LE DIECI PREVISIONI OLTRAGGIOSE DI SAXO BANK PER IL 2011

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DI EMMANUEL GARESSUS

letemps.ch

Nel 2010 si sono realizzate tre delle dieci previsioni “a bassissima probabilità”.
Nick Beecroft, consigliere di SaxoBank, spiega che nel 2011 il Congresso bloccherà la politica della Fed.

Ogni anno, gli economisti di SaxoBank stabiliscono una serie di dieci previsioni borsistiche definite “oltraggiose”. Si tratta di previsioni poco probabili, ma che se si dovessero realizzare il loro impatto sui portafogli sarebbe straordinario. L’idea s’ispira allo scrittore Nassim Nicholas Taleb e ad ai suoi cigni neri. L’anno scorso, tre di queste previsioni si sono realizzate: gli Stati Uniti hanno effettivamente assistito alla nascita di un terzo partito (Tea Party); la rendita delle obbligazioni tedesche è caduta al 2,25% (ad agosto); il prezzo dello zucchero ha realmente perso un terzo del suo valore (a maggio). Quest’anno le dieci previsioni oltraggiose di SaxoBank sono le seguenti:

1. Il Congresso bloccherà il QE3 (nuova iniezione monetaria). La Federal Reserve sarà sul banco degli imputati nel secondo semestre. La sua politica monetaria ha prodotto crisi immobiliari e bancarie, oltre che all’aumento del debito pubblico. Il Congresso dovrebbe impedire alla Federal Reserve di raddoppiare il suo bilancio e forse persino condurla a rimettere in causa il suo doppio mandato di stabilità dei prezzi e di bassa disoccupazione.
2. Apple comprerà Facebook. Steve Jobs ha proposto un partenariato a Facebook, ma i negoziati non hanno condotto a nulla. Apple potrebbe approfittarne per lanciare un’offerta d’acquisto.

3. Il dollaro guadagnerà il25%. L’economia mondiale sembra essere sulla buona strada, ma le turbolenze potrebbero arrivare dalla Cina, in particolare da un rallentamento del settore industriale. Con l’Europa e il Giappone in difficoltà, il dollaro potrebbe guadagnare il 25%.

4. Il rendimento delle obbligazioni americane sui 30 anni cadrà al 3%, approfittando della ricerca di un valore rifugio.

5. Il dollaro australiano perderà il 25% nei confronti della sterlina, poiché l’Inghilterra ritrova i suoi valori ancestrali: il lavoro, il risparmio e la crescita. L’Australia, al contrario, soffrirebbe di eventuali instabilità cinesi.

6. Il petrolio salirà a 100 dollari, sulla scia delle previsioni di crescita americana, prima di perdere un terzo del suo valore.

7. Il gas naturale guadagnerà il 50% grazie a un netto aumento della domanda.

8. L’oro salirà a 1800 dollari l’oncia, approfittando della “guerra delle monete”.

9. L’indice S & P 500 delle azioni americane supererà il suo livello record del 2007 e guadagnerà il 30% sull’effetto della politica monetaria, e questo anche se non sarà seguita dall’economia reale.

10. L’indice delle azioni russe (RTS- Russian Trading System, n.d.t.) raddoppierà di valore, approfittando inizialmente dell’aumento del petrolio, ma anche di una valutazione particolarmente vantaggiosa, a un PER (Price-Earnings Ratio, rapporto prezzo/utili, n.d.t.) di sole 8,6 volte.

Per Nick Beecroft, responsabile del consiglio sul mercato di SaxoBank, la previsione “oltraggiosa” che produrrà il più forte impatto sui portafogli sarà la prima. “Sarà tutto l’edificio a crollare” ha dichiarato in un’intervista al Temps.
Dopo il “put” Greenspan, che offriva al mercato una protezione contro le crisi, è arrivato infatti il “put” Bernanke. Il blocco della Fed cambierebbe completamente le basi del sistema finanziario. Le banche troppo grandi per poter fallire si trasformerebbero nuovamente in banche a rischio.

Sull’euro, Nick Beecroft è assolutamente convinto della volontà politica dei grandi paesi europei di mantenere il suo valore che una sua svalutazione non rientra nella lista degli eventi poco probabili.

Nel suo scenario, Beecroft crede che la Germania finirà per accettare l’emissione di obbligazioni europee. Si costituirà inoltre una forma di unione fiscale europea, anche se la decisione non sarà presentata in questi termini. Secondo l’esperto “Bruxelles definirà per esempio un tasso d’imposta”.

Lo scenario principale di SaxoBank è leggermente inferiore al consenso degli analisti, con una crescita assai moderata.

Emmanuel Garessus

Fonte: www.letemps.ch
Link: http://www.letemps.ch/Page/Uuid/041682b0-0c88-11e0-9b80-98013c3c3e9c%7C0
21.12.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARIO SEI

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