DI BOB HERBERT
The New York Times
Gli americani vivono sempre più in un mondo fatto di carte… di carte di credito.
Un rapporto allarmante pubblicato di recente svela che, poiché i costi dell’assistenza sanitaria continuano ad aumentare notevolmente, i pazienti a basso e medio reddito ricorrono con una frequenza allarmante alle loro carte di credito per garantirsi cure mediche che altrimenti non potrebbero permettersi.
Questo debito assistenziale, che in molti casi deve essere saldato a tassi di interesse altissimi, va a gravare sul debito del consumatore che si trova già a livelli pericolosamente alti. Molte famiglie sono state schiacciate dal debito, sbattute fuori dalle loro case, costrette alla bancarotta e ad altre cose peggiori.
Il rapporto, diffuso la scorsa settimana, è stato redatto dal Demos, un gruppo di assicurazioni civili a New York, insieme all’Access Project, che è affiliato ad un istituto di previdenza sanitaria alla Brandeis University e sta cercando di estendere l’accesso all’assistenza medica negli Stati Uniti.Immaginate per un momento un paziente gravemente ammalato che necessita di essere ricoverato in ospedale. Nella nuova e fredda realtà dell’assistenza sanitaria, il primo messaggio dato a questo tipo di paziente è spesso “ Fammi vedere i soldi”.
In molti casi, ovviamente, il paziente non possiede i soldi. Ciò che il rapporto ha scoperto è che persino le persone con una assicurazione vengono dissanguate dai costi dell’assistenza sanitaria al punto che la loro carta di credito appare come l’unica scelta.
Il rapporto afferma che, aumentando le spese detraibili e i ticket, gli ospedali si ritroveranno con sempre più pazienti incapaci di far fronte alle loro spese mediche. Alcuni analisti che si occupano di amministrazione ospedaliera, si aspettano un aumento dei pazienti che si auto-finanziano e si stanno preparando a livelli ancora più alti di insolvenza.
In riconoscimento dell’evolversi del sistema di pagamento e del rischio del debito ospedaliero inesigibile, coloro che si occupano di assistenza sanitaria stanno cercando in modo sempre più aggressivo di riscuotere anticipatamente ticket e spese detraibili. Parte di questa strategia consiste nell’incoraggiare i pazienti ad utilizzare prestatori per conto terzi, come le carte di credito per pagare spese mediche che non possono sostenere, cosa questa che le famiglie fanno spesso per fronteggiare parcelle mediche elevate.
Una cosa però è allungare la mano per afferrare la tua Visa o Mastercard per pagare una Barbie o una tv a schermo piatto, un’altra è estrarre la tua carta di credito perché hai appena saputo di avere il cancro o una cardiopatia, e non hai altro modo per pagare una cura che potrebbe evitarti un viaggietto prematuro nell’aldilà.
Una società non funziona affatto come dovrebbe nel momento in cui gli strozzini legalizzati vengono incoraggiati a circuire gli squattrinati o coloro i quali sono seriamente ammalati.
Questo indebitamento sanitario non sorprende molto. I costi dell’assistenza sanitaria continuano ad aumentare in modo molto più veloce rispetto al reddito delle famiglie e all’inflazione e gli americani (che hanno smesso del tutto di risparmiare) erano già stati messi in difficoltà dilazionando nel tempo quantità ingenti di debito personale. Alcune famiglie hanno inserito nelle loro carte di credito anche le spese dal droghiere. In molti hanno fatto il passo finanziariamente rovinoso di utilizzare i mutui sul capitale edilizio per abbassare i saldi a debito sulla carta di credito.
Una grave malattia per le persone che si trovano già in condizioni economiche precarie può rappresentare la spinta finale verso la bancarotta.
Secondo il rapporto, intitolato “Indebitarsi per star bene”, circa il 28% delle famiglie a basso e medio reddito con debiti ottenuti con la propria carta di credito, utilizza quest’ultima per far fronte a spese sanitarie , in molti casi per gravi problemi di salute.
Nell’insieme un bel 20% delle famiglie a basso e medio reddito indebitate con la propria carta di credito, ha dichiarato di averla utilizzata per coprire importanti spese sanitarie nel corso degli ultimi tre anni.
Questo indebitamento, soggetto a tasse mensili saldate in ritardo, penali e tassi di interesse che possono raggiungere il 30%, va ad aggiungersi al trauma di una grave malattia.
Si ritiene che 29 milioni di americani siano oppressi da un debito sanitario di un tipo o dell’altro. Persone già gravate da parcelle mediche che non possono pagare, con molta probabilità si ritrovano a rifiutare ulteriori cure e a lasciare in bianco le ricette. Decisioni di questo tipo hanno conseguenze pericolose sulla vita.
Negli Stati Uniti è in atto un’epidemia di bancarotte private e si ritiene che le cause mediche giochino un ruolo importante nella metà dei casi.
Questi sono problemi che richiedono una riforma: del sistema americano di assistenza sanitaria e del conseguente meccanismo di indebitamento che minacciano seriamente il sistema di vita del paese. Infine, per farla breve, dobbiamo proteggere i pazienti finanziariamente deboli dall’universo delle carte di credito in cui non esistono limiti legali a penali ed interessi e dove l’abuso dei clienti è una consuetudine.
Bob Herbert
Fonte: http://www.nytimes.com/
Link: http://www.truthout.org/docs_2006/012207E.shtml
22.01.2007
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ELISA MASIERO