“Patrioti” di “Giorgia”, fuori dai marroni!

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di Eugenio Orso, Anatolio Anatoli e pollpot
per ComeDonChisciotte.org

collaborazionista
[col-la-bo-ra-zio-nì-sta]
pl.m.
-i, f. -e
chi in tempo di guerra collabora con il nemico; per antonomasia, chi collaborò con i tedeschi durante la seconda guerra mondiale

Garzanti linguistico, definizione di collaborazionista.

s. m. e f. [der. di collaborazione] (pl. m. –i). – 1. Chi, appartenendo a un partito d’opposizione, collabora con un governo. 2. Chi collabora con le autorità nemiche d’occupazione; […]

Treccani, definizioni di traditore.

Dal Giuda dei trenta denari (molto prima dello scandaletto Qatar!) a Vidkun Quisling, da Iago complottante al generale Pétain, la storia e la letteratura sono piene zeppe di collaborazionisti del nemico e di traditori, uno iosa oseremo scrivere, tanto che l’attitudine umana a tradire chiunque e qualunque cosa e a collaborare con il nemico, a scapito di chi è retto, resiste e rischia personalmente, sembra essere merce diffusa, ancorché spregevole, veicolata nei secoli dei secoli.

Nell’Italia di oggi, mera colonia in recessione dell’impero del male statunitoide e occidentaloide, collaborazionisti dei poteri esterni e traditori della nazione si moltiplicano e prosperano a nostro danno, come parassiti, e questo fenomeno è visibile, se non del tutto palese, soprattutto nel cosiddetto parlamento della repubblica e nei media.

Il bello è che talora i più astuti fra i sopraelencati hanno il coraggio di definirsi “patrioti” per imbrogliare meglio il popolo bue, messo alla catena con la paura, i rischi di nuove e vecchie pandemie, le guerre imperialiste in corso, la disoccupazione e la sotto-occupazione e quant’altro di peggio.

L’espressione “patrioti”, desueta nel pieno del trionfo del globalismo e della distruzione dei vecchi stati nazionali, in quest’epoca nefasta in cui gli anti-patrioti woke e cancel culture imperversano, può essere usata con estrema leggerezza, con truffaldine intenzioni nella campagna elettorale e prima ancora in parlamento, durante l’anno e mezzo di governo draghi, esattamente come ha fatto “Giorgia” … Segno che nella massa imbolsita di elettori italioti ce ne sono ancora diversi che cadono nella rete esprimendo, seppur confusamente, sentimenti “patriottici” da un tanto al chilo.

Ci sono venuti fin da subito dei forti sospetti, in relazione a “Giorgia” e ai suoi “patrioti”, che descriveremo in estrema sintesi nei successivi 4 punti.

  1. Pare stano che un “patriota” accetti il mantenimento e l’estensione continua delle sanzioni dette anti-russe che devastano in primo luogo l’economia dei paesi dell’Europa occidentale, Italia in prima fila, per la conseguente scarsità di materie prime energetiche a costi accettabili, sottoponendosi volontariamente (e masochisticamente) allo strozzo implacabile del libero mercato. Ricordiamoci che l’inflazione europea è inflazione da costi (in primis delle materie energetiche, come il gas), mentre quella usa non lo è, perché deriva dalla crescita dei consumi, dalla domanda aiutata da una politica monetaria espansiva e dagli aiuti del governo. Il “patriota” e “Giorgia” non se ne sono accorti?
  2. Pare strano che un “patriota” accetti il ricatto delle condizionalità europoidi – si legga imposizione di riforme neocapitaliste – contenute nel PNRR draghista che è stato ereditato da “Giorgia”, in cui una parte dei soldi erogati, venduti come salvifici e green/ transizione ecologica, viene proprio dai “contributi” all’organizzazione europoide versati dall’Italia. La transizione ecologica è costosa e si salda ottimamente, guarda caso, con il business verde dell’élite globalista, mentre il gas russo con contratti a lungo termine non lo è …
  3. Pare strano che un “patriota” accetti di cedere i propri depositi di armi gratuitamente, accollandosi anche le spese per il trasporto di armi e munizioni (e ovviamente quelle onerose per ricostituire le scorte), senza badare alle necessità della difesa nazionale, e li dia a una parte belligerante in una guerra in cui il “patriota” non centra, obbedendo e battendo i tacchi davanti a un ordine esterno, violando bellamente la sua stessa costituzione (vedi i principi fondamentali, articolo 11, ripudio della guerra), in guisa tale da esporre a rischi di guerra la nazione tutta. Per essere ancor più “patrioti”, quelli di “Giorgia” hanno deciso di inviare armi (a spese nostre) per tutto il 2023! Saranno contenti i produttori di armi, soprattutto negli stati uniti, quando l’Italia disarmata dovrà ricomprarle.
  4. Pare strano che un “patriota” accetti di stare con un entusiasmo che rasenta il fanatismo ideologico in un’alleanza militare sempre più pericolosa e guerrafondaia, esponendo tutti i suoi compatrioti a rischi di guerra con una nazione che altrimenti sarebbe stata amica e con la quale sarebbe stato vantaggioso, se non vitale, continuare e approfondire l’interscambio commerciale, se non altro evitando la terribile inflazione da costi (delle materie energetiche) che ci devasterà.

Pare strano, ancora, che il presunto patriota non abbia capito che i quattro punti precedenti, cioè sanzioni-antirusse, PNRR ricattatorio, armi ai nazisti ukraini e appartenenza alla nato guerrafondaia, sono i veri e i principali motivi per i quali il governo Draghi – cui “Giorgia la patriota” fingeva di opporsi in parlamento, ma senza fare un cazzo di concreto! – è stato imposto a suo tempo all’Italia dai soliti poteri esterni, che controllano e sfruttano a proprio vantaggio quella che dovrebbe essere, guarda caso, l’amata Patria del “patriota”! Usa e getta che “Giorgia patriottica” continua pedissequa dopo il Draghi apripista.

Quindi risulta chiaro che i “patrioti” di “Giorgia”, come la chiamano affettuosamente – almeno per ora! – le puttanelle mediatiche, sono in tutto e per tutto una “sola” come direbbero i romani de Roma … Anzi, l’ennesima “sola” elettorale dopo l’imbroglione Renzi (ricordate che vinse le europee, ma solo quelle?), il 5 stalle dell’òbolo di cittadinanza ai derelitti e la lega del giullare Salvini, capriolista cambia bandiera.

Visto che prima l’inganno ha funzionato alla grande in più riprese, i controllori dell’Italia hanno continuato su quella linea sdoganando “Giorgia” e i suoi comparucci, ridicolmente in odor di neofascismo (parola grossa per loro!) e comodamente all’opposizione, consentendogli di andare al governo forse per un intero annetto, ma senza toccare ciò che di diabolico ha fatto il governo Draghi, in modo che il loro sia un Draghi 2 senza Draghi, però finalmente composto da veri “patrioti”, a beneficio dei soliti gonzi che si ostinano ad andare alle urne …

Anche un Bimbominkia, come si sarebbe detto nei superficiali e stupidi anni Ottanta, a questo punto dovrebbe aver capito che i “patrioti” di “Giorgia” sono in verità l’ennesima covata sub-politica messa in campo dai poteri esterni per continuare nel controllo dell’Italia, senza mollare la presa, fino allo spolpamento definitivo della nazione … Purtroppo gli anni Venti del Duemila sono ancor più stupidi degli Ottanta, nel secolo precedente, e per molti aprioristicamente gabbati alle urne “Giorgia”, con i suoi “patrioti” al seguito, rappresenta ancora una speranza, tanto da far confusione fra il patriottismo e il collaborazionismo traditore (come da Epigrafi al presente articoletto!).

Ci verrebbe da scrivere senza meno “Patrioti” di “Giorgia”, fuori dai marroni! ma sappiamo che questo governo, come i precedenti, da Renzi a Conte uno e due passando per Gentiloni, è a tempo, un annetto, oppure due e magari un tantino di più, se va proprio di culo, poi ci penseranno i “controllori” dell’Italia a farlo scadere come una mozzarella, quando l’impoverimento di massa e la distruzione finale delle industrie nazionali innescheranno proteste sociali virulente, ma intanto i manovratori (non più tanto occulti) stanno già pensando al suo sostituto, per continuare il gioco … Forse un nuovo Pd rinato da suoi pezzi dopo un’adeguata “Operazione Von Frankenstein”? Bonaccini o Schlein, come dire Scilla o Cariddi, dilaniati o risucchiati? Tanto un po’ di tempo per creare un’altra illusione elettorale c’è, prima dell’inevitabile Bang già programmato di “Giorgia” e dei suoi “patrioti” del ca**o.

Cari saluti

di Eugenio Orso, Anatolio Anatoli e pollpot per ComeDonChisciotte.org

Pubblicato da Verdiana Siddi per ComeDonChisciotte.org

 

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