Per la prima volta da quando è scoppiato il conflitto russo-ucraino, il Dipartimento della Difesa statunitense ha rivelato il numero esatto di strutture di ricerca biologica in Ucraina finanziate dal governo degli Stati Uniti: 46.
In un documento intitolato “Fact Sheet on WMD Threat Reduction Efforts”, il Pentagono ha affermato che negli ultimi 20 anni Washington ha finanziato quasi 50 strutture di ricerca, come parte di un progetto pacifico di salute pubblica e non certamente per lo sviluppo di bioarmi, come invece sostiene il Cremlino, accusato nel documento di “diffondere disinformazione e seminare sfiducia” rispetto alle attività americane.
Secondo il Pentagono, gli Stati Uniti hanno “lavorato in collaborazione per migliorare la sicurezza biologica, la protezione e la sorveglianza delle malattie in Ucraina, sia per la salute umana che per quella animale”, fornendo sostegno a “46 laboratori ucraini pacifici, strutture sanitarie e siti di diagnosi delle malattie negli ultimi due decenni”. Questi programmi si sono concentrati sul “miglioramento della salute pubblica e delle misure di sicurezza agricola al confine con la non proliferazione”.
Il lavoro di questi laboratori biologici è stato “spesso” condotto in collaborazione con organismi come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE), ed è stato “coerente con le migliori pratiche e norme internazionali per quanto riguarda la pubblicazione dei risultati della ricerca, la collaborazione con i colleghi internazionali e le organizzazioni multilaterali e l’ampia distribuzione dei risultati della ricerca e della salute pubblica”, ha sottolineato il Pentagono.
Ricordiamo che all’inizio di maggio, il Comandante della forza di difesa radiologica, chimica e biologica russa, il tenente generale Igor Kirillov ha accusato Kiev di aver lanciato un attacco biologico contro la regione separatista di Lugansk e di aver condotto “esperimenti disumani” su pazienti ucraini. Altre prove hanno suggerito tentativi di armare droni per disperdere agenti patogeni e tentativi di distruggere materiali compromettenti dopo che la Russia ha inviato truppe in Ucraina a febbraio.
Secondo il Comitato Investigativo Russo, gli Stati Uniti hanno versato più di 224 milioni di dollari nella ricerca biologica in Ucraina tra il 2005 e l’inizio del 2022, coinvolgendo inoltre giganti farmaceutici occidentali, organizzazioni non profit e persino il Partito Democratico statunitense.
Il coinvolgimento degli Stati Uniti nei laboratori biologici in Ucraina “rimane un impegno pacifico per migliorare la sicurezza nucleare e radiologica, la sorveglianza delle malattie, la sicurezza chimica e la prontezza nel rispondere a epidemie e pandemie come la COVID-19”, ha dichiarato il Pentagono.
Nel frattempo, il Pentagono ha accusato la Russia – con l’aiuto della Cina – di cercare di “minare questo lavoro diffondendo disinformazione e seminando sfiducia nelle persone e nelle istituzioni di tutto il mondo che contribuiscono alla riduzione della minaccia delle armi di distruzione di massa”.
La Cina ha risposto ai briefing russi chiedendo agli Stati Uniti di fornire una spiegazione “equa, obiettiva e professionale” delle proprie attività.
Massimo A. Cascone, 10.06.2022