LE ELITE GLOBALI STANNO NASCONDENDO 18 TRILIONI DI DOLLARI NELLE BANCHE OFFSHORE

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Causale: Raccolta fondi

FONTE: The Economic Collapse

Negli ultimi giorni, il fatto che Mitt

Romney avesse parcheggiato milioni di dollari nelle Isole Cayman è

comparso sulle prime pagine in tutto il mondo. Ma quando si parla delle

banche offshore, quello che ha fatto Mitt Romney sono bazzecole.

La verità è che l’élite globale sta nascondendo un ammontare quasi

incredibile di denaro nelle banche offshore. Secondo una

scioccante ricerca del FMI, l’élite globale detiene un totale

di 18

trilioni di dollari

nelle banche offshore. E questo dato non conteggia i soldi che sono

in Svizzera. È una quantità sbalorditiva di soldi. Ricordiamoci che

il PIL degli Stati Uniti nel 2010 è stato solo di 14,58 trilioni di

dollari.
Quindi perché l’élite globale

va così lontano per nascondere i soldi nelle banche offshore?

Bene, ci sono due ragioni principali. Una è il riserbo bancario e l’altra

è la bassa tassazione. Il riserbo è un buon argomento per coloro che

sono coinvolti in attività illegali come lo smercio di stupefacenti,

ma la ragione più grande per cui le persone spostano soldi nelle a

banche offshore è per evitare di pagare le tasse. Alcuni aprono

conti bancari all’estero perché vogliono legalmente ridurre le loro tasse e altri aprono conti bancari all’estero perché vogliono illegalmente evitare le tasse. Sareste assolutamente

sbalorditi nel sapere cosa fanno le grandi aziende e le persone ricche

per liberarsi dal pagamento delle imposte. Sfortunatamente, la vasta

maggioranza delle persone non ha le risorse o la conoscenza per fare

questi giochi, e allora siamo tassati nell’oblio.

E allora perché le chiamano “banche

offshore”?

Il termine si sviluppò originariamente

perché le banche delle Isole del Canale erano “di fronte

alla costa” (ndt: offshore) del Regno Unito. La maggior

parte delle banche offshore si trova ancora nelle isole. Le Isole

Cayman, le Bermuda, le Bahamas e l’Isola di Man sono un esempio. Gli

altri “centri bancari offshore“, come Monaco, non sono

proprio “di fronte alla costa”, ma il termine si riferisce

anche a loro.

Tradizionalmente, questi centri tecnici

bancari e lungo la costa sono stati molto attraenti a criminali ed all’élite

globale perché loro non direbbero a nessuno (incluso governi) sui soldi

che chiunque aveva parcheggiato là.

Oggi alcuni governi (particolarmente

quello degli Stati Uniti) stanno tentando di dare una sterzata, ma non

assisteremo alla fine delle banche offshore molto rapidamente.

La quantità di soldi che confluiscono

in queste banche offshore è assolutamente sbalorditiva.

È stato stimato che l’80 per cento di tutte le transazioni bancarie internazionali

avviene tramite attraverso queste banche offshore. 1,4 trilioni di dollari sono detenuti nelle banche delle isole

Cayman.

Un

articolo del Guardian

ha valutato che un terzo di tutta la ricchezza del pianeta è stipato

nelle banche offshore, mentre altri ritengono che almeno la metà di tutto il capitale mondiale affluisca in

qualche momento nelle banche offshore.

Evidentemente, tutta questa elusione

fiscale significa che i governi di tutto il mondo si stanno lasciando

scappare un bel gruzzolo.

È stato stimato che il governo statunitense

sta perdendo 100

miliardi di dollari

l’anno a causa delle banche offshore. Altri ancora alzano

ancora di più questo dato.

Evitare di pagare le tasse è

un gioco che l’élite globale padroneggia. Giocano a una partita totalmente

diversa da quella che giochiamo noi. Non se ne stanno fermi come idioti,

schiaffeggiati dalle tasse. Assumono invece i migliori esperti e si

affidano a ogni trucco possibile per trattenere più soldi che possono.

Al giorno d’oggi, avvantaggiarsi

dei paradisi fiscali non è troppo complicato. Ciò che segue è un

estratto di un recente

articolo di Politico:

Uno scenario plausibile

può essere questo: assumo una contabile. Nel fare il suo lavoro,

la mia contabile mi dice che, se firmo alcuni documenti legali e instrado

i miei soldi in una piccola isola caraibica, potrei trattenere dei soldi

e pagare un aliquota più bassa. Avrei potuto guadagnare i miei soldi

negli Stati Uniti, ma legalmente posso dire che, in effetti, sono stati

guadagnati in un paradiso fiscale.

Se è legale, forse dovremmo soffermarci

un po’ di più.

Dopo tutto, se questi giochi sono così

positivi per Mitt Romney, perché non dovrebbero esserlo anche

per noi?

Durante una sosta nella campagna elettorale

Romney ha detto di recente:

Io vi posso dire che

noi rispettiamo le leggi fiscali.

Certamente gli credo quando lo dice.

Ma è quello che dice dopo che è sconcertante:

E se c’è

un’opportunità per evitare le tasse, come chiunque altro in questo

paese non ci lasceremo scappare quest’opportunità.

Gli credo anche su quest’ultima affermazione.

ABC News ha di recente rivelato che

Bain Capital ha addirittura 138

fondi offshore nelle

Isole Cayman.

Deve essere qualcosa di buono se ti

va di farlo 138 volte.

Ma Bain Capital era anche molto occupata

in altri centri bancari offshore.

Una delle più grandi società

fittizie che Bain ha formato nei Caraibi è stata chiamata Sankaty

High Yield Asset Investor Ltd. Non aveva un ufficio nelle Bermuda e

non aveva personale nelle Bermuda. Ma ha aiutato i di Bain Capital a

evitarsi un sacco di tasse.

Il prossimo è un articolo del

20007 del Los

Angeles Times:

Nelle Bermuda Romney

è stato il presidente e il solo azionista per i quattro anni di Sankaty High Yield Asset Investors

Ltd. Ha incanalato soldi

negli hedge fund Sankaty di Bain Capital che investono in obbligazioni

e altri titoli emessi dalle corporations, così

come prestiti bancari.

Come migliaia di altre

entità finanziarie, Sankaty ha un ufficio o personale alle Bermuda.

La sua unica presenza consiste di una targhetta nell’ufficio di un avvocato

nel centro di Hamilton del centro, capitale dell’isola del territorio

britannico.

“È

solo una cassetta postale”, ha detto Marc B. Wolpow che ha lavorato

con Romney per nove anni in Bain Capital e che formò

Sankaty Ltd. Nell’ottobre del 1997 senza mai visitare le Bermuda.

“C’è nessuno che ci lavora a parte gli avvocati.”

La quantità di soldi che sono

versati con l’imbuto in Sankaty è sempre più stupefacente:

Oggi Bain Capital gestisce

60 miliardi di dollari in assets, secondo un portavoce. Il totale include

23 miliardi di dollari in debito di Sankaty e fondi di credito. Mezza

dozzina di affiliati di Sankaty ora

è attivo alle Bermuda, come riporta il registro delle aziende.

Gli hedge fund di Sankaty

sono organizzati come associazioni in Delaware che producono reddito

tassabile investendo in obbligazioni a tasso fisso e in altri strumenti

di debito. In base alle leggi fiscali, anche le istituzioni statunitensi

esentate dalle tasse devono affrontare una tassa del 35% se investono

direttamente in questi hedge fund. Investendo invece in un’azienda delle

Bermuda, le tasse sono legalmente bloccate, dicono gli esperti.

Ovviamente, tutto questo è perfettamente

legale.

Quindi nessuno si mette nei guai.

Tenendo i soldi offshore, anche quelli

che gestiscono questo tipo di fondi possono evitare di essere tassati.

Victor Fleischer, professore alla

University of Colorado Law School ha

da poco spiegato come funziona:

L’idea che sta dietro

ad alcune delle strategie delle isole Cayman era che il reddito ricevuto

dai direttori dei fondi per gestire i soldi sarebbe stato tenuto offshore

nelle isole Cayman, e il beneficio maggiore

è che si può posticipare la tassazioni di questi introiti a una data

futura, e che si possono reinvestire i soldi nelle isole Cayman e nessuno

di questi fondi reinvestiti viene tassato finché

non se ne esce.”

Quindi Romney stava facendo questo?

Non lo potremo mai sapere, a meno che

non ci mostri le sue denunce dei redditi.

Noi sappiamo che Romney ha

milioni di dollari della propria ricchezza investiti in paradisi fiscali.

Ciò che segue arriva da ABC News:

Oltre a pagare l’aliquota

più bassa sui profitti del suo investimento, Romney ha almeno 8 milioni

di dollari investiti in almeno dodici fondi elencati nel registro delle

Isole Cayman. Un altro investimento, che Romney riporta con un valore

che va tra i 5 milioni e 25 milioni di dollari,

è stato domiciliato alle Cayman, come mostra una registrazioni titoli.

Ma Romney non ha investito soldi solo

nelle Isole Cayman. Sembra che i suoi soldi siano investiti in una pletora

di paradisi fiscali offshore.

La citazione seguente è di un articolo della Reuters:

I fondi Bain in cui

Romney ha investito sono sparpagliati dal Delaware alle Isole Cayman

fino alle Bermuda, dall’Irlanda a Hong Kong, secondo un’analisi della

Reuters sulle registrazioni titoli.

C’è qualcosa di sbagliato in

tutto questo?

Beh, dipende da cosa si intende per

“sbagliato”.

Quello che sta facendo Romney è

perfettamente legale.

Ma è pessimo. L’avvocato di

Washington Jack Blum ha detto di recente a ABC News ciò che segue sulle finanze di Romney:

Le sue finanze personali

sono un memorandum di ciò che

è sbagliato nella tassazione degli Stati Uniti.

Ora possiamo avere alcuni indizi sul

perché Romney non voglia rilasciare le sue vecchie denunce dei

redditi.

Ma, come riportato sopra, quello che

fa Romney sono bazzecole in raffronto a quello che fanno gli ultra-ricchi.

Il Congresso sta cercando di mettere

un freno alle banche offshore, ma gli ultra-ricchi sono sempre

avanti due o tre passi avanti.

Gli ultra-ricchi saranno pronti a tutto

pur di evitare di pagare le tasse.

Infatti il Washington Post ha

riportato che un numero sempre maggiore di ricchi sta decidendo di rinunciare alla cittadinanza invece di affrontare l’ira dell’IRS.

Gli ultra-ricchi non sono comunque

troppo disturbati dal privarsi della cittadinanza nazionale. Se volessero

influenzare un’elezione, possono averne ancora di più donando

qualche milione di dollari a un “Super PAC ” di quanto possono

fare con i pochi voti che hanno a disposizione.

In un articolo

precedente, ho descritto

come gli ultra-ricchi utilizzino le banche offshore come un “sistema

bancario ombra” che gioca con regole di cui la maggior parte

delle persone ignora l’esistenza.

È un sistema bancario

ombra di cui la gran parte degli Americani non sa niente. La gran parte

degli Americani non ha le risorse per poter formare compagnie fittizie

in una mezza dozzina di paesi diversi così

da poter “filtrare” i profitti. La maggior parte degli Americani

non sa niente di complicati piani di esenzione fiscale usati dai fiscalisti,

come il “Double Irish” e il “Dutch Sandwich”. La maggior

parte degli Americani non avrebbe idea di come piazzare la maggior parte

degli introiti nelle Bermuda per evitare di pagare le tasse.

Molti che fanno parte dell’élite

globale semplicemente non si preoccupano che il debito degli USA sta arrivando alla stratosfera. Tutto ciò

che vogliono è tenersi i soldi in tasca il più possibile.

Ci sono ovviamente eccezioni a questa

regola. Warren Buffett ha vergato di recente un assegno al Tesoro degli

Stati Uniti di poco più di 49.000

dollari per aiutare

a pagare il debito nazionale.

Ma considerando il fatto che il debito

nazionale degli Stati Uniti sta aumentando di più di 100 milioni

di dollari l’ora, non ha fatto molto per aiutare.

Il nostro sistema è davvero a

pezzi e l’élite globale sta scappando con il cadavere insanguinato.

Nel corso dei decenni hanno attentamente plasmato le regole di modo

che sempre più ricchezza vada a finire nelle loro tasche, e hanno

attentamente plasmato di modo che sempre più ricchezza rimanga nelle

loro tasche.

Naturalmente, se riusciremo a liberarci

della tassazione personale e di quella alle imprese, sostituendola con

un sistema totalmente nuovo, potremmo liberarci di questo gioco una

volta per tutte.

Ma che probabilità date a un’eventualità

del genere?

**********************************************

Fonte: The Global Elite Are Hiding 18 Trillion Dollars In Offshore Banks

20.01.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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