La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

LA SPAGNA E' AD UN PASSO DALL'IMPLOSIONE DELLE ISTITUZIONI DEL MODELLO DEMOCRATICO ATTUALE

blank
A cura di Davide
Il 22 Febbraio 2013
190 Views
190 Views
blank

DI GIUSEPPE SANDRO MELA
rischiocalcolato.it

«I diversi ricatti che pesano sui politici e le istituzioni minacciano di provocare una paralisi del sistema politico e un’implosione delle istituzioni, che potrebbe portare alla fine del modello democratico attuale

«Malefatte che hanno trasformato la Spagna in un’immensa cloaca inondata dalla corruzione».

«La fogna in cui si è trasformato lo stato spagnolo conta più astri di una costellazione»

Sono anni che andiamo ripetendo queste affermazioni, invero con audience ben scarsa. Fa quindi una certa quale impressione leggerle su organi a vasta diffusione.

Due concetti dovrebbero essere valutati con la massima attenzione.

1. «Implosione delle istituzioni»

L’ostinarsi nel non voler vedere, considerare e rimediare una lunga serie di problemi porta inevitabilmente alla loro putrefazione. Esattamente quello che é successo per l’Unione Sovietica: nel disperato tentativo di mantenere in vita un sistema marcio i russi arrivarono al crollo, all’implosione. Repentina ed inaspettata solo per gli sprovvidi accecati dai paraocchi delle ideologie.

Quando un corpo di regole non rappresenta più la realtà e presenta evidenti contraddizioni dovrebbe essere abbandonato, ed in tutta fretta. Le teorie economiche e politiche non dovrebbero essere vissute come dogmi di fede. Non sono verità eterne.

2. «Fine del modello democratico attuale».

É inutile nascondersi dietro ad un dito oppure voler a tutti costi ridursi alla favoletta del Il Re é nudo.

Ciò che sta crollando in Europa é l’impianto strutturale voluto dal così detto “illuminismo, con tutte le sue susseguenti variazioni sul tema. Non son solo le teorie comuniste, socialiste, socialdemocratiche e keynesiane ad essere entrate in avanzata fase putrefattiva. Non è solo la nefasta teoria che legittimizza l’intervento dello stato nei processi economici e nella vita dei cittadini, privandoli di fatto della libertà e, quindi, anche della libertà economica.

É il cuore dell’illuminismo a morire.

Il suffragio universale é incompatibile con la sanità di bilancio, e senza bilanci almeno in pareggio nessun modello di organizzazione statale può sussistere nel tempo. I conti devono tornare e non si può generare ricchezza dal nulla.

Conclusioni.

Non ci si faccia illusioni. Nemmeno la più impercettibilmente piccola.

Ad ogni azione corrisponde una reazione eguale e contraria.

La strenua resistenza opposta dallo statalismo alla realtà che avanza implacabile porta inevitabilmente ad un immane disastro: la società della miseria. Questa é l’ultima carognata perpetrata dagli statalisti a danno dell’intera enclave europea.

Non ci si faccia illusione alcuna: ma proprio nessuna.

Giuseppe Sandro Mela
Fonte: www.rischiocalcolato.it
Link: http://www.rischiocalcolato.it/2013/02/la-spagna-e-ad-un-passo-dallimplosione-delle-istituzioni-con-fine-del-modello-democratico-attuale.html
21.02.2013

LO STATO TRABALLA

Il discorso annuale del premier sullo stato del paese del 20 febbraio arriva in un momento di profonda crisi economica, sociale e istituzionale. Il sistema politico spagnolo è a un passo dall’implosione.

Anche se non esiste alcun legame tra loro, i diversi ricatti che pesano sui politici e le istituzioni minacciano di provocare una paralisi del sistema politico e un’implosione delle istituzioni, che potrebbe portare alla fine del modello democratico attuale.

Dal re in giù, ormai è difficile incontrare una personalità dello stato che non sia coinvolta in qualche tipo di ricatto. Non c’è partito politico di peso esente da questo rischio. Diego Torres continua a manovrare la macchina del ricatto contro il suo ex socio e genero del re Iñaki Urdangarin, e nel frattempo ha coinvolto l’infanta Cristina e ha attaccato sempre più duramente la Casa reale. Nella sua ultima apparizione, Torres ha parlato addirittura di interventi diretti di Juan Carlos, di un’amica intima del monarca e persino del principe Felipe.

Nelle fila del governo le cose non vanno meglio. Mariano Rajoy, nelle doppia veste di presidente del Pp e primo ministro, non ha ancora fornito spiegazioni adeguate sul perché Luís Bárcenas abbia continuato a lavorare per il partito per più di due anni dopo essersi dimesso da senatore ed essere stato coinvolto nella vicenda Gürtel [caso di corruzione che ha coinvolto alti funzionari del Partito popolare e imprenditori favoriti nella concessione di appalti pubblici]. Nessuno sa spiegare come mai sia stato concesso un simile privilegio a un uomo che ha portato 22 milioni di euro in Svizzera ed è stato il responsabile delle finanze del partito per più di vent’anni.

Come in un romanzo a puntate del XIX secolo, ogni giorno gli spagnoli vanno in edicola o navigano su internet per conoscere l’evoluzione delle malefatte che hanno trasformato la Spagna in un’immensa cloaca inondata dalla corruzione. L’argomento domina le conversazioni nei supermercati, nei bar e nelle fabbriche, ed è penetrato così a fondo che l’indignazione monta incontrollata.

In Catalogna la stabilità politica è minacciata dalla [notizia che le agenzie investigative spiavano] (3410291) gli affari e la vita privata dei vertici politici. È evidente che lo scopo della sorveglianza, di cui ancora si cercano i responsabili, fosse proprio il ricatto. Alcuni dei politici più coinvolti nel processo indipendentista potrebbero essere accusati formalmente di corruzione nelle prossime settimane.

La fogna in cui si è trasformato lo stato spagnolo conta più astri di una costellazione. L’indignazione, intanto, aumenta di giorno in giorno e ribolle sui social network. I movimenti civici degli indignados cominciano a ottenere le prime vittorie sul parlamento e sulle decisioni dei partiti al potere.

Se questa storia andrà avanti, se [l’infanta Cristina sarà chiamata a deporre] nei processi per corruzione contro il duca di Palma e se gli alti funzionari del Pp (incluso il presidente del governo) saranno convocati da un giudice, la stabilità dell’esecutivo potrebbe andare definitivamente in pezzi.

Nel frattempo la serie inarrestabile di ricatti non suscita alcuna reazione. Bárcenas manipola le sue agende e i suoi documenti con destrezza, ed è riuscito a evitare che Rajoy avviasse alcuna azione giudiziaria contro di lui o si azzardasse nemmeno a pronunciare il suo nome.

Accettare il ricatto non fa che mantenere o aggravare una debolezza. Se le richieste dell’estorsore sono eccessive, è meglio farla finita subito.

La stanchezza del re.

A questo panorama desolante bisogna aggiungere la crisi sistemica della Confederazione delle industrie spagnole (Ceoe). L’ex presidente [Gerardo Díaz Ferrán] è in galera per gravi atti di corruzione. Il suo successore [Joan Rossell] si comporta come un piromane, mettendo in dubbio i dati ufficiali dello stato sulla disoccupazione e insultando centinaia di migliaia di lavoratori del settore pubblico. Il vicepresidente [Arturo Fernández] dovrà dimettersi con l’avanzare del processo in cui è accusato di reati contro la previdenza sociale e il fisco per aver pagato in nero i suoi dipendenti.

A proposito di malattie, i continui acciacchi del re di Spagna, la sua età avanzata e gli obblighi imprescindibili della sua agenda sono un ulteriore elemento di difficoltà per una istituzione ereditaria che non è abbastanza solida da impedire una successione complessa e delicata.

Le cariche sono ormai piazzate nella struttura dello stato. Se esploderanno dall’interno, sarà molto difficile tenere in piedi i pilastri portanti. Ma il rischio di destabilizzazione non può e non deve impedire che si conosca la verità. Questa volta i cittadini non sono disposti a perdonare o a dimenticare.

Versione originale:

Carlos Carnicero
Fonte: www.elperiodico.com
Link: http://www.elperiodico.com/es/noticias/opinion/chantajes-estado-implosion-2321161
18.02.2013

Versione italiana:

Fonte: www.presseurop.eu
Link: http://www.presseurop.eu/it/content/article/3438101-lo-stato-traballa?xtor=RSS-9
20.02.2013

Traduzione a cura Andrea Sparacino

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
51 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • DDL Sicurezza - Sabato corteo "A pieno Regime"- Nonostante il maltempo, sarà una sorpresa per tutti. 13 Dicembre 2024
    DDL Sicurezza - Domani corteo "A pieno regime". Nonostante il maltempo, sarà una sorpresa per tutti Sabato 14 dicembre a Roma è previsto tempo molto brutto. Peccato perchè ...
    marcopa
  • Lo Sciamanismo 13 Dicembre 2024
    Il cinema moderno continua nella sua funzione di braccio armato della sovversione. Una delle più recenti dimostrazioni di quest’oltraggio della storia, la vediamo nel film "La sciamana", di ...
    mystes
  • Pre e Post Patriarcato. 11 Dicembre 2024
    Prima dell'avvento del patriarcato. Dopo l'avvento del patriarcato.
    Esquivèl
  • La scommessa: geostrategia 10 Dicembre 2024
    Se abbiamo finito gli svarionamenti, alla "abbiamo vinto abbiamo perso", per questa prima "tranche" di degustazioni al massacro inutle di poveracci (al solito) potremmo forse farci la domand...
    GioCo
  • Al Jolani vero muslim ? Per niente. 10 Dicembre 2024
    Qualche dubbio dopo Al Baghdadi, criptojewish criminale tanto quanto i suoi tagliagole, mi era venuto. Adesso qualche indizio a conferma che Abu Mohammed Al Jawlani ( Al Jolani ) sia in rea...
    oriundo2006
1 / 146 Pagine


blank