DI ALEXANDER DONETSKIJ
Oggi, nel mondo, ci sono solo tre Stati che hanno rifiutato di firmare il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari. Questi sono: Israele, India e Pakistan. Altri due paesi, la Corea del Nord e l’Iran, hanno revocato la loro firma da tale accordo, assumendo l’obbligo di non sviluppare armi nucleari.
Se l’Iran nega totalmente di lavorare alla produzione della bomba e periodicamente collabora con gli esperti dell’AIEA per le ispezioni, la Corea del Nord si rifiuta categoricamente di far entrare nelle sue strutture gli ispettori internazionali e minaccia di rispondere con un attacco nucleare al tentativo di attaccare il paese.
Non è da escludere che presto l’Europa avrà ancora un stato nucleare. Stiamo parlando dell’Ucraina, dove i parlamentari del partito neo-nazista “Svoboda”, che, fino al 24 di luglio, faceva parte dalla coalizione di governo supportata dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea ha registrato un progetto di risoluzione del parlamento ucraino per il ritorno dell’Ucraina allo status di Paese nucleare.
Il documento prevede l’incarico al Consiglio dei Ministri per “attuare procedure appropriate in conformità con l’articolo X del Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari (TNP) del 1 luglio 1968, e della sezione V della legge ucraina “sui Trattati internazionali dell’Ucraina” per la cessazione della validità dell’attinente trattato internazionale.” Il progetto di risoluzione della Verkhovna Rada ha invitato “urgentemente a sviluppare un programma statale di rinnovo dello status di potenza nucleare per l’Ucraina e d’iniziare a lavorare sullo sviluppo di armi nucleari”.
Il sogno dei neo-nazisti ucraini per le armi nucleari – non è una nuova tendenza. La disposizione per il ritorno dell’Ucraina allo status di potenza nucleare e la creazione di un arsenale atomico fa parte dell’attuale programma del partito (Sezione VII, punto 9), adottato nel 2011. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e i politici europei che hanno sostenuto Tyagnibok, nell’inverno nel 2013-2014, non potevano non sapere che hanno a che fare con un individuo che punta a trasformare l’Ucraina in uno stato nazista dotato di bomba atomica. Oltre a ciò, in violazione del TNP, i neo-nazisti si accingono a coinvolgere in questo piano gli Stati Uniti e il Regno Unito: “Rivolgersi agli Stati Uniti e al Regno Unito per il sostegno e l’assistenza al programma nucleare dell’Ucraina”. A proposito, non sarà per tal fine che l’esercito americano ha condotto un misterioso lavoro nella centrale nucleare di Zaporozhye?
Nei documenti di programma di molti partiti, organizzazioni e movimenti che hanno partecipato attivamente a Maidan e al colpo di stato di febbraio, come: “Patriota dell’Ucraina”, “Assemblea Nazional-Socialista”, “Tridente”, viene detto esplicitamente che le armi nucleari sono necessarie per il dominio mondiale dell’Ucraina. L’Europa nel 1933 ha già dovuto scontrarsi con i piani di un politico poco noto che ambiva il dominio mondiale del suo Paese; l’attuazione di tali piani ha portato a decine di milioni di vittime, anche senza l’uso di armi nucleari. Ora i nuovi seguaci del nazismo dicono la stessa cosa, e per questo vogliono possedere la bomba atomica.
Assurdo sperare che i neo-nazisti, una volta al potere, cambieranno per diventare politici rispettabili. Per inciso, tra gli autori del disegno di legge sul ritorno allo status nucleare dell’Ucraina, c’è il vice-speaker del parlamento. I neo-nazisti sono inoltre legati a terroristi internazionali. Così, lo scorso inverno, è stata anche pubblicata la corrispondenza tra “Pravi Sektor” e i rappresentanti del gruppo radicale islamico in Crimea, sulla fornitura di armi a Maidan tramite i terroristi turchi. Successivamente, il leader del gruppo, Dmitry Yarosh ha esortato i terroristi di Doku Umarov a effettuare una serie di attacchi terroristici in Russia. I militanti di Yarosh hanno anche minacciato di far esplodere centrali nucleari in Ucraina, a tal fine hanno persino cercato d’impossessarsi della centrale nucleare di Rivne, situata a 100 chilometri dal confine con la Polonia.
In connessione col crollo della coalizione di governo e delle dimissioni di Arsenij Yatsenyuk la questione dell’uscita dal Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari si è accentuata. Il leader di “Svoboda” Oleg Tyagnibok ha già dichiarato le proprie richieste, non solo per l’entrata, ma anche per l’acquisizione di posizioni chiave nel nuovo governo. Per giunta, Tyagnibok e Yarosh possiedono a Kiev una vera forza militare. Questa si è manifestata nei tentativi falliti, da parte delle autorità, per liquidare i gruppi armati “dell’autodifesa di Maidan”. Le forze dell’ordine, temendo per la loro vita, hanno ignorato le indicazioni della leadership politica di disarmare le milizie e di riportare l’ordine in città.
Il nemico, per i radicali nazisti, non è solo la Russia. Per loro, ad esempio, la cancelliera tedesca Angela Merkel è già diventata “Frau Ribbentrop.” Ma se anche non arriveranno mai ad usare l’arma nucleare contro i paesi dell’Unione Europea, in caso di conflitto nucleare, la stessa Europa non ne rimarrebbe indenne: gli europei, in tal caso, sarebbero comunque sottoposti alle ricadute radioattive dei bombardamenti atomici.
Aleksandr Donetskij
Fonte: http://www.fondsk.ru
Link: http://www.fondsk.ru/news/2014/08/02/ukraina-budet-delat-jadernuju-bombu-28739.html
2.08.2014
Scelto e tradotto dal russo per www.comedonchisciotte.org da Eliseo Bertolasi