Sabato scorso Anna Maria Mantile, 62 anni, docente di Inglese alla scuola media Pavese di Napoli, viene accompagnata da suo fratello Sergio al padiglione 1 della Mostra d’Oltremare a fare la prima dose del vaccino Astrazeneca. Martedì mattina la donna, dopo quattro giorni trascorsi a cercare di contenere la reazione di vomito e spossatezza, muore per arresto cardiaco. Non c’è al momento alcuna correlazione evidente tra vaccino e decesso, ma la famiglia, stravolta dal dolore, vuole legittimamente vederci chiaro. E chiede di effettuare tutti gli accertamenti per capire i motivi della morte. In Procura è arrivata oggi una informativa dei carabinieri. ma in precedenza era già stato informato il magistrato di turno, Giuliana Giuliano. E sempre in mattinata, la Procura ha disposto un’autopsia.
La denuncia dei familiari
Ai carabinieri i familiari hanno presentato denuncia circostanziata del decorso post vaccino della donna, che ha iniziato a sentirsi male due ore dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca. La docente aveva avvertito i primi sintomi una volta rientrata a casa, in via Bernardo Cavallino. Un appartamento che condivideva con la madre anziana. Vomito e senso di forte spossatezza, una reazione molto diffusa e che dunque non l’aveva allarmata particolarmente. Contatta in ogni caso il medico di famiglia che le prescrive una flebo per idratare l’organismo. Le sue condizioni migliorano ma il giorno successivo il senso di nausea torna e la signora sviene. Si riprende, viene rassicurata dal medico, ma medita di farsi visitare.
Il calvario finale
Fino a martedì mattina quando continua ad avere sete, beve ma non ha forze. Resta sul letto in una situazione di semi-coscienza, le viene effettuato un elettrocardiogramma. Il suo battito è lento, l’anziana madre chiama gli altri figli e insieme decidono di far intervenire il 118. L’ambulanza arriva in via Bernardo Cavallino, ma Anna Maria non riuscirà mai a salirci: muore qualche minuto più tardi. La docente non aveva patologie pregresse, del resto prima di fare il vaccino aveva fatto tutte le analisi del caso. L’unico medicinale che assumeva è un integratore per il colesterolo. La sua morte ha sconvolto la famiglia ma anche i suoi studenti, a lei molto legati e affezionati per il suo modo di fare allegro e comprensivo.