L'IPOCRISIA DEL NOBEL: IL PREMIO PER LA PACE A CRIMINALI DI GUERRA

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DI STEPHEN LENDMAN
Global Research

Alfred Nobel era un ricco chimico svedese del
diciannovesimo secolo,
ingegnere, inventore della dinamite, produttore di
armamenti ed affarista di
guerra che si è rifatto un’immagine alla fine della
vita stabilendo d’assegnare
dei premi in suo nome tra cui quello per la Pace.
Questo celeberrimo premio
fu ispirato dalla sua segretaria ed allo stesso
tempo attivista pacifista,
Bertha von Suttner, che fu nominata quattro volte e
divenne la prima delle
sole 12 donne premiate.

Da quando venne istituito nel 1901, il premio per la
Pace è stato assegnato
a 95 persone ed a 20 organizzazioni. Alcuni
destinatari erano meritevoli,
come Martin Luther King, Jane Addams ed Albert
Schweitzer ma troppi non lo
erano, incluso il premiato di quest’anno. Al Gore si
unisce ad una lunga
lista di passati destinatari “ignobili” come i
presidenti guerrafondai
Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson ed il
sostenitore di regimi criminali
Jimmy Carter. È inoltre fra personaggi del calibro
del genocida Henry
Kissinger e dei tre precedenti primi ministri
israeliani – Menachem Begin,
Shimon Peres e Yitzhak Rabin – con l’ex Segretario
Generale ONU Kofi Annan
che non è mai venuto a contatto con una guerra
condotta dagli Stati Uniti
senza amarla e sostenerla. Così tanto per la
promozione della pace e di ciò
che questo premio dovrebbe significare. Più sotto ne
parliamo ancora.

Quasi chiunque può essere nominato per il premio e
guardate chi lo fu ma non
lo ottenne – Adolph Hitler, Benito Mussolini, Joseph
Stalin e più di recente,
comicamente, George W. Bush, Tony Blair e Rush
Limbaugh. Al contrario, uno
dei più notevoli simboli della nonviolenza nel XX
secolo, il Mahatma Gandhi,
venne nominato quattro volte ma non ha mai vinto.
Più di recente,
l’attivista pacifista Kathy Kelly, cofondatrice di
Voices in the Wilderness,
ora nota come Voices for Creative Nonviolence, ha
ottenuto tre nomine ma è
stata sorpassata ogni volta da candidati meno
meritevoli. La sua
“ricompensa” invece è stata di essere condannata nel
2004 a tre mesi in una
prigione federale per aver oltrepassato una linea a
Fort Benning, in Georgia
nella protesta contro la School of Americas,
conosciuta come Western
Hemisphere Institute for Security Cooperation, ma è
comunemente chiamata “La
Scuola degli Assassini.”

Premi per la Pace a Criminali di Guerra

blankHenry Kissinger probabilmente è stato il criminale
di guerra più noto ad
aver vinto il Premio Nobel (nel 1973 con il
Vietnamita Le Duc Tho che ha
rinunciato al suo premio dicendo che non c’era pace
nel suo paese). La
portata dei suoi crimini toglie il respiro:

— tre/quattro milioni di morti nel sudest asiatico
nella guerra in Vietnam,

— la sanguinosa deposizione di un governo
democratico in Cile ed il
sostegno a dittatori in America latina,

— sostegno al colpo di stato di Surharto nella
Papuasia Occidentale e della
sua invasione di Timor Est con centinaia migliaia di
morti,

— sostegno ai Khmer Rossi nella fase iniziale ed
alla salita al potere del
loro regno del terrore,

— sostegno alla politica pachistana del “tatto e
delicatezza” nel rovesciare
il governo eletto democraticamente in Bangladesh,
causando mezzo milione di
morti, e molte altre in tutto il mondo come
Consigliere per la Sicurezza
Nazionale e Segretario di Stato per Richard Nixon e
Gerald Ford.

L’ex Segretario Generale ONU Kofi Annan ed il
consesso mondiale che
rappresentava hanno vinto il loro premio nel 2001
“per il loro lavoro per un
mondo meglio organizzato e più pacifico”. Non era
per ciò che Annan ha
compiuto nei suoi vari incarichi all’ONU.
All’inizio, ha avuto una posizione
nel dipartimento dei servizi del Segretariato a New
York. Lì si è guadagnato
una responsabilità secondaria per Medio Oriente ed
Africa nel dipartimento
“affari politici speciali”. Lì il suo sostegno alla
richiesta di Washington
per truppe da spedire in Somalia all’inizio degli
anni 90 lo ha aiutato ad
essere posto come responsabile di tutte le
operazioni di pacekeeping dal
febbraio 1993. In quel ruolo, ha impedito che
fossero prese delle misure per
arrestare l’imminente strage in Rwanda di cui era
stato avvertito in
anticipo e che ha causato circa 800.000 morti sotto
la sua vigilanza. Ha
anche tenuto il Consiglio di Sicurezza all’oscuro di
ciò che stava
avvenendo.

Alla guida dell’allora Ambasciatore ONU Madeleine
Albright e senza
consultare il Segretario Generale
Boutras-Boutras-Ghali, Annan si è
schierato con l’amministrazione Clinton per
autorizzare la NATO a bombardare
illegalmente le postazioni serbe in Bosnia nel 1995.
Ciò gli ha garantito il
posto di lavoro come Segretario Generale nel gennaio
del 1997, nel quale un
osservatore ha notato che “ha sfidato l’ira dei
Paesi in via di Sviluppo
rifiutando l’anticolonialismo in favore di principi
morali graditi
all’ovest.”

Il premio Nobel a Kofi Annan è una testimonianza
all’ipocrisia di un uomo i
cui dieci anni come Segretario Generale non sono
riusciti a compiere il
mandato che lui aveva giurato di sostenere: “Salvare
le future generazioni
successive dal flagello della guerra; riaffermare la
fede nei diritti
fondamentali dell’uomo; stabilire condizioni (che
promuovano) la giustizia;
uguali diritti per donne ed uomini (in tutte le
nazioni e rispetto per) le
leggi internazionali (ed) il progresso sociale….
assicurare… che non si
utilizzi la forza delle armi”.

Durante il suo decennale incarico al top dell’ONU,
Annan:

— ha sostenuto sanzioni economiche all’Iraq che
hanno causato circa 1.5
milioni di morti tra cui oltre un milione di
bambini sotto i cinque anni;

— ha sostenuto l’invasione illegale dell’Iraq nel
2003 da parte dell’amministrazione
Bush e l’occupazione che sino ad ora si è presa 1.2
milioni di vite
supplementari;

— ha sostenuto la guerra e l’occupazione illegali
dell’Afghanistan;

— è rimasto muto sulla possibilità di una guerra
più ampia con l’Iran anche
se includesse armi nucleari “first strike”;

— non ha fatto sforzi per far funzionare la pace in
Medio Oriente inclusa
la Palestina occupata né ha denunciato la guerra di
aggressione d’Israele
nel 2006 contro il Libano;

— è rimasto leale all’ovest ed ha ignorato la
difficile situazione della
sua gente in tutto il continente africano compreso
l’impoverimento dei neri
sudafricani del dopo-Apartheid;

— ha permesso a criminali paramilitari dei Caschi
Blu di occupare Haiti,
Bosnia, Kosovo, Repubblica Democratica del Congo,
Etiopia, Eritrea, Liberia,
Costa d’Avorio e Sudan. Più sotto parleremo del
pacekeeping dell’ONU.

Il solo successo di Kofi Annan è stata la sua
intransigente complicità con i
peggiori crimini di guerra e contro l’umanità delle
amministrazioni Bush e
Clinton. La sua lealtà gli ha guadagnato il premio
Nobel che non ha nulla a
che fare con la pace che lui ha disprezzato.

Le forze di pacekeeping dell’ONU hanno ottenuto il
premio Nobel nel 1988 per
missioni che l’ONU definisce come “un modo per
aiutare i paesi lacerati da
conflitti a creare condizioni per una pace
sostenibile.” I Caschi Blu si
presume siano mandati in aree di conflitto e
post-conflitto per prestare una
molteplice gamma di servizi che includono come
massima priorità ripristinare
l’ordine, mantenere la pace e la sicurezza e
prevedere i bisogni della gente
durante i periodi di transizione fino a che gli enti
pubblici territoriali
non possano assumere la gestione da sè.

Più spesso, i Caschi Blu finiscono per creare più
conflitto che soluzioni e
fungono principalmente da controllori o occupanti
paramilitari indesiderati.
In altre occasioni, diventano controproducenti o
inefficaci e finiscono per
fare più danno che bene. Dal 1948, si sono
intraprese oltre cinque dozzine
di operazioni di peacekeeping. La maggior parte sono
stati miseri fallimenti
compresa la prima missione in assoluto di UNTSO
durante la cosiddetta
“Guerra di indipendenza d’Israele”. L’operazione
sta
ancora continuando dopo
quasi 50 anni, la pace non si è mai realizzata, i
Caschi Blu sono là ma non
svolgono alcun ruolo attivo e la comunità mondiale è
silenziosa di fronte ai
crimini israeliani di guerra e contro l’umanità.

La stessa circostanza è vera ad Haiti in cui per la
prima volta per l’ONU i
mediatori di pace MINUSTAH sono stati schierati per
far rispettare un colpo
di stato contro un presidente eletto
democraticamente. Disprezzano la pace e
la stabilità ed operano invece come occupanti
paramilitari al servizio del
capitale occidentale terrorizzando ed uccidendo
indiscriminatamente civili
disarmati.

blankAnche tre ex-primi ministri israeliani hanno
ottenuto il Premio Nobel per la
Pace – Menachem Begin [foto] nel 1978 e Yitzhak Rabin e
Shimon Peres nel 1994.
Tutti e tre hanno commesso crimini di guerra e
contro l’umanità come tutti
gli altri primi ministri israeliani sin da quando
David Ben-Gurion prese
l’incarico il 14 maggio 1948 dopo che il nuovo Stato
d’Israele aveva
dichiarato la sua indipendenza come stato
esclusivamente ebraico. Ciò
nonostante, il comitato del Nobel ha assegnato loro
la sua più alta
onorificenza per aver avanzato la causa della pace
che disprezzavano usando
la loro posizione per infliggere alla gente
palestinese ciò che Edward Said
una volta definì come “la raffinata brutalità”
d’Israele. Menachem Begin era
un razzista particolarmente feroce ed odiava gli
Arabi definendo i
Palestinesi “bestie a due zampe” e dicendo che gli
Ebrei erano “la Razza
Padrona” e “gli dei su questo pianeta”.

Poi c’è l’attuale premio Nobel per la Pace, Al Gore.
Alex Cockburn e Jeff
St. Clair di CounterPunch hanno scritto un libro su
di lui nel 2000
intitolato “Al Gore: Un Manuale d’Uso.” È un
racconto critico di “un uomo
che i suoi genitori hanno allevato sin dalla nascita
per diventare
Presidente degli Stati Uniti” e che ha messo sempre
la politica davanti ai
principi. Ha costruito le sue credenziali per l’alto
ufficio attorno alla
difesa di istanze pro-commercio, pro-guerra,
anti-sindacali e falso-ambientaliste cosicché ora non c’è alcun amico della
terra che può ritenerlo
uno di loro.

Il libro del 1992 “Earth in Balance” era più scena
che sostegno. In esso, ha
indicato forze di distruzione planetaria che
includevano l’inquinamento
dell’acqua e dell’aria, l’erosione del terreno, il
disboscamento, la
sovrappopolazione, il buco dell’ozono ed il
riscaldamento globale. Ha
evidenziato l’effetto delle emissioni delle auto e
la necessità di eliminare
i motori a combustione interna ma non ha fatto
alcuno sforzo durante il suo
incarico perché ciò accadesse.

Poi come vice presidente ha usato le sue
“credenziali verdi” per vendere il
pro-commercio, anti-operaio, anti-ambientalista
NAFTA al movimento
ambientalista. Ha pure sostenuto le pratiche di
libero taglio di alberi
anche in zone di vecchio sviluppo. Ha ignorato una
valutazione secondo cui
questa pratica metteva a rischio d’estinzione
centinaia di specie. Nel 1995
ha sostenuto una legge di spesa “Salvage
Deforestazione Rider” che ha aperto
milioni di terre della National Forest alla
deforestazione ed ha esentato le
vendite dei raccolti dalle leggi ambientali e dal
controllo giudiziario per
due anni. Lui e Clinton hanno poi permesso ai baroni
dello zucchero della
Florida del Sud di devastare migliaia di acri di
Everglades ed hanno
eliminato la
Clausola Delaney, una protezione dei consumatori che
teneva gli agenti cancerogeni lontani dalle nostre
forniture di generi
alimentari.

Durante la sua vita politica, Gore ha sostenuto le
grandi compagnie
petrolifere ed è stato legato alla Occidental
Petroleum Company ed al suo
capo “tycoon privo di scrupoli”, Armand Hammer. In
cambio del sostegno agli
interessi dell’azienda, ha ottenuto favori politici
ed il patronato di
Hammer e del suo successore, Ray Irani, che era un
importante finanziatore
del DNC [Democratic National Comittee, ndt] e come
ulteriore ricompensa ha
potuto dormire nella camera da letto di Lincoln.
Inoltre è stato un compare
dell’industria nucleare che non risolverà o neppure
allevierà il
riscaldamento globale e la minaccia che pone secondo
l’esperto nucleare
Helen Caldicott. I reattori commerciali scaricano
quantità enormi di gas
serra con centinaia di migliaia di curie di mortali
gas radioattivi ed altri
elementi radioattivi, oltre a essere facili bersagli
per attacchi
terroristici di rappresaglia che gli esperti
ritengono possano alla fine
accadere.

Prima alla Camera (1977 – 1985) e poi al Senato
(1985 – 1993), e quindi come
vice presidente, Gore ha anche fatto da compare ai
contractors della Difesa e
del Pentagono. “Ha fatto da balia al missile MX,” ha
opposto sforzi ai tagli
alla spesa della difesa ed ha sostenuto l’invasione
di Granada e le guerre
in Centro America durante l’amministrazione Reagan.
Ha sostenuto le guerre
di Clinton nei Balcani negli anni 90 che hanno
distrutto la Jugoslavia in
modo che la NATO potesse espandersi in Europa
Centrale ed Orientale per i
suoi mercati, risorse e lavoro sfruttabile a basso
costo. In Kosovo ha
collaborato con i criminali paramilitari
dell’Esercito di Liberazione del
Kosovo (KLA) contro la Serbia ed ha ignorato i loro
collegamenti al crimine
organizzato. Ancora prima aveva scambiato il suo
voto alla Guerra nel Golfo
per una copertura del suo discorso in prima serata.

Poi ha sostenuto la detronizzazione di Saddam
attraverso un colpo di stato o
altri mezzi ed ha sostenuto le sanzioni più
assolutamente genocide mai
imposte ad un paese e che probabilmente hanno ucciso
1.5 milioni o più di
iracheni tra cui oltre un milione di bambini sotto i
cinque anni.

Cockburn e St. Clair poi riempiono ulteriori spazi
bianchi su un
opportunista politico che ha sostenuto i Grandi
Tabaccai, “ha sfruttato la
morte di sua sorella e l’incidente (quasi mortale)
del figlio per…
vantaggio politico; è diventato un fratello
spirituale di Newt Gingrich; ha
raggirato Jesse Jackson; ha spinto Clinton a
distruggere il New Deal; ha
cospirato per impedire ai Democratici di riprendersi
il Congresso nel 1996”
in modo che “il suo rivale Dick Gephard” non
diventasse speaker; “ha preso
soldi per la campagna elettorale da quasi ogni lobby
corporativa” presente
e, come già scoperto, ha mentito riguardo l’essere
un amico della terra
disprezzando con le sue azioni l’ambientalismo.

Quest’uomo merita un premio Nobel per la Pace (e
tanto più diventare
presidente) assieme a Intergovernmental Panel on
Climate Change (IPCC) “per i
loro sforzi per sviluppare e diffondere una maggiore
conoscenza sul
cambiamento del clima da parte dell’uomo, porre le
basi per le misure
necessarie a contrastare tale cambiamento.” Il
Comitato del Nobel ha
ignorato il registro ambientale di Gore ed ha
continuato dicendo che “a
lungo (è) stato uno dei principali politici
ambientalisti al mondo
(attraverso) il suo forte impegno, riflesso
nell’attività politica, (che) ha
rinforzato la lotta contro il cambiamento
climatico.” Contrariamente alla
documentazione pubblica su di lui facilmente
accessibile, ma non al suo
atteggiarsi, il comitato Nobel ha ciecamente
aggiunto: “è probabilmente il
singolo individuo che ha fatto di più per creare
maggior comprensione a
livello mondiale delle misure che devono essere
adottate.”

In realtà, durante la sua vita politica, le azioni
di Gore hanno tradito la
fiducia del pubblico, e lo fa ancora. Lui e sua
moglie vivono in due case
grandi consumatrici d’energia: 10.000 piedi
quadrati, otto camere da letto a
Nashville e 4.000 piedi quadrati ad Arlington, VA. I
Gore inoltre possiedono
una terza casa a Carthage, TN. Sia a Washington che
a Nashville, le società
di servizi offrono energia alternativa verde eolica
ai clienti con un
piccolo premio al kilowatt/ora. Gore potrebbe
tranquillamente permetterselo,
ma i documenti pubblici non mostrano alcuna prova
che lo faccia in una o
nell’altra residenza. Alex Cockburn ci da l’ultima
parola su un uomo che fa
da complice per privilegi, che è pieno di sè e, come
George Bush, disprezza
l’interesse pubblico: “Al Gore distilla oggi nella
sua sola persona lo
sfacelo del liberismo in America e quasi ogni
caratteristica non
allettante del partito democratico”, che è
praticamente indistinguibile
dall’altro lato del marciapiede in una città in cui
la classe criminale è
bipartisan.

Stephen Lendman è ricercatore associato del Centro
per la Ricerca sulla
Globalizzazione. Vive a Chicago e può essere
raggiunto su:
[email protected].
Visitate anche il suo
blog su
www.sjlendman.blogspot.com ed ascoltate The Steve
Lendman News and
Information Hour su www.TheMicroEffect.com lunedì a
mezzogiorno, tempo
centrale degli Stati Uniti.

Titolo originale: “Nobel Hypocrisy: Peace Prize Awards to War Criminals”

Fonte:http://www.globalresearch.ca/
Link
18.10.2007

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FILMARI

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