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La Redazione

 

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LETTERA APERTA DEI GRECI AGLI INGLESI

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A cura di Bosque Primario
Il 21 Giugno 2016
69 Views

FONTE: ZEROHEDGE.COM

I GRECI INVIANO UNA LETTERA APERTA AI CITTADINI INGLESI

Amesi Dimokratia Press ha scritto una lettera per avvisare di aver inviato un documento firmato da personalità greche, provenienti da gruppi e partiti politici, oltre che da personalità della cultura, indirizzata a tutti i cittadini del Regni Unito sul Referendum che si terrà per restare o per uscire dalla UE.

La lettera aperta è un atto di solidarietà dalla Grecia verso gli Inglesi, per far pervenire le informazioni essenziali che consentiranno di prendere decisioni informate prima del Referendum. La Battaglia della Gran Bretagn del 23 giugno 2016 sarà combattutta contro la Nuova Asse di potere della Unione Europea, che ha occupato la nostra Europa e che sta provando a dividere anche la società inglese con la paura.

Vogliamo raccontarvi quello che abbiamo passato in Grecia, in questi ultimi anni, da quando la troika imponendoci il suo sistema (con un ruolo decisivo da parte del regime della UE) ha cominciato a cercare di dividere la nostra società ed a ri-occupareun po’ alla volta il nostro paese.

Abbiamo combattuto insieme contro le potenze dell’Asse nel 20° secolo e ora le stiamo combattendo di nuovo nel 21° secolo. Abbiamo combattuto per la libertà, per l’indipendenza, per la giustizia e per i valori umani che sono alla base degli ideali dell’ellenismo. Oggi lottiamo ancora per lo stesso motivo e, come nel 20° secolo, vinceremo ancora.

Vi chiediamo di rendere pubblica questa lettera aperta. L’abbiamo distribuita alla Stampa Estera, ma ci farebbe piacere che fosse distribuita da tutti, per permettere agli inglesi di decidere consapevolmente. Ecco il testo completo della Lettera Aperta:

Lettera aperta ai cittadini del Regno Unito per il Referendum di Giugno 2016

Cari elettori britannici,

Il Regno Unito ha aderito alla Comunità europea nel 1973 e vale la pena ricordare che il popolo non è stato consultato prima di firmare l’accordo di adesione. Solo due anni dopo, nel 1975 si è deciso di indire un referendum per rimanere nella Comunità Europea, Referendum che fu approvato dal 66% degli elettori.

L’idea di base, come è stato spiegato ai cittadini di tutta l’ Europa, era creare una comunità di nazioni europee che vivessero in amicizia, in solidarietà, con mutuo vantaggio e in democrazia: (Questi erano) i valori europei fondamentali.

Purtroppo, queste promesse tanto invitanti, hanno dimostrato di essere false o di aver fallito. Non c’è niente di libertà, di solidarietà e di amicizia nell’Unione Europea. L’Unione Europea ha dimostrato di agire per conto degli interessi delle banche, delle imprese multinazionali e di gruppi in ombra, come volevano i consulenti dei think-tank professionali e dei gruppi di pressione e, questa Europa, non ha agito per il bene della sua gente. Infatti, l’Unione Europea è un’unione economica con un mercato comune (senza frontiere interne), che consente una libera circolazione di denaro, di beni e di persone/forza lavoro, ma non ha ancora fatto nulla per armonizzare le norme che regolano gli standard delle imprese. L’Unione Europea è stata progettata come un cartello e una mancanza di strutture e di processi democratici sono una caratteristica di queste situazioni, mantre la democrazia diventa un fattore di disturbo.

La democrazia, e in particolare la democrazia diretta, va contro ogni fibra di questa Unione Europea

Il voto dei popoli si è perso nella burocrazia dell’Unione europea, che è guidata da tecnocrati che seguono un ordine del giorno che in breve porterà agli Stati Uniti d’Europa, alla perdita della sovranità nazionale e dell’identità dei paesi europei. I parlamenti nazionali hanno già delegato gran parte delle loro responsabilità e della sovranità alle istituzioni europee e di conseguenza il voto nazionale diventa sempre più irrilevante.

Il Parlamento europeo, l’unica istituzione dell’Unione europea per la quale il popolo ha votato, ha una funzione più o meno decorativa, non può legiferare nel modo che conosciamo, come fanno i parlamenti nazionali. La Commissione europea, in realtà è un governo europeo, non eletto. E ‘composto da delegati dei governi nazionali. O per dirla con Horst Seehofer – Primo Ministro della Baviera –: “ Chi è stato eletto non decide e chi decide non è stato eletto”.

L’Unione Europea ha una antica storia che ignora il voto del popolo. I referendum sono benvenuti solo se approvano la politica ufficiale della stessa Unione europea, se le persone non votano, come avrebbero dovuto votare, i governi promuovono una campagna di informazione che porta alla ripetizione dei referendum fino a quando il risultato non sarà funzionale oppure il risultato del referendum viene ignorato o manipolato.

La Danimarca votò in un referendum, a giugno 1992, contro il Trattato di Maastricht, ma a maggio del 1993 una nuova versione ri-negoziata fu approvata in un secondo referendun.

Nel 2001 gli elettori irlandesi respinsero il Trattato di Nizza, ma lo approvarono in un secondo referendum del 2002.

La Francia nel maggio 2005 votò contro la proposta di una Costituzione europea. Altri Referendum avrebbero potuto tenersi anche nella Repubblica Ceca, in Danimarca, in Irlanda, in Polonia, in Portogallo e nel Regno Unito. Ma dato che il rischio di altri rifiuti era troppo alto, l’Unione europea ha deciso di modificare il testo e firmare un trattato con i governi nazionali, questo è ciò che oggi chiamiamo Trattato di Lisbona.

Noi, il popolo greco, abbiamo votato a luglio 2015 contro ulteriori misure di austerità richieste dalla troika, e il nostro voto è stato ignorato. Prima del ​​referendum i più alti funzionari dell’Unione Europea avevano avvertito il popolo greco di non votare NO, perché quel voto avrebbe portato ad un Grexit, ma anche questo non è scritto nei trattati europei.

Nel mese di marzo 2016, l’Unione europea ha firmato un accordo con la Turchia sulla crisi migratoria. Parte di questo negoziato prevede che l’Unione europea assuma una quota di migranti e li distribuisca secondo un certo schema all’interno dei vari paesi europei. L’Ungheria ha annunciato che indirà un referendum su questo tipo di immigrazione forzata di: questo referendum è stato condannato come misura antidemocratica.

Qualche tempo fa, il popolo olandese ha votato in un referendum contro l’accordo UE-Ucraina. Rappresentanti della UE hanno dichiarato in diverse interviste che, ovviamente, i referendum sono pericolosi e sono una minaccia contro l’Unione europea. In verità, i referendum sono pericolosi per la Unione Europea di oggi, ma non sono pericolosi per i cittadini europei. Nel frattempo, si sono aperte serie discussioni per vietare i referendum all’interno dell’Unione europea in generale, in modo da evitare ulteriori controversie.

Anche in Svizzera, il paese con maggior esperienza nel campo dei referendum, i politici temono più di ogni altra cosa il voto del popolo, che potrebbe distruggere i loro piani nel caso in cui la gente non votasse come viene consigliato.

L’Alleanza europea stop-TTIP è una iniziativa di più di 500 organizzazioni sparse in tutta l’Europa ed ha raccolto più di 3,4 milioni di firme per fermare gli accordi di TTIP e CETA. Tali accordi sono considerati una minaccia per la democrazia, per l’ambiente, per i consumatori e per le norme del lavoro. Ma la Commissione europea li sta ignorando …

Cari amici della democrazia nel Regno Unito,

Vogliamo esprimervi la nostra solidarietà perché comprendiamo che si dovrà prendere una decisione storica per il vostro Paese e per il vostro popolo, come noi abbiamo fatto la scorsa estate.

Il 23 giugno 2016 si dovrà decidere in un referendum sulla adesione all’Unione europea da parte del Regno Unito. Un referendum è elemento di democrazia diretta, è la massima espressione della volontà dei popoli, è un privilegio e una rara opportunità nell’Unione europea.

Ora avete la possibilità storica per celebrare la giornata nazionale dell’indipendenza e di fermare l’ulteriore trasformazione dell’Europa in una dittatura europea. La democrazia è la chiave della libertà, della pace e della prosperità, protegge i diritti umani e garantisce il rispetto e la tolleranza.

I nostri pensieri sono con voi e, dalla Grecia, vi inviamo i migliori auguri per una votazione democratica.

* * *

Elenco dei greci partiti politici, enti e persone che hanno firmato la Lettera Aperta ai cittadini del Regno Unito

* (L’elenco è in continuo aggiornamento )

** (I firmatari della Lettera Aperta non sono necessariamente rappresentanti ufficiali dei partiti o degli enti a cui appartengono)

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Fonte: http://www.zerohedge.com/

Link: http://www.zerohedge.com/news/2016-06-19/greeks-send-open-letter-uk-citizens-about-brexit

19.06.2016

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario

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