventata un altra causa importante di deforestazione. Gli scienziati brasiliani hanno sviluppato una nuova varieta’ di soia, adatta al clima della foresta pluviale. Il Brasile e’ diventato cosi’ uno dei piu’ grandi esportatori di soia del mondo, e questa attivita’ e’ in continua espansione. La soia coltivata viene poi usata nei paesi importatori come mangime ad alto contenuto proteico per gli animali d’allevamento. Quindi, anche in questo caso la causa prima rimane l’allevamento di animali: si tratti di coltivare mangime, o erba per nutrire i bovini direttamente sul posto, e’ sempre la produzione di carne che scatena la distruzione della foresta.
Philip Fearnside, coautore di un dossier pubblicato su Science del 21 maggio 2004 nonche’ membro dell’Istituto Nazionale Brasiliano per la ricerca sull’Amazzonia, spiega: “Le coltivazioni di soia causano una deforestazione diretta, ma hanno un impatto ancora piu’ grande sulla deforestazione in quanto consentono agli altri distruttori della foresta (coltivatori, allevatori) di spingersi ancora piu’a fondo nella foresta. Inoltre le aziende che coltivano soia forniscono le risorse economiche per costruire autostrade e altre infrastrutture che accelerano la deforastione per altri scopi.”
Le immagini del satellite del 2004 mostrano un marcato aumento della deforestazione lungo la strada BR-163, un’autostrada che il governo ha costruito allao scopo di aiutare i coltivatori di soia del Mato Grosso a trasportare i loro raccolti verso i mercati per l’esportazione.
In breve, ecco una tabella e un grafico che mostrano le cause della deforestazione (Fonte: Mongabay.com, Rhett A. Butler – San Francisco, CA., 2000-2007)
Allevamento di bovini | 60-70% |
Agricoltura di sussistenza e su piccola scala | 30-40% |
Agricoltura commerciale su vasta scala | 1-2% |
Taglio di alberi per legname, legale e illegale | 1-2% |
Incendi, miniere, strade, dighe, urbanizzazione | 2-4% |
Nota: il taglio del legame e gli incendi di solito hanno come risultato un degradamento della foresta, non la deforestazione. Quindi non hanno molto peso nella deforestazione totale.
Fonte
Mongabay.com (Rhett A. Butler – San Francisco, CA., 2000-2007), Amazon Destruction: Why is the rainforest being destroyed in Brazil?
Versione italiana:
Fonte: http://www.agireora.org/
Link: http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=316
19.09.2007