DI MASSIMO FINI
ilgazzettino.it
La grande manifestazione di Parigi, con due milioni di persone in piazza, 50 capi di Stato, non è un segnale di forza ma di debolezza.
Quando si grida che non si ha paura vuol dire che si ha paura. E se bastano 17 morti per provocare una reazione così spropositata ciò non farà che incoraggiare i mininuclei jihadisti a ripetersi, certi di avere una risonanza mondiale. Non solo: poiché viviamo in un’epoca mediatica, stuzzicherà balordi e frustrati di ogni genere a cercare di imitare gli jihadisti per passare alla Storia, come fece Erostrato incendiando il Tempio di Artemide a Efeso.
Adesso i fatti di Parigi ci hanno reso finalmente consapevoli che la guerra, con i suoi massacri, non riguarda più solo gli altri: riguarda anche noi e ci stringe da vicino, da molto vicino. Adesso che gli errori e gli orrori di cui ci siamo resi responsabili per più di dieci anni sono un dato incancellabile, si pone la cerniveskiana domanda: che fare? Riconoscere che siamo in guerra e applicare le leggi di guerra. In questa situazione il trattato di Schengen, con la libera circolazione delle persone, senza controllo alcuno, fra i Paesi che l’hanno firmato, va sospeso. Si ripristino le frontiere. La privacy deve cedere il passo alle ragioni della sicurezza. Censura sulle informazioni di tipo militare. Divieto a tutte le ‘vispe terese’, femmine o maschi, delle Ong o cani sciolti di circolare nei Paesi con cui siamo o siamo stati in guerra se non sotto il diretto controllo delle autorità militari.
Se fossi uno dei decisori occidentali riconoscerei lo Stato islamico di Al Bagdadi che ormai, lo si voglia o no, è una realtà. E tratterei col Califfo che si è conquistato una tale autorità sul campo di battaglia da poter tenere a freno le cellule terroriste che stanno fermentando un po’ dappertutto, in Algeria, nel Sinai, nello Yemen. In cambio proporrei il ritiro di tutte le nostre truppe, delle basi e la fine dei bombardamenti sull’Isis. Che i popoli del Medio Oriente se la vedano fra loro, senza le nostre pelose, oltre che sanguinarie, intromissioni.
Utopia? Certamente. Solo pochi giorni fa il Parlamento francese ha votato all’unanimità (un solo voto contrario) un ulteriore incremento dei bombardamenti sull’Isis, quei bombardamenti che sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso terrorista, come ha affermato Coulibaly nel suo ‘testamento’ postumo. La stessa proposta l’ha avanzata Berlusconi. E qui passiamo dalla tragedia alla farsa. Che un detenuto abbia voce in capitolo su queste questioni è una cosa che può capitare solo in Italia.
Massimo Fini
Fonte: www.ilgazzettino.it
16.01.2015
Testo di Fini:
dell’Isis che sta combattendo una sua legittima battaglia per la conquista di territori che non sono nostri.
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Commento:
Qui non mi trovo d’accordo con Fini…
Certo io non posso avere scienza diretta delle cose, ma sono attestato al momento sull’opinione che ISIS = CIA + Arabia Saudita + Israele e Co.
Fini non fa dietrologia. Non fare dietrologia, in questo caso neanche tanto "dietro", aiuta a non capire un cazzo di una realtà fatta di stratificazioni dietrologiche. Anche complesse. Per Fini significa garantirsi il poco pane quotidiano restatogli, di non rischiare, di vivere…..
quoto!
volendo parafrasare un giudizio scolastico si direbbe : il ragazzo nn si applica abbastanza, superficiale sulle cose. Raggiunge a malapena la sufficienza! Rimandato!
1. Schengen è molto probabile verrà comunque sospeso per l’Expo ( e la proposta girava già prima di Parigi)
2. la privacy già ora non è che una foglia di fico dietro la quale nascondiamo l’illusione di essere parte dell’occidente bianco, civile e democratico, tranne aumentare la sorveglianza al punto che ogni passo fuori è registrato da una telecamera e ogni click dentro ha almeno una ventina di osservatori (poi chissà perché, però, non fermano mai gli attentatori prima che attentino, nonostante sappiano di loro tutto)
3. siamo in guerra, sì. Ma non fra Isis (o Islam o che altro). Si tratta della guerra a senso unico di tutti i super- ricchi e potenti per depredare tutti gli altri fino alla povertà e alla resa incondizionata al potere. A chi viene depredata la terra, a chi la civiltà a chi il reddito. Alla fine, saremo solo nuovi schiavi, però convinti con la seduzione della tecnologia a collaborare con chi ci toglie tutto.
Le poche reazioni di qualche umano qui e là, non significano niente: è una guerra che in occidente si combatte con le persuasive armi della paura e altrove, dove ancora residuano capi di stati con altre culture, che si oppongono alla regalia volontaria delle proprie terre, si provvede con le bombe e con la confusione culturale
credo che Fini non stia bene di salute…
Appunto!
La “guerra” c’è, ma è quella che fanno contro di noi i nostri politici, i nostri governanti, i nostri media…
Stavo ieri sera leggendo pagine di Chomsky riferiti alla situazione politica americana degli anni Novanta…
Ammiro la lucidità con cui da Chomsky vengono descritte le tecniche con le quale quello che più tardi è stato chiamato l’1% mette nel sacco il restante 99%…
Ma che c’entra il trattato di Schengen, d’entro i confini è una questione di polizia e di servizi vari, i problemi sono : 1) le frontiere esterne colabrodo che vanno assolutamente bloccate. 2) gli extracomunitari che devono essere rimpatriati a cominciare dai delinquenti, dai sospetti violenti o fomentatori, ai disoccupati e per finire con tutti gli altri. 3) comprendere senza paure che il desiderio degli islamici è fondamentalmente di applicare alla società le regole coraniche, loro vogliono uno stato religioso e per questo sono disposti al martirio, noi NO. 4) comprendere che desiderano l’unione di tutti i popoli islamici, e che per questo sono disposti alla violenza, noi NO. 5) che non ci sono ne possono esserci commistioni tra il nostro modo di essere ed intendere ed il loro e che l’integrazione anche dopo generazioni è utopia. 6) che l’espansione del loro credo è un imperativo morale e quindi in conflitto con la nostra civiltà col nostro essere con la nostra libertà. 7) che per essere onesti dobbiamo assolutamente lasciarli nel loro brodo via tutti da qualsiasi paese extra europeo subito. 8) uscire dalla NATO che da organo di difesa è diventata una organizzazione imperialista. 9) mandare a casa questi maledetti guerrafondai USA , chiudere tutte le basi sul nostro suolo, chiudere i loro consolati che sono nidi di spie, possibilmente anche gli Inglesi che sono i loro lecca culo .
A me Fini sembra un Gatekeeper di quelli Espliciti, lo sento in una intervista dire che no, i poteri forti non ordiscono trame (vedi false flag Parigi), noi complottisti pensiamo siano molto intelligenti, ma no, sono in confusione. Poi ora con sto articoluccio vuole convincerci che: 1) Siamo in guerra con l’Islam, è colpa nostra si (e così convince i fessi, mi ca rileva le incongruenze dell’attentato! Palesi!), ma ormai…che si fa? ci vogliono tagliar la gola! e via di guerra! 2) L’ISIS è una realtà spontanea sottintende, date le nostre malefatte (e così si rimimetizza coi giusti di giudizio) sono insorti…Sono legittimi. FA SCHIFO.
O Fini e’ diventato veramente stupido,
oppure e’ un "Gatekeeper" al soldo della propaganda USA.
Per credere che l’attentato di Parigi sia stato opera di "terroristi" islamici ci vuole una bella dose di quella candida ingenuita’ altrimenti detta stupidita’, tanto piu’ se su questa base si costruisce la tesi per cui dopo anni di guerra al mondo musulmano, ora che gli effetti iniziano a interessare anche i nostri territori, e’ meglio smetterla.
L’idea che quella di Parigi sia una nuova "false-flag" per giustificare al popolo boccalone le guerre di aggressione e di rapina che portiamo avanti almeno dal 2001 nel mondo islamico, naturalmente a Fini non passa minimamente per la testa, nemmeno di fronte alle grossolane contraddizioni di questo finto attentato, come la carta di identita’ dimenticata (Fini quando va a fare una strage si porta evidentemente dietro il passaporto, autentico e con marca da bollo), o la messinscena dell’esecuzione sul marciapiede, oppure la fuga improvvisata senza resistenza da parte della police, o ancora l’individuazione di Coulibaly grazie al DNA in due sole ore (la prova del DNA richiede 2 giorni, senza contare che il reperto esaminato sara’ stato comunque toccato da decine di persone)… ecc… ecc…
Del resto Fini pare essersi bevuto d’un fiato anche l’11 set 2001, e preferisce credere che 19 beduini con taglierino abbiano potuto tirare giu’ 3 torri con due aerei, per essere poi individuati dalla carta di identita’ di Atta ritrovata miracolosamente, integra e pulita, in mezzo a qualche milione di tonnellate di polveri e detriti.
Che dire dunque di Fini quando esce con questi articoli?
O ci fa, o ci e’.
Ciao, ho appena postato la stessa impressione, anche se con altre parole, deve essere telepatia… ^^
Se Fini – che reouto persona non ingenua – esternasse dubbi sul "nineeleven" perderebbe la cadrega. Il 9/11 e’ un dogma della nuova religione neocon, tipo l’aereo malese lo hanno buttato giu’ i russi cattivi, le prove ? Non c’e’ bisogno di prove, lo dice don ciccio badalamenti mentre ti sta puntando la lupara in faccia. Cosi’ come la maggioranza del volgo sa che sono cadute – per implosione – le 2 torri a N.Y. ma – che strano si dimenticano regolarmente e sempre di citare la terza, crollata per implosione come le due precedenti, pur non essendo stata colpita da alcun aereo.
Assolutamente d’accordo con ilsanto al 99% – le frontiere sono un colabrodo, la zona di Trieste… vengono a piedi a centinaia ogni giorno,
se riusciamo a tenere in piedi due categorie concettuali come "Occidente" e "Islam", allora si pùò concordare con Fini, quando afferma che l’Occidente sta facendo guerra all’Islam dal 2001; con una memoria più ampia dal 1991, la prima guerra del Golfo.
La cosa meno digeribile è il riconoscimento dello stato di Al Bagdhadi. Senza il supporto palese od occulto dei giocatori occidentali, non resisterebbe un mese. Afhanistan, ex Jugoslavia, Libia, Siria, ecc. hanno dimostrato che questi movimenti sono inconsistenti, quando non sono maschere dei giocatori occidentali.
Per il resto il vecchio Fini: un pò acciaccato dall’età, ma sempre uno che spicca dal resto della gramigna giornalistica.
Dunque ci fa?
Continuare a dire che le bombe sull’Iraq,o sull’Afghanistan giustificano la strage di Parigi,significa mettersi sullo stesso piano di chi l’ha compiuta.
Sì certo poi,aboliamo Schengen così poi togliamo l’unica possibilità che i giovani italiani avevano,ovvero trovare lavoro all’estero,già che ci siamo,poi,aboliamo la privacy,mettiamo tutti sotto osservazione e realizziamo il grande fratello.
@ ilsanto
A Fini vorrei far presente che i due FRANCESI di origine magrebina, non sono mai stati bombardati, anzi la Francia ha accolto i loro genitori, gli hanno dato casa e sussidi, quindi ?