DI ROBERT WENZEL
Economic Policy Journal
Mi sono già occupato dello strano passato del Presidente Obama e del Segretario al Tesoro Tim Geithner.
Il padre di Geithner svolgeva un lavoro che sospetto fosse una copertura della CIA presso la Fondazione Ford in Asia. Era responsabile del settore microfinanza per la Fondazione Ford in tutta l’Asia. In altre parole, aveva una scusa per spostarsi in lungo e in largo nella regione.
La madre del Presidente Obama era responsabile del settore microfinanza in Indonesia, quindi il padre di Geithner era il capo della madre di Obama.
Il New York Times ha ammesso indirettamente l’esistenza di rapporti pregressi tra Geithner e Obama.
Il padre di Geithner identificò in Obama un potenziale candidato presidenziale della CIA?
Gli ultimi strani sviluppi della vicenda arrivano dal postino che consegnava la posta a casa dei genitori dell’ex terrorista di Weather Underground, Bill Ayers.
Il postino, ora in pensione, consegnava la posta a Tom e Mary Ayers alla periferia di Chicago tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta e sostiene di aver incontrato Obama davanti alla casa degli Ayers.
Allen Hulton, che ha prestato 39 anni di onorato servizio per le Poste statunitensi, ha rilasciato una dichiarazione giurata agli inquirenti incaricati dallo sceriffo Joe Arpaio, della Contea di Maricopa in Arizona, di determinare se Obama avesse i requisiti per candidarsi alle presidenziali del 2012 in Arizona. Hulton ha registrato una videointervista di circa tre ore per il WorldNetDaily (WND).
Hulton afferma che dalle conversazioni con Mary Ayers durante il suo giro di consegne venne a conoscenza del forte interesse e del sostegno della coppia nei confronti di uno studente straniero di colore. Hulton racconta che in una calda giornata di sole a Chicago incontrò lo studente che corrispondeva alla descrizione di Mary Ayers davanti alla casa degli Ayers, nel quartiere di Glen Ellyn. Quel ragazzo, secondo Hulton, era Barack Obama.
Hulton consegnò la posta agli Ayers, entrambi deceduti, dalla fine del 1986 al 1997, mentre prestava servizio presso l’ufficio postale di Glen Ellyn, un quartiere residenziale della classe medio-alta circa 40 chilometri a ovest dal centro di Chicago. Ha lavorato per le Poste statunitensi dal 28 marzo del 1962 al 30 marzo del 2001.
“Era un bel quartiere, uno dei percorsi più piacevoli che un portalettere avesse potuto desiderare”, ricorda Hulton: “C’erano case grandi e molto belle.”
Secondo una notizia riportata ieri da WND, i rapporti tra Obama e Bill Ayers – che durante un dibattito nel 2008 Obama ha definito semplicemente come “un tizio che viveva nel mio quartiere” – hanno perseguitato il presidente nella campagna elettorale del 2008 e potrebbero riemergere in quella attuale poiché molti dubbi rimangono irrisolti.
Il giovane Obama
In un periodo compreso tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90 Hulton ritiene di aver parlato 18-20 volte con Mary Ayers e una volta con Tom Ayers, morto nel 2007. Mary Ayers è deceduta nel 2000.
“A volte Mary era in giardino quando consegnavo la posta e scambiavamo qualche parola di tanto in tanto”, ha affermato Hulton ricordando che alla donna piaceva parlare della sua famiglia.
“Un giorno Mary venne alla porta quando arrivai a casa sua con la posta”, ricorda Hulton. “Dopo avermi salutato, iniziò a parlarmi con entusiasmo di un giovane studente di colore a cui stavano dando una mano e lo definì ‘uno studente straniero’.”
Hulton ritiene che, per “dare una mano”, Mary Ayers intendesse che lei e il marito stessero aiutando economicamente lo studente di colore che rientrava in un programma di scambi con l’estero.
Hulton afferma che Mary Ayers gli disse il nome dello studente. Era un “nome strano” difficile da ricordare, ma all’epoca gli era suonato africano.
“Rimasi stupito da quanto lei fosse entusiasta di lui”, afferma Hulton: “Credo che disse che veniva dal Kenya o dall’Indonesia, ma propendo per l’Indonesia.”
Circa un anno dopo aver parlato con Mary Ayers dello studente straniero che lei e il marito stavano aiutando, Hulton ricorda di aver incontrato un giovane di colore sul marciapiede di fronte alla casa degli Ayers. Lo descrive come un ragazzo sui venti anni, alto, magro, di carnagione chiara e con le orecchie a sventola.
“Mi salutò”, afferma Hulton. “Era molto educato, vestito con cura, ma in modo casual – indossava pantaloni ampi e una camicia a maniche lunghe – e non aveva un accento particolare. Il ragazzo iniziò subito a parlare con me. Mi disse che aveva preso il treno da Chicago per venire a ringraziare di persona gli Ayers per averlo aiutato durante gli studi.”
Hulton ricorda di aver chiesto al ragazzo che progetti avesse per il futuro e afferma: “Mi guardò dritto negli occhi e mi disse che sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti. Sul suo viso spuntò un ampio sorriso quando lo disse. Sembrava sicuro di sé, ma non arrogante. So come parla la gente quando descrive un’ambizione, ma non ebbi quell’impressione. Piuttosto, ebbi l’impressione che il ragazzo mi stesse dicendo che sarebbe diventato presidente quasi come se stesse parlando di un fenomeno scientifico provato, come se la sua presidenza fosse già stata predeterminata.”
Quella affermazione lasciò Hulton senza parole: “Balbettai qualche parola e gli dissi che al giorno d’oggi tutto è possibile. Gli feci l’in bocca al lupo per i suoi sogni.”
Hulton associò subito il giovane di colore con lo studente straniero di cui Mary Ayers gli aveva parlato con tanto entusiasmo un anno prima.
“Ricordai la conversazione con Mary e associai quel ragazzo con lo studente straniero di cui mi aveva parlato. Mary aveva detto che stavano aiutando lo studente straniero e il ragazzo di colore che avevo incontrato davanti alla casa degli Ayers aveva detto che era venuto a Glen Ellyn per ringraziare di persona gli Ayers per averlo aiutato durante gli studi.”
Durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2008, Hulton ha seguito diversi reportage che descrivevano in dettaglio i rapporti tra Obama e Bill Ayers e ha ricordato l’incontro con quel ragazzo davanti alla casa di Tom e Mary Ayers.
“I tratti del viso, la struttura fisica e la voce del candidato Obama corrispondevano a quelli del giovane di colore che avevo incontrato davanti alla casa degli Ayers”, afferma Hulton nella dichiarazione rilasciata il 12 novembre del 2011 per l’indagine condotta dalla Cold Case Posse (squadra speciale casi irrisolti, ndt) dello sceriffo Arpaio.
“Sono sicuro che il ragazzo di colore con cui parlai davanti alla casa degli Ayers quel giorno fosse davvero Barack Obama da giovane.”
Ecco alcuni estratti dall’intervista.
Robert Wenzel
Fonte: http://lewrockwell.com
Link: http://lewrockwell.com/wenzel/wenzel167.html
21.03.2012
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SERENA SCALDAFERRI