DI ALAN TRAVIS
The Guardian
Il Ministero degli Affari Interni inglese sta considerando di dare alla polizia il potere di prelevare campioni di DNA sulla strada senza portare il sospetto in una stazione di polizia, come pure di prelevare campioni di persone sospettate per crimini relativamente minori come gettare rifiuti per strada, eccesso di velocità o non portare la cintura di sicurezza.
La mossa arriva mentre un watchdog ufficiale per la genetica prepara un’inchiesta pubblica sul database nazionale di DNA della polizia a seguito della preoccupazione nata dal fatto che vengono trattenuti anche i campioni di persone assolte di ogni crimine, e per la rivelazione che il database contiene i dati di un cittadino britannico nero su tre. Il database è il più grande del mondo e conta 3,4 milioni di profili, più del 5% della popolazione del Regno Unito. Se i poteri venissero conferiti, si espanderebbe in modo massiccio.La Baronessa Kennedy, presidente della Human Genetics Commission [ndt Commissione per la Genetica Umana] ha detto che il potere della polizia in Inghilterra e in Galles di prendere campioni di DNA di qualsiasi individuo arrestato senza doverne richiedere il consenso è un caso unico al mondo. “Vogliamo assicurarci che venga ascoltata la voce pubblica su questioni che le persone ritengono importanti. L’inchiesta pubblica disputerà molto probabilmente su questioni come se la conservazione dei profili di DNA di vittime e sospetti che non vengono accusati, o che vengono in un secondo tempo assolti di qualsiasi malefatta sia giustificata dall’esigenza di combattere contro la criminalità”.
Ha aggiunto che per legge è molto difficile e talvolta impossibile, far rimuovere il proprio campione dal database. “D’altra parte un numero sempre maggiore di crimini gravi tra cui omicidi e stupri, vengono risolti e i criminali vengono portati in tribunale grazie a questo [ndt conservazione dei profili]. E’ possibile che l’utilizzo delle informazioni sul DNA da parte delle autorità di polizia per scopi di intelligenza anti-crimine venga accresciuto. E’ perciò di vitale importanza che i cittadini possano dar voce alle proprie opinioni”.
L’inchiesta impegnerà un gruppo rappresentativo del pubblico per considerare le questioni sociali e politiche relative all’uso del DNA da parte della polizia.
L’iniziativa arriva mentre il Ministero degli Affari Interni finisce la consultazione sui poteri della polizia per estendere l’uso del database, con la prospettiva di approvare la legislazione questo autunno. I risultati indicano l’ampio sostegno da parte della polizia per prelevare campioni di DNA, le impronte digitali e le impronte di scarpe lasciate sulla strada per la conferma dell’identità e per i controlli con il database nazionale, nonché l’intenzione di abbassare la soglia ed includere i sospettati di crimini minori.
Una relazione del Ministero degli Affari Interni che riassume la consultazione ha rivelato che i convenuti “hanno accolto di buon grado la possibilità di ridurre la soglia, anche fino al punto di consentire il prelevamento di impronte digitali, DNA e impronte di scarpe per crimini non verbalizzabili allo scopo di identificare il colpevole e della ricerca nel database”.
Aggiunge: “ La seconda questione riguarda il prelevamento di impronte digitali, fotografie e campioni per strada. Questo è stato accettato di buon grado a livello operativo come un metodo per accrescere la sicurezza degli agenti sulla persona con cui hanno a che fare consentendo loro di gestire l’incidente più efficientemente sulla scena del crimine”.
Alan Travis
Fonte: http://www.guardian.co.uk
Link: http://www.guardian.co.uk/humanrights/story/0,,2139674,00.html
02.08.2007
Scelto e tradotto per www.comdonchisciotte.org da MICAELA MARRI