La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

1 / 137 Pagine

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

LA DISTRUZIONE DEL TEMPIO DI BAAL A PALMIRA: UNA LETTURA GEOPOLITICA

blank
A cura di Davide
Il 25 Agosto 2015
772 Views
772 Views
blank

DI PIOTR
megachip.globalist.it
Quando visitai il tempio di Baal a Palmira rimasi affascinato e commosso.
Era l’anno prima dell’inizio della cosiddetta (dai nostri media e intellettuali) “rivolta anti Assad”, ovvero l’attacco imperiale con mercenari tagliagole alla Siria.
E tagliagole lo sono. L’ultima gola tagliata è stata quella di Khaled al-Asaad, ottuagenario direttore dei siti archeologici di Palmira.
Dopo la sua decapitazione l’ISIS ha distrutto il tempio di Baal. Me lo aspettavo da tempo. Lo hanno fatto ieri.
Chi non lo ha già visto non lo vedrà mai più.

Non è solo fanatismo. Si usa il fanatismo per uno scopo preciso: fare della storia di una nazione, della sua cultura, un ammasso di macerie. Letteralmente.

L’impero in difficoltà, e pertanto pericolosissimo, non vuole davanti a sé nazioni, civiltà, società strutturate e potenzialmente solidali (e qui i devoti della religione laicista, quella del genitore 1 e genitore 2, devono riflettere molto). Sono di ostacolo, anche quando non sono direttamente “competitor”. Perché coi competitor possono allearsi o anche solo rimanere neutrali e quindi ostacolare le manovre imperiali di aggiramento, avvolgimento, conquista e minaccia.

Così le civiltà devono essere ridotte a macerie e con esse la bellezza dei loro lasciti.

Se si guardano i tempi storici si vedrà che in Occidente si era appena fatto in tempo ad arrivare al concetto di “patrimonio dell’umanità” che quel patrimonio è incominciato ad essere sistematicamente distrutto.

Tra un po’ il nome di Gertrude Bell diverrà familiare, per via di un film, “La regina del deserto”, che Werner Herzog ha appena fatto, con protagonista Nicole Kidman.

Gertrude Bell era una dottissima spia inglese dell’Oriental Office, collega di Lawrence d’Arabia durante la I Guerra Mondiale e gli anni successivi.

Ebbene, l’agente inglese Gertrude Bell oltre all’Iraq, fondò anche il museo di Baghdad. In altri termini, l’impero inglese, pur tombarolo e narcotrafficante (guerre dell’oppio), fondò l’Iraq e il Museo Nazionale Iracheno.

Qualche decennio dopo, un altro impero, quello statunitense, scagliò le sue truppe contro la nazione fondata dagli Inglesi e con l’aiuto di esperti al proprio seguito depredò quel museo. Come si sa, alla notizia della prossima invasione la ricca committenza aveva stilato una lista di tesori di ogni tipo da trafugare. Così gli Stati Uniti oltre che narcotrafficanti (Afghanistan e Colombia) si sono dimostrati anche feroci tombaroli, peggiori dell’impero precedente.

Insomma, le crisi sistemiche scatenano guerre. E’ sempre stato così. Ma queste, come le potenze che le scatenano, non sono sempre uguali. C’è una marcia verso il peggio e per un motivo preciso. Perché le crisi sono sempre più lunghe, i periodi di sviluppo sempre più brevi e gli ostacoli da superare e le risorse per superarli per venirne a capo sempre più grandi, enormi.

Così l’Occidente americanizzato oltre che post-moderno e post-industriale sta diventando anche post-civile. La civiltà occidentale che abbiamo conosciuto ha avuto una lunga gestazione e il suo pieno sviluppo è durato poco più di due secoli. Un niente nei tempi storici. Un lungo periodo per noi che ne stiamo vedendo con spavento, dolore e nostalgia la fine dopo averne vissuto l’apogeo.

Ci sarebbe da discutere a lungo su un impero ipertecnologico che utilizza una narrazione mitica, il fondamentalismo islamico, per distruggere le basi mitopoietiche che sono alla radice della civiltà umana. Un discorso interessante ma lungo.

Per ora accontentiamoci di vedere cosa dice, a seguito delle contestate nomine Dario Franceschini ai musei italiani, Jean Clear, ex direttore di importanti istituzioni artistico-culturali come la Biennale, il Beaubourg e il Museo Picasso:

«Prima di tutto ho paura che non si rispetti l’identità di un museo, la specificità della cultura locale che vi è custodita e che va tutelata[.].Il fatto che molti dei prescelti siano stranieri è in sé un fatto positivo, se non fosse che dovranno operare dentro musei ridotti a macchine per incassare soldi[.]. L’idea del neo direttore tedesco degli Uffizi, Eike Schmidt, di dare in affitto delle stanze della galleria segna l’inizio della fine. O piuttosto la continuazione di una decadenza della quale lui stesso sarà il responsabile finale[.]. I musei sono utilizzati come riserve auree per dar credito a operazioni di manipolazione finanziaria, forniscono quel deposito che dà pregio alle proposte del mercato privato[.]. Viviamo nel tempo dell’arte cloaca. Il museo è il punto finale di un’evoluzione sociale e culturale. È una catastrofe senza precedenti. Il crollo della nostra civiltà».

Parola di esperto (su “La Repubblica”, sottolineature mie).

La crisi sistemica non solo distrugge tutto ciò che può al di fuori del mondo occidentale, ma oramai porta all’autocannibalizzazione dell’Occidente stesso.

La sinistra, dal canto suo, si è da tempo autocannibalizzata i propri ideali.

Il semicolto medio di sinistra si chiederà infatti un po’ accigliato: «La fa facile, questo francese. Ma dove li pendiamo i soldi per i musei?».

A parte che il budget per i musei (e per la cultura) è già ora ridicolo, proporrò un piccolo quesito aritmetico. L’ultimo “salvataggio” della Grecia prevede 86 miliardi di euro. Di questi 79 serviranno per pagare i precedenti interessi e a ricapitalizzare le banche così che possano continuare nelle loro speculazioni “levantine” in combutta con le teutoniche banche tedesche. Domanda: quanti miliardi rimangono? Ne rimangono 7, che non andranno al welfare, ai trasporti, alla sanità, all’istruzione e alla cultura (che sono cose che devono essere privatizzate –anche da noi!). Andranno alle aziende in credito con lo Stato.

I soldi ci sono, a palate. Il quantitative easing di Draghi è di un trilione di euro. Ma andrà alla finanza, per tenere in piedi il suo castello di carte. La ricchezza reale prodotta dalle nazioni e quella da esse ereditata deve essere spremuta senza ritegno e senza pietà per lo stesso scopo. Ma il semicolto medio di sinistra crede alla narrazione “siamo senza soldi”.

Il semicolto medio di sinistra crede anche alle lacrime da coccodrillo del PD per l’assassinio di Khaled al-Asaad. Ma se sono tanto addolorati da ricordare l’archeologo siriano in tutte le feste dell’Unità, perché l’allora segretario del PD, Pier Luigi Bersani, faceva comizi per la libertà della Siria assieme a un militante jihadista beccato poi dal New York Times nel primo nucleo siriano dell’ISIS mentre uccideva a sangue freddo prigionieri e che oggi è indagato per terrorismo internazionale dalla Procura di Milano?

Il semicolto medio di sinistra pensa che sia stato un “errore”, che Bersani non sapesse. Come? Il segretario del maggiore partito italiano, più volte al governo, non sapeva? E come mai persone molto più normali lo sapevano?

La categoria di “errore” è usata dai semicolti e anche dai colti di sinistra, per non fare i conti con la realtà, per poter continuare a votare PD, in base a motivi ideologici, cioè totalmente campati per aria.

Il semicolto di sinistra crede che gli USA e l’Occidente siano contro l’ISIS, che gli faccia orrore. Perché allora il senatore John McCain faceva riunioni con al-Baghdadi, lo sceicco dell’ISIS? Errava? Nemmeno per sogno. Ha ribadito alla televisione americana che continua a tenere contatti con quei tagliagole.

Perché fino a sei mesi fa la Nato passava all’ISIS informazioni satellitari per combattere Assad? Dico “fino a sei mesi fa” perché pare (pare) che queste informazioni la NATO da un semestre in qua le passi solo al Fronte al-Nusra, cioè ad al-Qa’ida, che sarebbero i “ribelli moderati”.

La collaborazione sta finendo, o per lo meno riducendosi? Mah! Forse si sta solo spostando di luogo. Che ci fa un nucleo dell’ISIS in Ucraina? E sì, perché mentre promette fiamme su Roma, l’ISIS in Europa c’è di già. È in Kosovo, dove apre madrase, ed è in Ucraina dove a quanto pare ha già formato un “governo in esilio della Crimea”.

Manovre imperiali di aggiramento e avvolgimento.

Piotr

Fonte: http://megachip.globalist.it

Link: http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=123145&typeb=0&la-distruzione-del-tempio-di-baal-a-palmira-lettura-geopolitica

25.08.2015

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
10 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • Sequestrato ed eutanatizzato dallo Stato scoiattolo star dei social media 9 Novembre 2024
    non riguarda solo lo scoiattolo in sé, posso capire che la sensibilità animale purtroppo non è da tutti, ma l'atrocità e l'abuso di potere che viene usata per qualsiasi capriccio volto a fa...
    dana74
  • Una società basata sulla Ferocia Dissimulata 9 Novembre 2024
    Moloch non è scemo e le sue emanazioni più vicine neppure. Certo, cinema e mole antoneliana sembrano fare il verso a tutti noi. La mole d'altronde era concepita come sinagoga e se si da un ...
    GioCo
  • Super-esperto nel terrore 8 Novembre 2024
    È della settimana scorsa, immediatamente resa nota l'elezione di Donald Trump alla presidenza statunitense, la presa di posizione di uno dei personaggi chiave della rappresentazione pandemic...
    Pegaso
  • CONTEMPLAZIONE: UN VIAGGIO NELLA MENTE 4 Novembre 2024
    Contemplazione: la parola contemplazione trae l’odierno significato metafisico da un antico senso divinatorio e magico. (…) Templum, infatti, contrazione di tempulum, diminutivo di tempus, i...
    mystes
  • Sul legame COVID - NATO in Italia 3 Novembre 2024
    Riprendo qui la notizia del ministro olandese che ha dichiarato di essere politicamente subordinata ad "ordini superiori". La notizia della pandemia come operazione militare sfonda una porta...
    sarah


blank