di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org
Se non ci si ammala per il virus, ci si potrebbe ammalare seriamente per via delle mascherine.
L’associazione Adiconsum Veneto, infatti, ha lanciato l’allarme sulle mascherine al biossido di titanio, uno sbiancante potenzialmente cancerogeno.
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha partecipato alla campagna d’analisi di Adiconsum e le procure di Venezia e Udine hanno sequestrato alcuni lotti di mascherine in cui il biossido di titanio è risultato presente in quantitativi più che consistenti.
L’indagine è partita in seguito ad alcune segnalazioni di persone che hanno denunciato arrossamenti, eritemi e difficoltà respiratorie dopo l’utilizzo di alcune mascherine. Così le Fiamme Gialle hanno effettuato prelievi e campionamenti a Padova, Mestre, Rovigo e altre cittadine con risultati molto preoccupanti:
- innanzitutto si è evidenziata l’assenza totale di scheda tecnica, sono infatti in commercio mascherine anti-covid di cui non è dato sapere la provenienza, i materiali usati ed eventuali additivi (qualcosa che per legge deve essere prevista per qualsiasi prodotto, ma a quanto pare in questo caso la regola è stata completamente disattesa)
- inoltre è stata rilevata la presenza di biossido di titanio, elemento chimico controverso che la Francia ha messo al bando ma che il resto di Europa, Italia compresa, non ritiene pericoloso per la salute, nonostante che alcuni studi lo indichino come sostanza cancerogena.
A questo punto, forse, sarebbe opportuno applicare il principio di precauzione visto che le mascherine vanno a contatto diretto con zone di per sé molto delicate, porte d’accesso al nostro organismo: gli occhi, il naso e la bocca.
Oltretutto, trattandosi di un prodotto che è molto raccomandato e che, in teoria, dovrebbe essere “di protezione”, è chiaro che questa storia dei materiali di cui sono composti tali dispositivi sarebbe da approfondire ulteriormente, e bene, a livello di tutto il territorio nazionale, al fine di garantirne con assoluta certezza l’innocuità.
Tutelare la salute dei cittadini, infatti, significa considerare ogni possibile causa di pericolo, non esiste solo il Covid.
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Valentina Bennati
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