comedonchisciotte.org
Ogni tot mesi esce un articolo che tratta l’argomento del microchip sottocutaneo.
Tra complottismi vari e debunkers, possiamo trovare in rete varie opinioni, spesso contrastanti tra di loro.
Ma fermiamoci un attimo a riflettere: il microchip sottopelle lo abbiamo già, si chiama “smartphone”.
Il telefono intelligente ha tutte le funzionalità di un microchip sottocutaneo di prima generazione.
– GPS: sa esattamente dove ci troviamo.
– Telecamera fronte/retro: non ha importanza come lo poggi sul tavolo, l’occhio della fotocamera vede sempre l’ambiente circostante.
– Microfono: intercettazione ambientale.
– Impronta digitale.
– Riconoscimento facciale / retina.
– Accelerometro, giroscopio, magnetometro, sensore fotoelettrico, sensore laser di profondità, sensore ad effetto Hall, sensore di prossimità, barometro, cardiofrequenzimetro, ecc. ecc. ecc.
Lo portiamo addosso volontariamente, nessuno ci obbliga a farlo.
La batteria non è removibile, quindi lo smartphone non può essere spento del tutto in maniera autonoma, oltre al fatto che ci portiamo dietro una mini-bomba.
Possiamo effettuare pagamenti cashless (in tanti stanno spingendo sempre di più verso questa direzione). Inoltre il ventaglio di funzionalità aggiuntive è davvero vasto, il vostro smartphone può dialogare via etere con qualsiasi altro dispositivo (frigorifero, forno, allarme di casa, ecc…).
Tutta la vostra vita è racchiusa dentro il cellulare (messaggi, foto, video, ecc.) e chiunque abbia accesso a questi dati ha un “potere” nei vostri confronti che neanche immaginate.
Attualmente lo smartphone offre un livello molto alto di controllo delle masse… ed il microchip sottopelle ? Non c’è fretta, si può tranquillamente aspettare.
Buona vita
Tommesh
Fonte: comedonchisciotte.org