Di Patrizia Pisino per ComeDonChisciotte.org
Il 26 settembre del 1973 Roma perdeva Nannarella, Anna Magnani, ma il suo spirito combattivo resta ancora oggi nel cuore di tutti. Anna ha rappresentato l’ultima grande artista – attrice italiana conosciuta ed amata a livello mondiale. L’ultima vera e libera attrice che coraggiosamente ha vissuto gli anni più difficili per una donna, che ha costruito la sua carriera da sola e con grande coraggio. Nannarella ha fatto la storia del cinema italiano ed è merito suo se è stato conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. La sua carriera è iniziata nel periodo fascista per poi svilupparsi nel dopoguerra diventando l’icona del cinema neorealista. Famosissimo il film Roma città aperta, diretto da Roberto Rossellini, nel quale interpreta il ruolo di Pina, una popolana romana vedova con un bambino, che sta per sposarsi con Francesco. Resta nella nostra memoria la famosissima drammatica scena di Pina che gridando: Francesco, Francesco ! corre verso il camion dei nazisti nel vano tentativo di raggiungere l’uomo che amava, ma che viene uccisa vigliaccamente a colpi di mitra. Questo film segna una tappa important,e con esso nasce la nuova Italia, l’inizio del nuovo cinema italiano.
Anna è stata tra le attrici più premiate, ricevendo il maggior numero di premi oscar dal 1946 al 1959. Ne ha vinti 10: David di Donatello (1958, 1959), Festival di Berlino (1958), Festival di Venezia (1947), Nastri d’Argento (1946, 1948, 1949, 1952, 1957), Premio Oscar (1956), nel 1959 ha ricevuto il premio come miglior attrice al David di Donatello per il film Nella città l’inferno.
Anna Magnani è molto più di un’attrice da Oscar, rappresenta il vero cinema italiano ormai perduto, è l’antidiva che sfugge a tutti gli stereotipi della bellezza che deve piacere – compiacere agli uomini, la sua bellezza è priva di trucchi, è una bellezza unica che non ha bisogno di nascondere nemmeno i segni del tempo, il suo carattere irruento e deciso nascondeva una sensibilità e un inconfessabile desiderio di ricevere e dare amore, ma che nessun uomo è riuscito a comprendere, solo il figlio Luca, che lei ha cresciuto da sola, è riuscito a colmare questo suo bisogno di amore.
Anna Magnani è ancora un luminoso faro che con il suo esempio e la sua saggezza ha guidato ed aiutato una generazione di donne ad accettare il proprio aspetto e ad apprezzare i segni che il tempo disegna sul corpo come un accrescimento della propria bellezza, ma soprattutto ci ha aiutato ad avere il coraggio di esprimere liberamente le proprie idee ed a conservare la nostra rettitudine morale; voglio ringraziarla per tutto ciò dedicandole questi brevi versi a nome di tutte le donne:
Donna sei orgogliosa del tempo che segna il tuo viso,
del candore che copre i tuoi capelli corvini,
del corpo che assume forme sempre più voluttuose,
della mente che elabora i ricordi del tempo passato
per trasmettere la saggezza di una vita.
Donna sei consapevole della forza che abbandona di tuo corpo
Modifichi le tue abitudini con gioia infinita
Affronti il presente con la passione di una fanciulla
Illumini con il tuo fascino
rendendo felici le persone che ti conoscono.
Vi invito a guardare un documentario realizzato nel 2019 dalla RAI dal titolo 50 anni senza Nannarella La passione di Anna Magnani – Regia: Enrico Cerasuolo
Un racconto senza filtri e con materiali inediti di una delle più grandi attrici italiane. Le immagini dell’archivio personale, insieme a quelle della Rai e dell’Istituto Luce, rivelano il vero volto di Anna Magnani: il suo carattere vulcanico, le passioni, gli scontri, l’anima rivoluzionaria. Dopo di lei il cinema ha smesso di cercare la bellezza stereotipata, scoprendo il carattere interiore e misterioso di un’attrice che ha cambiato lo sguardo delle donne e sulle donne.
Patrizia Pisino per ComeDonChisciotte